Ultimo film di fantascienza visto

Ieri ho visto Kill Switch, l’incipit era abbastanza originale, una compagnia elettrica si inventa una sorta di ponte tra universi paralleli, per produrre energia illimitata… un fisico, ex astronauta viene mandato nell’universo parallelo per bloccare il ponte che sta creando problemi nei due mondi. Gli effetti speciali erano fatti bene, la trama poteva essere un po’ più approfondita; il film è penalizzato dalla scelta assurda di girare le parti nel mondo parallelo in soggettiva (ricorda un po’ gli ultimi minuti di Doom e Hardcore! con Sharlito Copley), se no sarebbe stato un interessante/carino “B” Movie, il finale forse troppo banale, i giudizi in rete sono impietosi… però ho passato un’oretta e mezza spensierata.

Ho visto su internet che esiste un videogioco con lo stesso nome, non so se è ispirato a quest’ultimo.

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Non c’è anche un libro di Asimov simile? Dove ad un certo punto si rendono conto che il conto degli elettroni (o protoni non ricordo bene) non torna più e quindi sono in pericolo i due univarsi.

Possibile che sia “Neanche gli dei”? Non ricordo i dettagli, ma là c’era il tema di uno “squilibrio” creato tra vari universi paralleli dalla tecnologia introdotta all’inizio.

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Si bravo, è quello. :clap:

Lost In Starlight (2025, Netflix)
Film di animazione coreano che unisce commedia romantica e esplorazione spaziale, in cui la parte commedia tende a dominare.
Lo definirei gradevole, la parte fantascientifica è un po’ debole, anche se alcune scene sono molto realistiche; se lo si guarda come una favola moderna è carino.
Il consiglio è di guardarlo solo con le giuste aspettative, se vi si aspetta il film di fantascienza la delusione è molto probabile.

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Non l’ho visto, ma mi ero fatto proprio quell’idea: più rom-com che fantascienza.

Vedo che al momento ha un 7,4 su Imdb:

Captain America: brave new world (2025)

In definitiva questo film è fatto anche benino, sembra quasi una spy story, più che l’ennesimo capitolo sui supereroi, va via abbastanza rapido e da un certo punto in poi si fa seguire, ti viene quella mezza voglia di vedere come andrà a finire. Il problema grosso, per quanto sia mutuato in parte dai fumetti, è che Falcon, nel ruolo di Capitan America, non funziona. E non solo, pure l’attore, oltre che il personaggio, hanno carisma zero, paragonabile ad un impalcatura abbandonata. Fa dunque quasi pena vederlo in azione, senza alcun superpotere, se non forse una specie di super culo, perché in ogni combattimento ha delle grandi botte di fortuna. Abile combattente, certo, ma allora ne trovi quanti vuoi. Tutto ciò depotenzia un po’ tutta la storia, alla quale darò una sufficienza, per quanto dei voti più bassi non sarebbero uno scandalo. Film che, infine, dà quanto prometteva; è ora ritrovabile su Disney+; fu primo in Italia negli incassi settimanali; nel mondo è andato così cosà, non benissimo, certamente non ha sfondato, ma credo che il timore fosse che diventasse un floppone, e questo l’ha scampata.

The substance (2024)

Non sono poche le cose che si evidenziano in questo horror fantascientifico molto splatter. La prima è ovviamente la regia, con la scelta di inquadrature che porta a esiti a volte stilosi, a volte ripugnanti, così che particolari anche banali, ripresi così da vicino, diventano ributtanti. E chi è dunque il regista? La regista, meglio, dato che è la signora Fargeat, francese, che dopo lunga gavetta e poca fortuna si era fatta notare col suo primo lungometraggio, Revenge, uscito meno di una decina d’anni fa, che era piaciuto a molti, non a me, che lo catalogai come un filmaccio di serie Z ma, leggo dalla mia recensione, fatto bene e ben diretto. “Regia solida, sicura, e pure creativa”, scrivevo. Alcuni elementi di quel film vengono ora ripresi in The substance: la violenza; le cose impossibili; lo splatter e le situazioni disgustose, quanto meno. Ancora, come il precedente, la regista firma pure la sceneggiatura.

Il film è piuttosto bello e gli darò 7. Un fanta-horror magari non molto originale, ma senza sconti, per nessuno, né per lo spettatore né per le attrici; ci sono tanti nudi e tanto tanto sangue, a fiumi; le musiche sono interessanti, pure.

