Le Avventure del nucleo NASF: (l'assalto del Ten) Il registro delle pubbliche opposizioni

Comunque la missione è quella di recuperare questo benedetto registro. Propongo che Foxtrot si invento che esso sia in qualche modo itinerante, spedito tra i bagagli di aereo, sballottato in continuazione. Quindi qualcuno sarà mandato qui e qualcuno là, tipo dove ci sono delle convention di FS.
In effetti quale posto migliore per trovare materiale proibito o da proibire? Chi sale sull’aereo, chi fruga e chi si perde all’estero.

Luke52 cerca di anticipare le mosse, con ordini in contrasto con quelli NASF.
Una gag tipica potrebbe essere che l’orcolat obietta qualche ordine e Luke dice qualcosa del tipo “elfetta, puniscilo!” Oppure “Barbarella, dagli la scossa” o “barista in cyber bikini, tiragli un boccale in testa” o amenità del genere.

I tre personaggi che hanno secondi fini tutti crederanno di avere in mano il malloppo ma si sbagliano tutti (il registro non esiste, giusto @il_Babbano ?).

Alla fine dei viaggi alcuni componenti dei NASF sono nel 10FWD e viceversa. Propongo anche che uno dei tre doppiogiochisti finisca bello spazio (il Kazakistan è una bella metà per cercare il registro, no?) e appunto trasmetta i suoi racconti.

Approvo che ini colloqui siano inframezzati tra i capitoli della missione.

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Intanto che spediamo @fantawriter e @mikronimo in aeroplano a Roma (e metterò frasi in italiano da tradurre -anche approssimativamente - in friulano stretto), pensiamo già alla scena seguente:
Fallito il recupero del Registro dal Ministero (anche perché, mica è un registro fisico e non si trova lì, al Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie, no?), Luke52 crcherà di giocare d’anticipo e invierà @Jabbafar nella sede dei NASF per sgraffignare informazioni sulla reale ubicazione di detto registro, spacciandosi per un fattorino che deve consegnare un pacco, anonimo e misterioso ( :no_mouth:) a Otrebla, che lo farà entrare fingendo che il pacco sia @Jabbafar stesso.

@Jabbafar si ritroverà in possesso di una serie di oggetti inspiegabilmente finiti nelle sue tasche (candelabri d’argento, edizioni rare di fumetti, riproduzioni rarissime di navicelle spaziali in scala 1:50.000) ma niente info sull’ubicazione del regsistro. Dunque non resterà che sperare nella prossima missione in cui sicuramente altri infiltrati saranno coinvolti.

Letta ora.

sì, c’è anche la missione nello spazio, perché in un’avventura i NASFER sono andati a cercare di cambiare il paracadute di un Apollo con uno striscione. E sì, succederà anche stavolta di andare ad abbordare un missile spaziale. Di quelli diretti verso Marte, viaggio di sola andata…

E sì, il registro delle pubbliche Opposizioni è virtuale e quello delle Opposizioni alla FS non esiste.

I tre personaggi che hanno secondi fini

ummm. Tu chi ci vedi bene?
Come colpo di scena, ci infilerei dentro anche Daniele. Ma tu a chi pensavi?

Secondo me il Cimpy, il Jabba, e Alba3, sono ideali come doppiogiochisti dai secondi fini, nel senso che gabbano entrambi i gruppi per soli scopi personali di puro carattere monetario😄

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Il @Jabbafar, che qui è descritto praticamente come il Conte Oliver del gruppo T.N.T, senz’altro. Il Cimpy potrebbe, ma vedremo: è in una missione parallela di recupero Nasfer dispersi. @Albacube no: lui tassa, mica ruba. Cioè, potrebbe, ma nel senso di far pagare il giusto ai possessori (di diritto o di fatto) del bene. Ovvero potrebbe sottrarlo per riconsegnarlo allo Stato, almeno al 40%.

Un po’ come nella WWII, gli US usavano nativi indiani per comunicare, in quanto la lingua indiana viene da un ceppo linguistico praticamente unico e quindi risultava intraducibile.

Con la sola differenza che noi si avrebbe un indiano solo, quello che ti dà le istruzioni. Che pertanto risultano intraducibili anzitutto a te.

Dettagli. Anzi, direi che lo spiegone (“luke parla in friulano, così sei inintercettabile” - del resto quello sa.) ci può anche stare.

