Ultimo film di fantascienza visto

A proposito di gattini…

Sulla somiglianza visiva c’è da dire che giapponese e cinese avevano in comune gli ideogrammi, che il Giappone aveva preso dalla Cina. In Cina, però, questi ideogrammi sono stati semplificati credo un secolo fa, o giù di lì, per estendere l’alfabetizzazione alle aree rurali più povere, quindi oggi le due grafie non combaciano più. Paradossalmente, oggi è più “tradizionalmente” cinese la scrittura giapponese :smile:

Il Giappone, comunque, avendo una struttura linguistica diversa, ossia agglutinante (non gluten free, come dicevamo con Accacì :upside_down_face:), fin dall’inizio ha dovuto aggiungere un alfabeto sillabico per adattare gli ideogrammi alla propria lingua (poi ha aggiunto un secondo alfabeto, per le parole straniere): con gli ideogrammi si scrivono le radici delle parole, mentre con l’alfabeto sillabico si scrivono prefissi e suffissi, che in cinese non esistono ma nella grammatica giapponese sono indispensabili.

A colpo d’occhio, quando vedo una frase giapponese, so riconoscere quali sono i sostantivi e i verbi, anche se non ne conosco il relativo ideogramma (e anche se non ne capisco il significato). Questo perchè l’alternanza tra ideogrammi e alfabeto rende molto riconoscibili i vari elementi della frase.

Siccome il coreano è una lingua di tipo agglutinante, tornando al discorso della somiglianza visiva, io lo trovo in qualche modo affine al giapponese, nonostante l’alfabeto totalmente diverso. A colpo d’occhio, so riconoscere i vari elementi di una frase coreana anche quando non li capisco e anche se non ci sono ideogrammi ad “aiutarmi”, grazie a questa struttura grammaticale.

Ahahaha, sì, uniscono le consonanti e le vocali in gruppi grafici e si sono persino inventati una consonante muta, pur di non lasciare le vocali mai da sole. Forse re Sejong il grande aveva troppo tempo libero :joy:

Un po come la Ы cirillca, che non fa altro che addolcire la pronuncia della consonante che la precede. Immaginate una Л (elle) dolce. Boh. Infatti non l’ho mai capita.

Visto Rebel Moon
Non è certo memorabile, ma le critiche mi sembrano esagerate
In pratica è il cugino piatto di Guerre Stellari che sposa i 7 Samurai/Magnifici 7 e la trama sta in poche righe… non che sia un obbligo avere trame stracomplicate e convolute che poi hanno più buchi dello scolapasta
però come ambientazioni mi è piaciuta, con pianeta che sembrano davvero culturalmente differenti solo a guardarli, senza che ci siano spiegoni; quanti romanzi abbiamo con pianeti colonizzati che sono ben descritti, ebbene io li ho rivisti nel film
e poi dai, quando i buoni (non tutti memorabili) picchiano i cattivi sono soddisfatto :laughing:

Devo averlo visto anch’io. Non ricordo nulla, quindi doveva essere poco interessante - facilmente un b movie. Diciamo un 6 politico?

Concordo che anche le trame semplici possono essere avvincenti, ma di Rebel Moon sono le motivazioni dei personaggi a non essere credibili, secondo me. Basta così poco per coinvolgere ognuno di loro nella ribellione di un’anonima luna? Io ho storto un sopracciglio mentre guardavo. Soprattutto nel caso del pilota, che si è unito subito alla causa.

Diciamo di sì, dai. Le scenografie e gli effetti speciali sono abbastanza buoni e c’è Charlie Hunnam che alza la media :grin:

Comunque non è un filmone per il quale andare al cinema, secondo me, ma per vederlo a casa va più che bene, quando non si hanno altri programmi (infatti guarderò anche la seconda parte, quando uscirà).

Ora ricordo. Piantato li dopo quaranta minuti.

La mia amnesia sbaglia di rado.

Okay, visto stasera.
Mi rimangio tutti i dubbi: è bello. To be continued - non mancherò di vedere il seguito.

