Inno al Don't Panic (ma anche jingle o silly song fatte per noi)

Apro questo thread per un nuovo, appassionante contest: la gara a chi fa l’inno, la sigla, il jingle, la silly song più bella dedicata al Don’t Panic - diciamola tutta: dedicata a noi.

Inizio io con un paio di chicche (vabbè) create con due AI musicali a cui ho fornito lo stesso testo, selezionando generi diversi perché lo musicasse e cantasse per me.

Non siate timidi e provateci, vale di tutto: karaoke vostri, autentici plagi, come vi pare. L’importante è che si possano ascoltare e che ci abbiate messo del vostro. E che vinca il più stonat intonato.

1 Mi Piace

Ritieniti bannato

1 Mi Piace

Ho fixato il tag.

2 Mi Piace

te non c’hai orecchio, ammettilo.

Ne riparliamo quando saprai cantarmelo in modo misolidio.

1 Mi Piace

è proprio questo il punto: non distinguo un do da un sol, figurati un sol da un sol be molle. Eppure, ora posso fare in modo che un testo stupido venga musicato senza stonature manifeste. Chiaro che, non essendo Mozart né Bruce Springsteen, quello che posso ottenere, se mi va bene, è una cosa appena orecchiabile che può andar bene per un breve momento più o meno comico in una live di Twich, ma senza quelle ai, non ci sarei arrivato proprio. Poi vabbé, te se il grinch delle sette note, eqquindi

Ascoltare musica composta dall’IA è come mangiare un pranzo già digerito da qualcun altro.

3 Mi Piace

beh, l’alternativa è non cimentarsi proprio, dunque? Oppure pagare musicisti in carne e ossa…lo contatti tu Cremonini?

Sono preoccupato

Non l’ho trovato malaccio

1 Mi Piace

invece dovresti sentire la canzone di HC - quella sì che è brutta…Meno male che tra 6 giorni sparisce da sola

Gli uomini veri non ballano

Gli uomini straveri non cantano

1 Mi Piace

Dal che ne segue che tutti i ballerini, i cantanti e i musici sono diversamente veri. Di più i cantanti, però.

Il punto è che mancano di fantasia. Mi è capitato di sentire musica generata da modelli Deep Learning, ed è roba che, quando va bene, suona di “già sentito”.
Poi devo dire che il mercato musicale negli ultimi 50 anni si è molto appiattito, forse perché si è passati dal paradigma della musica classica a quello della musica moderna, la disponibilità di registrazioni ha rivoluzionato la concezione stessa della musica, trasportando l’opera stessa da “cosa” in sé a performance legata indissolubilmente al performer. E questo ha imposto una sorta di “marchio di fabbrica” per certi autori, e infatti non è raro che certi gruppi musicali abbiano la loro “nicchia” creativa, e tutto quello che esce da tale nicchia viene visto come tradimento.
Insomma, questo per dire che dopo l’ennesimo album nuovo già sentito dei Pink Floyd, il passo successivo era proprio la generazione automatica.
Che palle.

Quella ce la devi mettere tu dando le istruzioni adeguate. Chiaro che poi non è detto il risultato sia eccezionale, però: hai presente il tuo racconto fatto con chatGpt? Era piatto e noioso o aveva il suo perché?

Meh. Magari fosse così semplice.
Se non hai studiato musica, non potrai MAI dare delle istruzioni formali, come “usa un accordo di sesta aggiunta, sospendi la voce della tromba, poi usa una scala di IV misolidia, cambia il ritmo in 5/8 per 3 battute” eccetera.
E quindi la IA ti produrrà sempre una musica all’interno dei canoni con cui è stata addestrata, perché, semplicemente, non è stata addestrata altrimenti.
Insomma, la IA, a differenza del nostro cervello, non è in grado di rompere le regole. Non ha “pensiero”, è una macchina che riproduce sempre gli stessi pattern.

Il mio racconto non era “fatto con chatgpt”, il mio racconto usava chatgpt per alcune parti al fine di scrivere un racconto su chatgpt. Le idee le ho messe io, e le ho scritte io.

Mah.

Io posso solo dirti che, avendo sbagliato qualche rima, ho provato a sistemare e risottomettere. Dopo cento (cento!) tentativi, non ero ancora riuscito a ottenere la stessa melodia della prima volta.
Per dire che sì, io di certo non ho un controllo granché fine, però non ritrovo nemmeno il pattern piatto che dici tu.
Per me queste ai musicali sono come gli screen reader per un cieco: non gli ridanno certo la vista, ma gli consentono comunque di partecipare a una discussione in internet anche se, di suo, non potrebbe leggere cosa scrivono gli altri.

Guarda, io credo che ad ogni cosa si debba dare il giusto valore. Le copertine create con Dall-e vanno giusto bene per le produzioni amatoriali, così come per il nostro sito. Ma non attaccherei mai un poster generato dalla IA. Potrei, in un qualche modo, attaccare un poster generato da un frattale, ma per il suo gusto estetico e la curiosità matematica, non per il suo valore artistico, nullo. L’arte generativa ha perso il suo senso, perché lo sforzo creativo umano è sostanzialmente nullo. Non più del valore artistico che diamo al committente della cappella sistina: sicuramente il Papa nonricordochi dette delle indicazioni, oggi lo chiameremo un prompt, all’artista, ma il suo contributo all’opera, finanziamento a parte, è nullo, zero.
Ora, capisco che da oggi la IA abbia mescolato le carte al ribasso. Se prima non avevamo una grande aspettativa su quello che arrivava sul mercato, per la serialità delle opere, parliamo di musica, narrativa o illustrazioni, oggi siamo a zero. Funzionerà come con la fotografia, la popolarizzazione dell’apparecchio fotografico ha talmente abbassato la soglia qualitativa, che non siamo più in grado di distinguere una bella foto da una foto dozzinale scattata per caso. E con la foto è pure peggio, perché invece di comporre una immagine, possiamo dare un prompt a una IA e ottenere un rigurgito di tutto lo scibile umano fotografico senza neppure capire cosa stiamo producendo.
Non ne faccio una colpa beninteso. Sto solo dicendo che, purtroppo, stiamo perdendo ogni capacità critico-artistica.

E insomma, io son qui a dire: “facciamo un jingle per il dontpanic” (una canzoncina sciocca per una live di twitch seguita da 15/30 persone, l’equivalente del ballo del qua qua alla festa del pargolo coi parenti e gli amichetti), e tu mi rispondi:“ha da farlo Mozart, sennò niente”.
Eddai. Solo perché millanti pianole ma sei stonato abbestia? “Neanche mi ci metto”. Era così anche per me: ho smesso con la musica autoprodotta a 6 anni, ho smesso coi cori a 8. Indovina un po’? Nonostante la temibile concorrenza di Gemini, a ora il contest lo vinco io. Tiè.

E intanto il babbano colpisce ancora

muovetevi a comporre qualcosa, maledetti reprobi!
(perché essere simpatici è un’arte… :joy: )

ps: questa, versione appena un filo diversa di quella sopra (che boh, a me sembra buona ma meno pulita) ha preso dei like all’improvviso- non era nessuno di voi, vero? Ci sono tre [Aggiorno: quattro. E sette like(!)] che si son messi a seguirmi.
Magari anche solo per picchiarmi, chissà