Una menzione ovviamente per Demi Moore, che si mette a nudo col corpo e con l’anima; la stessa trama potrebbe avere dei riferimenti alla sua carriera, così come a quella di tante attrici un tempo sex symbol e ora milfone. Però anche la brava Margaret Qualley non si risparmia. Non anticipo molto sulla trama, peraltro abbastanza nota; va citata però la scena, sicuramente simbolica, dell’incessante sangue vomitato sulla “creme” dell’industria cinematografica, e qua sarebbe bello sentire la regista se in quel caso si fosse tolta qualche sassolino.

Film osannato da molta critica, partecipò a Cannes, dove vinse per la sceneggiatura; alla notte degli Oscar fu ben presente, con 5 candidature (film, regia, sceneggiatura e attrice), vincendo infine solo quella per il trucco. La Moore, già vincitrice poco prima del Golden Globe, fu sconfitta un po’ a sorpresa.

In Italia il film fu sesto negli incassi settimanali; nel mondo andò molto bene, grazie anche a un budget minore, e, per tutto quanto sopra, teniamo d’occhio questa talentuosa regista / sceneggiatrice.

Nuestros tiempos - Il futuro è ora (2025)
Film messicano che parte da una premessa fantascientifica (la costruzione della macchina per viaggiare nel tempo) per esplorare come si sia evoluta la condizione dagli anni '60 ai giorni nostri.
Dal punto di vista fantascientifico il film è abbastanza inesistente, persino insensato; come commedia sui generi riesce ad sfruttare la tematica dei viaggi nel tempo per offrire speculazioni originali (almeno dal punto di vista cinematografico).
Resta un film che si può benissimo evitare.

Ne ho visto un pezzo, ma poi ho mollato, mi annoiava come trama.
Demi in grande spolvero, mentre la sua altra io sexy ZERO.

Più o meno dove vada a parare la storia posso intuirlo, ma se volessi accennare il finale in spoiler mi faresti un piacere. :slight_smile:

Evito ogni spoiler e ti metto il link per Wiki, dove trovi la trama, esposta in maniera direi abbastanza particolareggiata.

Gandahar (1988)
Uno dei miei film cult preferiti è Il Pianeta Selvaggio di Rene Laloux, animazione del 1973. Ho pure la locandina originale appesa in zona computer.
Quindi volevo riuscire a vedere (prima o poi) i suoi altri film.
Uno di questi è Gandahar, animazione del 1988 realizzato con la collaborazione dell’artista francese Caza (chi leggeva Totem, Metal Hurlant o 1984, sa di chi si parla). che ho trovato su You Tube.
Ci sono però due versioni: la prima è in russo, ed è quella che ho visto perché integrale, la seconda è quella adattata negli USA per la regia di… porcone Harvey Weinstain… proprio lui… che ha fatto riscrivere da Asimov i dialoghi e li ha fatti leggere da un cast stellare. Ovviamente nella migliore delle tradizioni degli adattamenti USA sono state modificate le parti troppo cerebrali [si potrebbe discutere a lungo e fino alla nausea (la nausea creata) dai pessimi adattamenti americani sui film di animazione importati, ma asciamo perdere. Weinstain ha visto che una protagonista del film girava in tolpless e ha volute farme la regia, altrimenti …

Comunque è un film sicuramente meno riuscito del Pianeta Selvaggio, con una trama più semplice, anche se di SF tutto sommato classica, ovvero un mondo idilliaco minacciato da un esperimento impazzito che dal futuro manda dei robot a distruggere il passato.
Ho seguito senza patemi la versione russa, giusto andando a controllare su wikipaedia un paio di passaggi.

Purtroppo su You Tube manca il film completo di Time Masters che Laloux ha realizzato con sua maetà Moebius

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De Il Pianeta Selvaggio ho anche il CD con la colonna sonora!! Stupendo!

La versione est di Terminator?

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Bravo, i miei personali complimenti.

So che la prima voltache vidi il Pianeta Selvaggio era su Capodisria, quindi in ceko con sottotitoli

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Stavo guardando un po’ Runaway (1984) su RaiMovie, ma non ho resistito fino alla fine.

runaway è quello con i proiettili-droni?
Lo adoravo.

È quello, ma la fiera dei vari robot mi sembrava sovrastasse tutto il resto. Certo per un nerd può essere interessante rivedere certi design squadrati dell’epoca, ma se devo guardare qualcosa con Selleck magari ripescherei qualche episodio dei più leggeri di Magnum P. I., o il film “Her alibi”.

Eh ma parlo di quando avevo, boh, 16 anni?

Rivisto Darkstar (c’è anche sy You Tube) dopo direi un 40 anni tutti.
Sempre divertente.
Non ricordavo però così tanti particolari finiti poi in Alien e pure in Aliens

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