Non so se c’è in giro un abbassamento delle aspettative, o un adeguamento al basso livello delle piattaforme. Sarà per questo, forse, che pure un brutto film come questo è stato promosso da FilmTv e anche dal grande pubblico.
Il film, soprattutto nella prima lunga parte, non ha ritmo, è scritto male, malissimo nei dialoghi, ha un sacco di idee sbagliate, che non funzionano, oltre al fatto che non sono neppure originali. Un film da 4, il classico film da quattro, che spettatori meno pazienti avranno lasciato perdere dopo un quarto d’ora. