Lo metto in lista sicuramente, al momento sono impegnato con un thriller in francese che mi sta occupando più del previsto.
Titolo?
“Temps Glacières”, di Fred Vargas, tradotto in Italiano come “Tempi Glaciali”.
La Vargas è un po’ sui generis, specie nel tratteggiare i personaggi. Sono tutti sopra le righe, quasi caricaturali. Ma spicca per la sua passione per la cultura provinciale e per la storia, sia francese che internazionale. E in francese questo si esalta al massimo grado.
Se non hai letto nulla di lei, consiglio di partire da alcuni romanzi più vecchi, perché per quanto ognuno sia a sé stante, la storia dei personaggi si fa sentire. Magari potresti partire da “L’uomo a rovescio” o “L’uomo dei cerchi azzurri”. Il mio primo è stato, credo, “Un luogo incerto” e mi ha stregato.
OK.
Non mi è nuovo il nome, pensavo di aver letto qualcosa di suo, ma invece no.
Nel 2019 è balzata alla cronaca per il suo sostegno al suo amico terrorista brigatista rosso Battisti, arrivando persino ad obiettare sulla bontà della sua confessione dei 4 omicidi per cui è stato condannato e infine estradato in Italia.
Ho letto “la provincia addormentata” e ho preso subito un’offerta di libri usati dello stesso autore. Superbo: il suo uso della subordinazione è da manuale: abbraccia il mondo rallentandone la visione; l’uso del flusso di coscienza attraverso il discorso indiretto è, al contrario di Svevo, l’aprirsi verso l’esterno in una comunione di sentimenti.
Uno dei più grandi maestri al pari di Flaiano, Calvino, Gadda e Manganelli.
Scorciatoglie
Non ho capito quello che hai scritto Fanta, ma suona molto bene
è bravo lo consiglio a tutti gli amanti della letteratura.
Il fantasma dell’opera
Dopo anni che ci giravo intorno ho deciso di leggerlo.
Sono a metà e lo trovo insopportabile. L’innamorato è una pippa d’uomo, piagnucoloso. E lei un’imbecille.
Il fantasma è indubbiamente Nicholad Cage, un protagonista low budget.
Come ha fatto a diventare un classico?
Meno male - temevo di essere il solo. Ricordo che non sono riuscito a finirlo, mentre mi dicevano che era un grande classico. Mi sono sempre domandato se era un modo vigliacco per farti leggere cose brutte solo per dare poi una chance alle schifezze che scriveva chi te lo diceva.
Ebbene, ho finito questo mattonazzo in francese, “mattonazzo” non perché sia noioso, ma in francese è decisamente difficile, e devo dirlo. Bello.
Il pregio della Vargas è che riesce a piombarti sempre in situazioni uniche: qui, per dire, c’entra l’Islanda e c’entra Robespierre. Ma se condisci tutto con personaggi quasi caricaturali, beh, c’è di che rimanere sorpresi.
Purtroppo per voi, non potete apprezzare questi personaggi partendo dalla fine, dovete almeno laggerne un pochino la genesi attraverso gli altri romanzi.
Ma non ce n’è uno che mi abbia annoiato.
Condivido qui la mia personale lista. Se non li volete leggere tutti, che insomma, dai… consiglio di piluccare quelli con i voti più alti, ma nell’ordine.
- 1: L’uomo dei cerchi azzurri ★★★
E’ il primo della serie ed è immaturo, ma già l’impalcatura si vede. - 2: L’uomo a rovescio ★★★★
Quattro stelle ci stanno tutte, in questo già ci muoviamo tra soprannaturale e magico, ma niente è come sembra. - 3: Parti presto e non tornare. ★★★★★
Bellissimo. Partite da questo, o magari dal precedente, credo lo troviate nella prima trilogia di Adamsberg - 4: Coule la Seine
Questo non l’ho letto, quindi niente voto - 5: Sotto i venti di nettuno. ★★★★
Quattro stelle abbondanti. In questo inizia un lungo viaggio nella psiche del nostro commissario, viaggio che non finirà probabilmente mai. - 6: Nei boschi eterni ★★★★★
Anche qui, un viaggio in quel sottile confine tra magia, storia, leggenda e chissà che altro. Prendo le 5, forse non sono proprio 5, ma vabbè crepi l’avarizia - 7: Un luogo incerfto ★★★★
Questo è stato il mio primo libro di Adamsberg, e nel blog commentavo: Un Horror che non è un horror. Merita. - 8: La cavalcata dei morti ★★★★
Ambientato in Bretagna, se non ricordo male, tra magia e leggenda. - 9: Tempi glaciali ★★★★
Questo libro qui, forse uno dei migliori, di sicuro uno dei più complicati. - 10: il morso della reclusa ★★★
Non è il più riuscito, ma comunque un buon romanzo.
