L'ultimo libro letto

Sono a metà di Cuore di cane, il racconto cambia faccia …

Sono a pagina 100 del Dreaming void, chi era qui l’estimatore, mi pare @P7 … Sto iniziando a ricredermi.

No, non ero io.

Ho finito il vangelo secondo Biff (di Moore Christopher).

Ci sono alcune possibilità

  1. È stato tradotto male, e in lingua originale è un capolavoro.
  2. Non colgo lo spirito giusto perché sono un senza dio e non sono inglese.
  3. È un libro scarso, che non fa affatto ridere se non quando parla di Raziel, facedogli fare figure barbine, e in un paio di scenette altre che gli son venute stranamente bene. 580 pagine che potevano anche essere ridotte a un centinaio - forse pure meno - sfrondando di brutto pezzi che - boh - ero lì che mi chiedevo; “fa ridere? Ma dove?”

Io voto la terza, però se ci sono fan ci sta che sia anche la seconda. Comunque, nella mia edizione, ci sono almeno due errori grammaticali e diversi refusi che riguardano l’articolo indeterminativo “un” e la maggior parte (se non il 100%) del verbo essere, terza persona singolare, ogni volta che fosse maiuscolo. Poiché era una costante trovare “E” al posto di “È”, mi è venuto il dubbio che ci fosse un problema con la versione digitale, dunque potrebbe non occorrere il taglio della mano destra del correttore di bozze.

Ma il taglio del naso dell’editore , quello si.

Io mi sono divertito moltissimo a leggerlo.
Devi smettere di cercare gli errori e goderti a la storia.:rofl:

Finito anche il numero horror di Lost Tales, smilzo e dedicato agli zombie, confermo le impressioni. Magari non ha i migliori redazionali ma i racconti vanno dal buono all’ottimo.
Però sono passato a La Stanza Segreta di Vannoni. Libro idealmente gemello de Gli Interessi Comuni, mostra gli stessi personaggi ma dedicati all’altra passione della vita (oltre le droghe quindi, cosa non scontata) ossia i giochi di ruolo.
Un po’troppo nerd centrico, temo cui si aggiunge il problema di alcuni termini che sono proprio locali (che comprendo bene ma temo non sia o scontati - sapete.cosa è “la masa”?) e dei protagonisti non si capisce molto soprattutto se non si ha letto l’altro libro prima.
Per chi ha vissuto la.provincia appassionato di una sotto cultura del genere, ci si ritrova molto, astenersi gli altri

Sì, per via del primo articolo della Costituzione, e della Repubbblica delle Banane.

Oggi, su una bancarella, ho preso questo

Li ho quasi tutti, mi mancano un paio di premi hugo.

Escluso i fantasy

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Anche io ho comprato libri da bancarelle oggi, 9 euro per i primi due romanzi di Alessandro Barbero. Presi per mia moglie, ma va da sé che torneranno come boomerang. :boomerang:

trovo lo scrivere di Barbero molto pesante e troppo descrittivo.
la sua competenza non si discute

Ho iniziato Notturno di Asimov e un altro che non ricordo.

Nell’altro muoiono tutti

Un altro autore non libro! :smiley:

Lui ė SICURAMENTE morto

Macchè! Robert Silverberg è vivo e vegeto

È il suo clone. Silveberg è morto nel '52 investito da un panda paracadurato dai cinesi sionisti

Ho terminato Zadig, di Voltaire (1747), da non confondere con Zelig.

Racconto lungo, quasi romanzetto breve (no dai, racconto lungo), narra le avventure di Zadig, uomo buono e saggio che è spesso perdente contro uomini cattivi, invidiosi, incapaci. Sono molti i rovesci che subisce Zadig, nelle sue avventure medio-orientali, tanto che arriva a dubitare della stessa Provvidenza. Nel finale colmerà i suoi dubbi, si affiderà al destino (che non è mai caso, dice Voltaire) e trionferà.
Il tutto è sotto una deliziosa chiave ironica; veramente il Voltaire è il Woody Allen del Settecento, oppure Woody è la perfetta incarnazione di Voltaire.
Grazie a ciò, il racconto acquista una leggerezza e una facilità di lettura notevoli: non si ride ma spesso si sorride alle disgrazie del nostro eroe, che risolve i problemi (suoi ma soprattutto altrui) con il buonsenso, salvo poi cadere in disgrazia per colpa di uomini cattivi, che ovunque non mancano mai. Voltaire stesso si diverte un sacco in questo, creando equivoci di continuo.
Bello bello, lettura illuministica e illuminante.

Ho finito La Stanza Profonda, di Vanni Santoni

Carino, ma mi sembra che non si regga molto senza conoscere gli altri romanzi suoi. Storia del gioco di ruolo, della vita di provincia, della forza del cosiddetto escapismo.
Non è un romanzo da premio Strega, ha ben poco di filosoficamente complesso, a differenza di quanto riportato, ma è piacevole. Dubito possa interessare chiunque non conosca i GdR. Parliamoci chiaro i “normali” considera 'sta gente dei sottosviluppati, figurati sforzarsi di capire che diavolo sta a dire costui…

Io ve lo dico:
“Terra imperiale” di Clarke è il romanzo peggiore che ho letto: mancano dieci pagine e mi sembra di fare un fioretto come da bambino.

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