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Ho visto The Kitchen, distopico appena uscito (credo) su Netflix.
In realtà è la storia di un ragazzo/uomo che deve accettare il fatto di essere padre; il mondo distopico è più che altro uno sfondo e contribuisce a creare la “durezza” di tutta la vicenda.
Classico film che lascia ben poco, come i voti medi tra 5 e 6, fotografano in modo realistico.
Personalmente non consiglio di perderci del tempo.

Concordo. Non un granché

Transformers: il risveglio (2023)

Reboot, in pratica, per i Transformers. Si ricomincia da zero, con la solita storia: nessun umano li conosce, qualcuno li scopre e ne diventa amico e alleato, nell’eterna lotta tra il bene e il male (meccanico). Ci sono dunque i soliti robottoni che si trasformano in auto e camion, ma anche in un aereo di trasporto; ci sono pure dei robottoni cattivi e potenti e non mancano neppure dei gran robottoni con fattezze animalesche (aquila, gorilla, ghepardo…). Ci sono dei gran scontri, ovvio, in una sceneggiatura molto banale e lineare, adatta a chi ha deficit di attenzione e comunque con dei paurosi buchi di logica. Il film è lunghetto, lungo, io sarei per un 4, che non suoni come una totale bocciatura: anche se gli attori umani sono di seconda fascia, gli effetti speciali sono validi. Fu terzo in Italia negli incassi settimanali; bastonato da Film Tv, ma pure dalla critica oltreoceano; è costato un patrimonio, un vero azzardo, però alla fine ha fatto più o meno pari, meglio del previsto, secondo me. Si vocifera di un sequel.

Accidenti, i robottoni endotermici sono simpatici - se ne devastano la fama con filmacci, ci resto male. Già stavano scendendo di qualità coi precedenti, spero abbiano un futuro migliore.

Classico film da 6 politico :grin:
Nel senso che sai già cosa vedrai e non ti puoi aspettare di più.

Vedo che stasera su RaiMovie c’è in programma Starman (1984).

Sarà un secolo che non lo vedo.

Indiana Jones e il quadrante del destino (2023)

Film molto lungo e per nulla omogeneo. Molto bello l’inizio e molto bellina la fine (ringraziamo gli effetti speciali, qua e in generale). In mezzo, però un interminabile film troppo ingenuo, quasi cretino, con una sceneggiatura che fa acqua da tutte le parti: buchi dappertutto, la logica presa per i fondelli, situazioni impossibili, soluzioni senza senso, una roba per ragazzini, al massimo, compreso il noioso inseguimento in Marocco. Una sorta di videogioco, ma di quelli di una volta, e mica riusciti bene. A guardare il bicchiere mezzo pieno, però, l’assedio di Siracusa vale, come si dice, il prezzo del biglietto. Film al primo posto degli incassi settimanali italiani, in realtà è stato il primo della serie a registrare un bilancio catastrofico al botteghino, mentre gli altri quattro erano andati bene. Ha avuto dei costi mostruosi, fuori scala; gli incassi non sono stati granchè e per la Disney è stato un disastro. E’ pure il primo senza Spielberg alla regia, ma la colpa è sicuramente degli sceneggiatori (tra cui non c’è Lucas). Viene da chiedersi, ma chi è che controlla e/o approva quello che scrivono? Non ci si accorge che non funziona? Mah; per parte mia, darò giusto una sufficienza.

Io mi rifiuto di vedere questi film da raschio del fondo del barile…

Condivido. Ore buttate. Ne ho scritto da qualche parte .

Ormai si punta sul “Brand”, tutto il resto è irrilevante.
Nel caso di IJ penso abbiamo anche puntato sul fattore nostalgia; magari sperando che un brand diventato famoso quando la gente andava al cinema potesse riportare nelle sale un certo tipo di pubblico.

Cambiando brand, leggevo che l’ultimo film Marvel (Madame Web) ha messo d’accordo pubblico e critica, una boiata colossale.
Giudizi come il più brutto film tratto da un fumetto di sempre, oltre le peggiori aspettative, etc… direi che una cosa simile è da vedere assolutamente :rofl:

Non so se avete visto la sfilata delle attrici di Madame Web :slight_smile:

Un tantino svestite.