Che poi Foscolo si ispirò ai dolori del giovane Werter, ma pensò bene che gli tornava comodo anche il suicidio di un tizio (più di quello del fratello![1]) e pure buttarla in politica, che sennò era un plagio troppo marchiano
forse per non vedersi macchiato il nome? Perché (…) si tolse la vita accoltellandosi; nello stesso modo si suicidò, nel 1801, anche il fratello di Foscolo, Giovanni. Epperò, allo studente non parente s’ispira. ↩︎