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Luke all’Orcolàt . Ci sta. E quando poi gli chiedono per pietà di parlare in modo comprensibile, l’Orcolàt continua col friulano, ma S-C-A-N-D-E-N-D-O B-E-N-E…

Però io non liquiderei il commento di @Jabbafar con tanta leggerezza. E’ sì una storia del ten, ma è una storia anche del NSFW o come si chiama. Loro o, peggio, un terzo potrebbe non capire.

Ummm in che senso? Cioè, i Nasfer hanno 8 avventure precedenti, do abbastanza per scontato che si conoscano. Noi siamo i nuovi e ci presentiamo mentre compariamo col colloquio. Poi si tratta di un’avventura (in stile demenziale) spiegata man mano - cosa resterebbe oscuro? Mi pareva che @Jabbafar avesse da ridire sullo stile: troppi nomi buttati lì, non fa ridere…il discorso del Presidente non l’ho capito.

Il discorso dei nomi invece secondo me funziona benissimo perché dà un tocco ampio alla vicenda. E poi tanti nomi… sono 4 o 5 in tutto che poi si ripetono in entrambi i gruppi. Direi che finora è stato fatto un ottimo lavoro :+1:

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Non era una critica, era il suggerimento di stare molto attenti a non fare una cosa troppo tautologica.
Per il resto a me non dispiace, anzi.

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Va bene.
Però anche @Jabbafar dica qualcosa. Di passaggio, In via della stamperia 8, a Roma, non ci sta il Presidente, ma un gabinetto vedrai che i nostri lo trovano.

(…)
Max e Daniele rimasero immobili. Fantawriter emise solo un piccolo gemito, simile alla suoneria di un telefono, a cui nessuno prestò attenzione.

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La voce del capo dei Ten risuonò nelle cuffie.
— Fantawriter, rapporto missione!
— Ecco, signor Luke, stiamo per imbarcarci per Roma. Pare che il Registro sia al Dipartimento degli Affari Regionali.
— Curiosa collocazione. Si vede che speravano che nessuno lo scoprisse piazzandolo in un posto che non c’entra niente. Va bene, come pensate di procedere?
— Se non ci compra i biglietti lei…
— è escluso.
— Allora abbiamo pensato di travestirci da addetti ai lavori e di approfittarne per entrare nella stiva di un aereo diretto a Fiumicino. Poi da lì, col mezzo approntato da Mikronimo, andremo fino al Dipartimento.
— Ottimo: mi sembra un piano ben congegnato.
— Ecco, avrei solo una riserva: il mezzo approntato non è proprio un’automobile…
— Dettagli, l’importante è arrivare. Sarete comunque sempre in contatto con noi via auricolare. Solo, state attenti a non farvi pizzicare dagli agenti.
— Ricevuto, capo. Passo e chiudo.

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— Che novità ci sono? — Mikronimo stava pulendo il mezzo e verificando che ogni parte si rimontasse a dovere.
— Il capo ha detto di stare attenti agli agenti.
— Certo, non dobbiamo farci riconoscere.
— Non sarà facile: c’è caso abbiano dei report minoritari
— Report minoritari? Che significa?
— Ora non ho tempo per spiegare, — la voce di Fantawriter si era fatta grave — ma la cosa è parecchio seria sai?

capitolo due (da fare): Minority Report

(con la scena che parte all’aeroporto)

L’aeroporto era di dimensioni modeste, comparato a quello di vere metropoli, ma quel giorno era davvero affollato, e fu proprio una fortuna per @mikronimo e @fantawriter che, vestiti con una tuta improbabile da meccanici di veicoli spaziali, si apprestavano a varcare in settori dove nessun umano non addetto ai lavori era mai stato.

La voce di Max risuonò chiara nell’auricolare di entrambi.

— Base ad aquila uno…Base ad aquila uno. Mi sentite? Passo.

Fantawriter fu il più pronto: — Qui aquila uno e due. Sentiamo forte e chiaro.

— Com’è la situazione?

— Le tute fanno prurito.

— Non abbiamo fatto in tempo a lavarle dall’ultima missione, quella coi caimani. Questo però non deve fermarvi. Nulla deve fermarvi, chiaro?

— Certo, noi- Ahia, laggiù ci sono delle guardie! Sono certo che stanno già cercando di spiare i nostri pensieri in cerca di tracce di fantastico per fermarci. Non possiamo passare di qua, è una trappola! La psico-squadra !

— Prego?

— C’è la psico-polizia: c’è un agente che ci guarda! — Fantawriter era prossimo ad avere una crisi parossistica — Sente i nostri pensieri, ne sono certo!

Micronimo, bontà sua, la vedeva in modo diverso: — Quello è il gate e quella è una hostess, pensi che ti voglia punire a colpi di caffè in polvere per i tuoi pensieri sconci?

— Calma — Max cercò di assumere un tono rassicurante ma deciso. — Che è questa storia della psico-cosa?

Fantawriter non mollava: — No no, Micro: dico quello con la pistola, quello che ci sta fissando così strano. Sono certo che ha un taser – o forse proprio un faser - pronto per quelli come noi…!

— Ci fissa perché stai dando in escandescenze. Rilassati! — Mikronimo non poteva credere alle scene che stava facendo l’amico. — Non esistono gli psico-agenti, te l’ho detto.

— Mi volete spiegare che succede? — chiese Max.

— Fantawriter pensa che siamo braccati dalla psico-polizia, un reparto speciale in grado di prevedere le nostre mosse, grazie ad invalidi superdotati, e di sentire i nostri pensieri. Ho provato a spiegargli che è assurdo, ma non vuole starmi a sentire.

Max, dalla sua postazione remota, alzò gli occhi al cielo. Meno male che Foxtrott gli aveva insegnato come fare in situazioni simili: — Guarda che la psico-polizia è sempre in incognito. Non può essere in divisa, altrimenti verrebbe riconosciuta subito. Quello che hai di fronte deve essere un agente normale. Fingi di sapere quello che fai e dove stai andando e vedrai che non ti fermerà.

Fantawriter ci pensò su per una frazione di secondo. — Ehi, ha ragione Max! Dai, Micro, andiamo che altrimenti perdiamo il volo.

Micronimo lo guardò incredulo: ore a discutere e niente. Poi quel Max: due parole e il gioco era fatto. Per forza occupava il posto di vice-capo: era davvero in gamba!

–###–

Luke52 iniziò bisbigliando.

— Pssst…ehi…ragazzi…ehi…prova, uno due prova…ehi….

— Ma cos… — Micronimo, mezzo congelato nella stiva dell’aereo, alzò il volume dell’auricolare. — Chi parla?

— Sono io, il capo.

— …Quale?

— Luke. — la voce ora aveva un volume normale, anzi, pure un tantino risentito — Chi dovrebbe essere il capo? Non riconosci la mia voce?

— Bisbigliavi…

— Dettagli. Piuttosto, come sta andando?

— Fa freddo, sono semi seduto su una pila di bagagli, ho le gambe anchilosate e Fantawriter, che ora dorme, è matto.

— Pinzillacchere. Piuttosto, avete ripassato il piano? È importante che al registro arriviamo prima noi, ma il fatto che abbiano mandato voi due senza seguirvi aiuta. Però non vi fidate: potrebbero avere un agente sul posto.

— Faremo attenzione.

— Bene, tenetemi informato. Quando sarete dentro, potremo darvi indicazioni da remoto. Passo e chiudo.

Triplo gioco

Muovendosi deciso nella rete grazie ad anni di esperienza, visitò tre siti vietati ai minori, un sito di giochi, Twitter, WhatsApp e Facebook. Fu qui che lo trovò: Jormungaard aveva postato non più tardi di 3 ore prima. Guardò l’orologio: l’una e mezza del mattino. Era l’ora giusta per pizzicarlo.
Aprì Messenger e digitò: “Ciao. I NASFER hanno bisogno di te”. Dopodiché tornò sui siti vietati ai minori.

La settimana prima, nella sede del Nucleo Autonomo Sostenitori della Fantascienza:

Cimpy era l’unico ad aver avuto un’identità altra, rispetto all’identità falsa presentata da tutti gli altri. — Tu sei noto in tutto il web — aveva detto Luke52. — Non possiamo mandarti lì col tuo vero nick: ti sgamerebbero e finiresti defenestrato come troll in 5 secondi. Tu andrai con un nome insospettabile… — ci pensò per qualche secondo, poi proseguì: — “Potter” non va bene.”Occhio di Falco” neanche, “Capitan Mutanda” è sotto copyright…se tu non fossi un babbe- Babbano! Il tuo nick sarà Babbano!

