Sì, ma si parlava di Google.
Questo lo dici tu, e hai detto proprio che la musica prodotta dalle AI fa schifo, è piatta, con pattern fissi.
Invece dipende dagli stili combinati scelti e dalla lirica che le passi. Certo, se chiedi alla macchina di fare tutto lei…ma esiste il custom mode, dove tu, appunto, metti il brano diviso in versi, il coro e altri elementi (se vuoi), e il risultato finale è la combinazione del tuo lavoro col suo.
Ma a prescindere, non è che, siccome adesso posso fare un jingle semimeccanico, allora gli artisti, quelli veri, non esisteranno più. Esattamente come non è vero che , siccome esistono sistemi per produrre codice in automatico, allora possiamo fare a meno degli sviluppatori, come non è vero che, fossero esistiti al tempo suo, un Torvald si sarebbe dato ad altro e non avremmo mai avuto Linux.
Sì, ma lo sai come è nato Google?
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era poco prima che mi sposassi, quindi può essere che fosse anche il 2000
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Comunque il tipo era un po’ in ritardo.
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Lì hai letto anche;
(…)nel 1996 da Larry Page e Sergey Brin quando erano entrambi dottorandi alla Università di Stanford
Quello che lì non hai letto è questo:
Yahoo! è un portale web di servizi Internet rivolto al mondo business e consumer , fondato nel 1994 da David Filo e Jerry Yang, allora studenti presso la Stanford University
e questo
Nel 1995, visto il grande successo, Filo e Yang andarono in cerca di un investitore in grado di supportare il loro progetto. Lo trovarono in Sequoia Capital,
e questo
Sequoia Capital è una società di venture capital (…) che si focalizza principalmente sul settore industriale tecnologico. Lanciata nel 1972, ha finanziato società diventate icone dell’high-tech USA come Apple, Google, Cisco, PayPal e YouTube.
Nel mio ambiente si diceva che per i due ragazzi di Yahoo aveva lavorato qualcuno molto vicino ai due fondatori di Google, giusto fino al mese prima del lancio. Credo dicessero Scott Hassan.
Sarà sicuramente una versione complottara, eh?
Sinceramente, chissene…
era solo per spiegare la battuta sul signore che chiedeva di inventare un motore di ricerca a un tizio. Il signore che chiede sarebbe mister yahoo, la persona a cui lo chiede un certo ScottMulliry.
Il tal Scott faceva finta di fargliene uno, ma in realtà poi consegnava la versione realmente funzionante a Mr Google…Vabbè, battuta troppo di nicchia.
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Sbagli. La rivoluzione del novecento nell’arte non è stata semplicemente un cambio di stile, è stata un rivoluzione. Qualcosa che non si era MAI visto prima – nella pittura, un cambio formale, dipingere i cieli viola come le belve dell’espressionismo, o le forme del cubismo, in musica gli accordi che prima non esistevano, assieme al cambio della tecnica esecutiva (fino al XVIII secolo si usavano solo 3 o 4 dita al clavicembalo) che ha permesso forme espressive diverse, e così via – e per questo una IA non avrebbe potuto inventarle perché la IA rigurgita solo quello che ha visto già.
Quando tu affermi che “basta spiegarsi” non è vero, commetti un errore di vivere ex-post. E’ come se chiedessi alla IA di inventare una nuova lingua, qualcosa che non si sia mai visto, e per quanto lei ci provi, butterà fuori solo qualcosa di rigurgitato da quanto appreso.
Questo lo sapremo solo in futuro, Di certo, ritrattisti oggi ne vedi molto pochi, a differenza dell’ottocento, e quelli sono stati spazzati via dalla fotografia e dalla popolarizzazione dell’arte. Nella musica, mi sembra abbastanza evidente che, nonostante tutto, di bravi compositori/artisti sono diventati abbastanza rari, e quelli considerati “bravi” sono spesso semplicemente mediocri. Pensiamo ai cantautori, magari facciamo un confronto tra quelli di 50 anni fa, anche italiani, e quelli di oggi, una situazione a dir poco atroce. Non parliamo di cantanti, che oggi non serve neanche più cantare, tanto basta l’autotune.
Poi per carità, vox populi, vox dei. Ma “dei” oggi ha dei gusti di merda.
Insomma, io la vedo molto grigia.
C’entra un cazzo perché il valore dato da torvalds non è il coding, ma l’idea, l’opportunità e quella cosa lì proprio in quel momento lì.
Si, ma Altavista? Metacrawler?
https://www.open.online/2025/02/01/gatto-motore-aereo-fiumicino/
Terrorista felino. 
Ah ecco! A Malpensa invece si possono vedere un sacco di minilepri nei prati tra le piste.
Di sicuro non si arrampicano sugli aerei come i gatti. 
ma chi ha mai preteso che un’AI facesse quacosa di tipicamente umano? A me basta che musichi e canti i miei testi, mica devo diventare un maestro musicista o un artista famoso - è un po’ come dire che un’auto a guida autonoma non deve esistere, sennò non avremo mai un altro Shumaker, o che la diffusione della calcolatrice ha ammazzato il genio della matematica (ma anche no, anzi!).
Insomma, te mi confondi un jingle da forum con la creazione di uno stile musicale, una canzonicna da due soldi con un’opera - su dai, basta scherzare.
Piuttosto, non stavi studiando musica? Metti giù qualcosa e faccelo sentire nell’apposito thread. Non serve che sia all’altezza di Freddy Mercury, va bene anche una roba da oratorio.
Se proprio non te la senti, prova a scrivere almeno una lirica decente, che poi la faccio mangiare a una di quelle AI e vediamo che ne esce. Metti che poi vinci, persino.
La situazione ha richiesto l’intervento di diversi addetti dell’aeroporto e dei Carabinieri. Tutti insieme sono riusciti far scendere il gatto sano e salvo solo dopo un paio d’ore di convincimento e persuasione
un gatto femmina, non c’è dubbio
Che poi vorrei sapere cosa intendono per “convincimento e persuasione”: qualche scatoletta di tonno? O era ironia dell’articolista? 
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Il cuore della notizia è vero, il contorno sarà inventato di sana pianta, altrimenti non era un articolo era un Ansa.
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Io sto imparando a suonare, non a comporre. Comporre è una cosa dannatamente difficile e occorre conoscere un mucchio di cose, non solo tecniche.
E no, mi rifiuto di usare la IA perché , come detto, non è comporre. E’ farsi comporre, a meno di non voler considerare dipingere chiedere quattro prompt a Dall-e.
Allora mettiamola così: hai presente i corti per gli autori bravetti? Ecco, è come fare una serie di due o tre racconti di quelli, legati da un’idea.
Poi la si può vedere come si vuole, ma per me quello è: un modo di raccontare qualcosa attraverso un mezzo alternativo. E, soprattutto, un bel divertimento.
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Meno, molto meno. Gli autori bravetti non chiedono, si presume, di scrivere l’idea a ChatGPT, e se lo facessero, sarebbero bannati, stavolta con mio piacevole favore.
No, perché per raccontare efficacemente devi conoscere non solo il linguaggio, ma anche la forma e la sostanza.
Se non distingui una scala maggiore da una minore, e non sai come applicare l’una o l’altra, per me stai pestando suoni a caso e, casualmente, viene fuori qualcosa di intelligibile. Bello, ma manca di intenzionalità.
Per dire, non è che tutti quelli che dipingono come Pollock stanno facendo arte.
Se ti diverte, buon per te. Resta un esercizio secondo me abbastanza sterile.
Però ripeto, se ti diverte è quello che conta. Però non pretendere che ti dica bravo.