Che poi Foscolo si ispirò ai dolori del giovane Werter, ma pensò bene che gli tornava comodo anche il suicidio di un tizio (più di quello del fratello![1]) e pure buttarla in politica, che sennò era un plagio troppo marchiano
forse per non vedersi macchiato il nome? Perché (…) si tolse la vita accoltellandosi; nello stesso modo si suicidò, nel 1801, anche il fratello di Foscolo, Giovanni. Epperò, allo studente non parente s’ispira. ↩︎
Ho appena finito di leggere La passione secondo Therese, quinto (credo?) libro della saga di Malaussene di Daniel Pennac. Amo questo autore e questa saga, pur coi suoi alti e bassini (non credo ci siano veri bassi, dai).
Adesso mi metterò a leggere i libri di case editrici minori che ho portato a casa da Marginalia, in cerca di qualche bravo autore poco conosciuto. In caso li segnalerò!
Con Pennac ho un rapporto conflittuale: me l’aveva fatto conoscere la fidanzata che pensavo di sposare 'enta anni fa, che però poi se n’è ita mollandomi da un giorno all’altro. Leggevo Pennac (che allora aveva già scritto un bel po’ di libri) perché lo leggeva lei. A me piaciucchiava, ma ogni tanto mi lasciava anche un po’ così. Poi dovrei riprenderlo e recuperarlo, perché, da che la signora se n’era andata, l’ho lasciato in qualche armadio.
Caspita, non dirmi che sei già entrato nello spirito del Don’t Panic[1] così di botto!? @Fedemone , lo hai fatturato tu?
in realtà non so se valga per tutti, ma io cerco sconosciuti (possibimente giovani) da incentivare nel mio piccolo. SE non sbagliano a mettere le virgole. E adagio, che di base leggo piano, ma ci provo. Te saresti uno di questi, mr Cozzer ↩︎
Ahah, in realtà è già da tempo che quando passo alle fiere tipo Stranimondi o Marginalia vado sempre in cerca di gemme tra scrittori emergenti o comunque poco conosciuti. Ormai ho le mie 4-5 case editrici di fiducia per questo (Edikit ovviamente, ma anche Effequ, Zona42, Moscabianca e sicuramente ne dimentico qualcuna), anche se poi vado un po’ a sentimento.
Diciamo che dopo aver pubblicato con una piccola CE mi sento parte di questo mondo e mi piace nel mio piccolo contribuire a mettere in vista chi mi sembra più bravo.
Di Pennac, il mio preferito in assoluto è Diario di un corpo, che non è legato a nessuna saga.
Colpisce ritardi sui treni che mi rovineranno la giornata, già poco semplice, ho finito I Riti di Iniziazione, antologia di saggi a cura di Julien Ries.
A.parte il primo, un delirio senza capo né coda (e che avrebbe dovuto essere il più importante con una summa e una visione coerente di insieme), il resto è ben fatto e guarda vari aspetti di varie ambiti e secoli differenti. Vari punti interessanti, ma temo che me lo dimenticherò a breve…
Iniziato anche Le Ragazze Elettriche, l’antologia Fanta Sex e Fattore RH di Stross.
Lumien la conosco, fa delle copertine stupende ma ancora non ho letto nulla di loro. Forevera invece non la conoscevo!
Per non andare del tutto off topic, segnalo un libro che ho letto di recente e mi è piaciuto molto: La ricreazione è finita di Dario Ferrari. Una storia sul classico trentenne spiaggiato che non sa se e come diventare adulto, raccontata però con un’ironia e una voce che mi hanno conquistato da subito. Inoltre c’è una parodia veramente feroce del mondo accademico e di tutte le sue assurdità.