E così, al colloquio presso i NASF:

Era il turno di Max, in coppia con Foxtrott che al momento seguiva distrattamente, lasciando il compito di fare domande al primo.

— Nome?

— Babbano.

— Cognome?

— Il.

— Il?

— Sì, come in “Terence Hill”, ma italianizzato, quindi senza acca e con una sola elle. O come per “Il Piccolo Diavolo”, “Il Marco” e altri nomi così. Dalle mie parti si usa.

— Dunque, — riprese Max solo leggermente turbato — signor “Babbano IL”… lei parla italiano, vero? E perché dovremmo prenderla in stage?

— Perché so fare quello che sanno fare gli altri, solo più veloce. Poi sono abilissimo a rintracciare cose e persone e-

— Aspetti — lo fermò Max mentre con la mano cercava il portafogli in tasca. Trovatolo, si rasserenò. — Prego, prosegua.

— Ecco, io trovo cose e gente, scovo e stano tutto e tutti, avvalendomi delle mie capacità logico deduttive e delle mie grandi abilità informatiche — questa frase l’aveva ripetuta per tutta la sera precedente davanti allo specchio, come gli aveva detto di fare Luke52. La realtà era molto diversa, ma la frase funzionò, risvegliando l’interesse di Foxtrott: — Dunque, lei rintraccia, scova e stana. E sarebbe in grado di rintracciare, scovare e stanare alcune persone per noi?

— Mi dia i nomi e ci penso io.

— Jormungaard, — iniziò Foxtrott — Dixit, Ida (sospiro!). Sillogia, Sphinx ,Cymon, Nugae…

— Un attimo, sono tante. Ne scelga quattro per cominciare.

— Va bene, allora i primi quattro: Jormungaard, Dixit, Ida (sospiro!) e Sillogia.

— D’accordo, inizio subito. Sono stato preso, giusto?

— Giusto. Max, fanne entrare un altro.

—##—

Jormungaard fu svegliato da un suono insistente: il pc, che si era dimenticato acceso, continuava a cicaleggiare molesto. Muovendo un braccio nella penombra cercò a tastoni un libro da tirargli. Non trovandone, si decise a sollevarsi e, guardando torvo il monitor, a proferire la formula magica:

— Alexa, leggi i messaggi.

— Ci sono nuovi messaggi.

— Questo lo so. Leggili.

— Messaggio uno. Devi pagare l’affitto. Altrimenti ti farò spezzare le…

— Leggi il messaggio seguente.

— Messaggio due. Devi pagare gli alimenti. Altrimenti ti farò spezzare le…

— Leggi il messaggio successivo.

— Messaggio tre. Devi pagare il pizzo. Altrimenti ti farò spezzare le…

— Leggi il messaggio dopo questo!

— Messaggio quattro. Ciao. I NASFER hanno bisogno di te.

— Ecco, già meglio. Che altro dice?

— Il messaggio quattro è finito.

— Chi lo manda?

— Non c’è mittente.

— Indirizzo?

— Chiaramente finto.

— Vorrei rispondere.

— È “no-reply”.

— Alexa, e se ti dessi dei soldi e tu andassi a comprarti qualcosa di carino in Groenlandia?

— Meglio se risparmi per pagare i debiti che hai.

— È sempre un piacere usare i tuoi servizi. — Nonostante le apparenze, Jormungaard era di buon umore: i Nasfer lo stavano cercando e non avevano avanzato richieste di denaro con allegate minacce fisiche: tutto poteva procedere per il meglio. Si avvicinò al pc, iniziò a spippolare sui tasti e recuperò l’ ip address nascosto da cui il messaggio proveniva. Lo mise nello scanner molecolare, si digitalizzò attraverso la webcam e, grazie ad un sapiente taglia e incolla, si ritrovò faccia a faccia con un Babbano in mutande e canottiera.

Prima del Cimpy ci va il Jabba, o non si capisce la gag del portafogli.Quindi questo pezzo va spostato più avanti.

@Fedemone, @HC, @fantawriter, @daneelolivaw67, @mikronimo, @P7, @orcolat, @Jabbafar, (e vabbè, proviamoci almeno: ) @Albacube , @Tobanis:

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