Ma il punto è: che c’entra una pistola in un thread che voleva essere sul proprio set preferito per giocare? Il tipo si porta la pistola alle partite? Per non parlare dei deliri annessi…
Saranno membri di anarchychess…
Non lo so, ma mi è tornato in mente che il tipo aveva già scatenato una polemica pretestuosa qualche settimana fa con l’utente che ha aperto il thread: una foto del genere assume quindi una valenza ben più grave.
Solo se lo prendi sul serio.
Il problema è che lui si prende troppo sul serio.
Continuo a subire delle patte come uno stupido, pur essendo in evidente vantaggio. Forse arrivo al finale un po’ stanco e mi deconcentro. Tra l’altro questo non migliora l’opinione che ho di certe regole…
Qualcuno dice che il fast chess ha avuto tanto successo anche per le troppe patte nei match classici. Per fortuna non ho ambizioni agonistiche: avrei sempre da ridire. Prima di dare tanto spazio al fast chess qualche regola su patta e stallo l’avrei rivista. Fermo restando che allo stesso tempo avrei accorciato certi tempi delle classiche.
Anche no, le regole sono quelle, punto.
Comunque ieri sera ho partecipato a due minitornei su twitch, cadenza 3 minuti più 2 secondi per mossa.
Di norma, sotto i 7 minuti le perdo tutte, ma qui è andata diversamente, perché pure gli avversari avevano lo stesso tempo e non tutti erano fulmini di guerra. Così ho rubato prima il secondo posto, poi il primo, ma non ero né il più forte né il più preciso, solo il più fortunato. Confermo che, sotto i 10 minuti, al nostro livello, non sono scacchi.
Io le regole sulla patta le trovo corrette. E’ giusto che lo stallo sia patta, altrimenti tanto vale abolire i finali – se ci pensate, non avrebbe senso proseguire se comunque lo stallo fosse vittoria.
Anche le regole sul tempo sono bilanciate, secondo me.
Io rimango perplesso. In fondo le regole sono sempre cambiate, a seconda dei luoghi e delle epoche. E, a prescindere dalle nostre opinioni personali, il problema delle troppe patte è reale, e mi sembra non venga affrontato adeguatamente. Ma d’altra parte non mi aspetto nulla dalla FIDE, che ha saputo solo dare il proprio placet a un’assurdità come gli Scacchi960…
Mi sto riabituando a giocare “tridimensionalmente” con la Centaur. Che è amichevole come un tirannosauro, ma va bene così.
Banderuola
solo agli alti livelli
Il vantaggio dei “bassi livelli” in cui sguazzo è che posso accordarmi col mio avversario per cambiare di comune accordo le regole che non ci piacciono, senza aspettare i comodi della FIDE. È quello che facevo col mio amico di Genova, con il quale condividiamo certe perplessità sulle patte (non solo quelle dovute a uno stallo). E non è l’unica persona con la quale ho parlato che pensa sia il caso di mettere in discussione l’attuale regolamento.
Intanto però se gioco on line coi bot devo adeguarmi alle regole preimpostate; è comunque un esercizio anche quello.
P. S. A proposito delle polemiche sulle regole, nei forum di Chess dot com ho notato che mettono in discussione qualunque cosa: dall’en passant alla promozione dei pedoni! E paragonano lo stallo allo Zugzwang, quindi dicono: se col primo si fa patta perché non col secondo? Naturalmente è una questione di “mosse legali”, e si torna a chi decide le regole…
Le regole sono convenzioni e quindi ci sta che ci sia la dialettica.
Il punto e’, e’ ragionevole cambiarle?
Vediamo tre casi.
La questione della mossa iniziale, 2 di pedone oppure 1+1 su due pedoni, regola vecchia che ogni tanto ritorna. Ha senso? Secondo me, no, perche’ allora, se apri di cavallo?
La questione dell’arrocco: e’ una mossa, ci sta cambiarla ma ci sta anche tenerla.
La regola della patta per stallo. Questa e’ una questione molto piu’ sistemica: cambia l’obiettivo del gioco, perche’ se lo stallo da una chance fino all’ultimo all’avversario, ad esempio nei finali con il re solo, eliminarlo comporterebbe la vittoria senza finale, perche’ e’ impossibile per un re prendere una donna, a meno che l’avversario non sia un completo babbeo, ma la probabilita’ e’ infinitamente piu’ bassa rispetto alla probabilita’ di stallare , e questo credo che nessuno lo metta in dubbio.
Quindi cambiare lo stallo in vittoria comprometterebbe parecchio lo spirito del gioco, vanificando se vuoi il motto “non e’ finita finche’ non e’ finita”.
Il paragone con lo zugzwang e’ una stupidaggine perche’ lo zugzwang non compromette la partita, proprio perche’ in una condizione di gioco non finale, la partita non e’ finita finche’ non e’ finita.
Se vuoi potremmo discutere della regola delle 50 mosse: come ho mostrato piu’ su, esistono documentati matti in oltre 500 mosse, quindi di fatto la regola “castra” l’albero delle partite. Sarebbe importante, oggi, con i motori, permettere di giocare tutto l’albero, e non solo questo “potato”. Viceversa la regola della triplice ripetizione e’ uno strumento per permettere a chi e’ “sotto” di pattare, e prevenire i “loop” nell’albero delle partite. E’ una condizione di terminazione che comunque i motori userebbero – e’ quindi una regola algoritmica, non si puo’ semplicemente togliere.
L’eliminazione dell’en passant e’ una stronzata perche’ l’en passant e’ forzato e si rivolterebbe tutto anarchy chess.
Ma guarda, ormai le persone discutono su tutto. La logica di qualcuno è la follia di un altro, tutto diventa soggettivo.
Accennavo al fatto che un utente si è messo anche a polemizzare sul fatto che i pedoni vengano promossi: non avrei mai creduto si arrivasse a tanto! Anche se poi in quella discussione mi pare si sia ripiegato sulle vecchie regole delle promozioni (tra l’altro ancora in uso da noi nell’ '800), tipo “non si può promuovere un pedone a donna se una donna di quel colore è ancora presente sulla scacchiera”, o qualcosa del genere.
Per quanto mi riguarda, ciascuno può fare quello che gli pare, purché si accordi preventivamente col proprio avversario.
Questo lo diamo per assodato, è un gioco e deve essere divertente.
Nel finale però può voler dire scacco matto:
Quindi capisco perché a quell’utente sia venuto in mente il paragone.
Può, appunto. Ma non necessariamente.
Che poi, come fai ad abolire lo zugzwang?
Un po’ come dire, abolire il brutto tempo.
No, non si parlava di abolire lo zugzwang, ma lo stallo: se il re è circondato ha perso (che poi era una regola valida in altre epoche…).
Si ho capito, ma come ho detto, può essere una scelta limitativa.
La vedo un po’ come i romanzi di avventure davvero avvincenti: al protagonista ne capitano di tutti i colori anche quando l’autore potrebbe lasciar perdere. Non è finita finché non è finita.
Be’, come dicevo, questione di preferenze personali. Io al momento non avrei problemi a giocare entrambe le versioni.