Notare che esistono 2 trilogie che coprono i primi romanzi, esiste anche un filone parallelo coperto dalla Trilogia degli Evangelisti, che merita tantissimo. Anche qui, personaggi al limite del caricaturale, ma indimenticabili. E tutto avvolto nel mistero della storia.
Chi ama la storia e i thriller secondo me può amare questi romanzi quanto li ho amati io.
Letto Guarda le luci, amore mio, l’ennesimo libro di Annie Ernaux disponibile con amazon primereading.
Devo dire che continuo a trovare i suoi libri molto interessanti e piacevoli, questo analizza la società partendo da un anno di visite al supermercato Auchan del centro commerciale (https://www.3fontaines.com/)
A fine agosto ho letto, sempre con prime, Aristotele detective di Margaret Doody, godibile con una interessante descrizione di come funzionavano i processi ai tempi.
Ho invece abbandonato Un anno di Giappone: Viaggi e pensieri nelle stagioni del paese celato. Autunno di Valentina Sgambato. Decisamente non faceva per me, troppo focalizzato sui sentimenti della protagonista e poco sull’argomento. Per di più era chiaramente distorto dall’amore per il paese della autrice.
Aristotele detective molto divertente, persino la descrizione dei viaggi con tappe obbligate per i sacrifici propiziatori, merita. Sul giappone consiglio un taccuino di viaggio illustrato: Tokaido, viaggio di un artista nel giappone di Hiroshige - di Philippe Delord. O i quaderni giapponesi di Igort. I libri sul Giappone sono meglio con le immagini
Ho letto Micromegas, di Voltaire (1752)
Racconto molto celebre, di rapida lettura. Con il consueto umorismo, o meglio sarcasmo, l’Autore ci parla di un gigantesco abitante di un pianeta di Sirio, che incontra un grande abitante di Saturno, e assieme finiscono sulla Terra, un insignificante palla di fango.
Il “siriano” è enorme rispetto al saturniano, valga il rapporto di passi, pari a una falcata di una guardia prussiana, per uno, e i passetti di un piccolo cagnolino, per l’altro, per stargli dietro.
Entrambi sono enormi rispetto alla Terra, che ritengono disabitata. Trovano poi una balena, che con attenzione mettono sull’unghia del pollice, e più tardi una nave, che scopriranno essere con stupore piena di creature minuscole ma pensanti.
Questa in soldoni la trama, i dialoghi saranno in tema col grottesco del racconto, ma certamente, con l’incipit, VOLTAIRE uno di noi.
“In uno dei pianeti che girano attorno alla stella che chiamiamo Sirio…”
Un’intuizione da fare sobbalzare sulla sedia!!!
Oggi conosciamo migliaia di esopianeti, ma il primo venne scoperto con certezza solo nel 1992, l’altro ieri, insomma.
Qualche decennio prima di Micromega, Newton aveva ipotizzato l’esistenza di esopianeti, ma parliamo di Newton, ed era un’ipotesi, come un’altra. In verità, il grande Giordano Bruno aveva già ventilato l’idea che le stelle altro non fossero che soli come il nostro, e che ci fossero dunque “un’infinità di pianeti”, là fuori. (fine Cinquecento)
Sirio viene osservata da sempre, nella storia dell’umanità, tanto che c’è pure un giallo, anzi un rosso, perchè anticamente veniva senza dubbio descritta come rossastra, ma per noi oggi è bella bianca.
E tornando a noi, il racconto è breve e caruccio.
Sto leggendo
1 + 1 non fa (sempre) 2: Una lezione di matematica (Intersezioni) https://amzn.eu/d/9z3nxqc
Molto carino.
Mi lascia perplesso il refuso
(4×5)+(4×1) =44
Non è che devo controllare tutte le operazioni per essere sicuro di quello che scrive l’autore
24 gatti in fila per tre col resto di zero
E’ base 5
Base 10