L'Angolo delle Chiacchiere Senza Contesto

voglio dirvelo in muisca

e, per i più pigri (e HC), che manco cliccano, metto qui la lirica

[Verse]
C’era un tempo in una valle muta
Dove il suon passava per velluto e seta
Poi arrivò un’allegra ciurma astuta
Che tuttavia stonava fino a sera

[Chorus]
Con intonati ululati
Criticavano l’AI dai passi sbagliati
Dai riff digitali poco fortunati
Maledette melodie artificiali
Noi non ne restiamo per nulla incantati

[Verse 2]
Il bardo incapace smanettava cose
scrivendo frasi solitarie e note
Con un aggeggio che s’apriva come un libro
Creava inni e jingle da sospiro
digitando nel buio e nelle brezze
Mentre gli altri rispondevano:
“mai udito simili schifezze!”

[Chorus]
Con intonati ululati
Criticavano l’AI dai passi sbagliati
Dai riff digitali poco fortunati
Maledette melodie artificiali
Noi non ne restiamo per nulla incantati

[Bridge]
Dicevan che il suon di quel marck ingegno
Non poteva eguagliar l’animo di un legno
Eppure quei suoni tanto proibiti
Attiravan stelle e persino amici

[Verse 3]
Ed ecco che l’AI rispondeva stizzita
“Meglio un jingle da due soldi
una scala poco variegata
che il silenzio per paura
che la voce tua sia trascurata”

[Verse 4]
“Meglio poter dire e fare qualcosa
che restare immobili nella vergogna
incapaci di farsi ascoltare
perché incapaci di sapersi apprezzare”

Per Jabba ci vuole qualcosa in stile Einaudi (Ludovico).

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Ho ascoltato un paio di cose, visto che pare sia molto apprezzato.
E vabbè, dai, sono io, non sono loro.

Però gemini una sua utilità ce l’ha.

O babbano, orecchie di cera,
che la musica vera non sa,
tu che ascolti canzoni da galera,
e che l’IA per te è un’idea da non scartare.

Se pensi che un algoritmo possa comporre,
melodie degne di un menestrello,
ti sbagli di grosso, o mio signore,
e ti meriti un sonoro “no, bello!”.

I tuoi gusti musicali sono un disastro,
e se insisti con 'sta storia dell’IA,
ti ritroverai con un flauto traverso,
che ti suonerà una nenia, o babbuà.

Non fare il finto tonto, o babbano,
e smetti di usare l’IA per comporre,
se non vuoi che ti becchino,
e ti mandino a suonare in un bordello.

Ti avverto, o babbano, non fare il pazzo,
e non sfidare la sorte con l’IA,
se non vuoi che ti riducano come un pupazzo,
e ti lascino senza una lira.

O babbano, orecchie di cera,
che la musica vera non sa,
se non vuoi fare una brutta cera,
ascolta i consigli di chi ti vuol bene, o babbuà.

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Dipende dai brani, mi verrebbe da aprire un thread per farne una playlist.

Non solo ne hai facolta’, sei invitiato a farlo, magari il babbano eretico impara qualcosa.

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Con Einaudi c’è l’imbarazzo della scelta: centinaia di brani, senza contare versioni live a volte migliori delle versioni in studio (ad esempio la seconda metà del concerto del 2010 alla Royal Albert Hall, o la versione live casalinga dell’album Underwater).
Una selezione ardua, e inevitabilmente soggettiva.

Il mio amico suggerisce un organo barocco, di quelli sulle colonne.

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Era stata la mia prima idea, ma poi già il pianoforte mi pareva impraticabile. :grin:

sai che se te la fai musicare, anche da uno bravo, esce una schifezza? Prova e fammi sapere, io dico che per il contest musicale sei messo maluccio.

Avanti, razza di invidiosi che non siete altro, vi sfido: cimentatevi e producete qualcosa che si possa ascoltare, postando il link alla vostra opera nell’apposito thread

Io non criticavo la canzone, ma ogni occasione di pestare il Babbano va colta. :stuck_out_tongue_winking_eye:

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Quello ci sta, è nel contratto - e infatti non me la prendo mica per le botte. Me la prendo perché al mondo esistono tante cose che si possono fare da professionisti, da amatori, e da scarsoni. Epperò se proprio proprio fai pena in qualcosa, finisce che non ci provi nemmeno. Però oggi abbiamo strumenti che consentono anche agli scarsoni di partecipare almeno insieme agi amatori. Magari non se ne tirerà fuori un’opera d’arte, ma per una copertina di un libro degli autori bravetti, l’AI ha fatto un lavoro giudicato più accattivante di quello del loro grafico storico - anzi, lo stesso grafico (un amatore del settore, mica il @Fedemone!) ha deciso che avrebbe usato quell’AI grafica anche per tutte le edizioni future.

E quindi perché non anche per una silly song? Non stiamo parlando di un’opera d’arte, stiamo parlando di qualcosa di sufficientemente orecchiabile per comuni mortali.
Non piace? Bene, fate di meglio. Però provatevi anche a farlo fare a me, per dire. Oppure mi dite solo di smetterla? Niente jingle dal babbano? Prossimo passo, diciamo a chi di non fare quello che fa per gioco, perché non è abbastanza bravo e, se si appoggia a una macchina, non vale?

comunque @HC, te lo devo dire: la musica ti è uscita anche buona, ma il testo fa veramente pena

Il punto è che non partecipi tu, ma la IA. A questo punto, diamo via libera all’uso di stockfish nelle partite a scacchi.

Prenditela con Gemini, non con me. Io conosco i miei limiti e neanche mi ci metto.

Non sono d’accordo.
Io ci.metto la lirica, chiedo un supporto per musicarla indicando un genere e ottengo qualcosa da valutare.
Non sto nemmeno partecipando a una vera gara, né intendo vendere niente a nessuno.Sto creando un jingle per me e amici, da intrattenimento, che non potrei realizzare altrimenti.

Noto però due cose:

  1. sei partito dicendo: “il risultato fa schifo”
  2. sei arrivato con “è sleale”

Stai a vedere che c’avevo ragione io prima e la tua è proprio invidia. Ma di che, poi? Saresti mai geloso di una calcolatrice che fa somme meglio di te e, per questo, chiederesti mai a terzi di non usarne?

Non sto dicendo che “e’ sleale” ma che non stai componendo un tubo.
Altrimenti hanno ragione i certi che vorrebbero essere miei clienti, “ho un’idea”, ok, costa X “ah ma io ci ho messo l’idea”.
Ehm, no, non funziona cosi’.
E non ho detto che il risultato fa schifo, sto dicendo che non ha nulla di innovativo e quindi, per me, potenzialmente nulla di interessante.
Se avessimo avuto le IA 150 anni fa, non avremmo avuto né gli impressionisti, né i secessionisti viennesi, né Freud, Mahler, Verne, e tutto il resto.

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Questo mi ricorda un tizio che era venuto da me (prima del 2000, stiamo parlando di preistoria) perché aveva avuto l’idea di fare un grosso schedario su internet che raccoglieva i contenuti di tutte le pagine web che esplorava e li divideva per argomenti, parole chiave, ecc. ecc. Quando l’utente faceva delle domande al sistema, questo gli diceva in quale pagina trovare la risposta. Praticamente voleva reinventare Google.

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Ma sbaglio o non c’era ancora?

Dipende dall’anno: se si parla di '97 - '98 Google c’era già.

Era il 95, e il tizio si chiamava Yahoo?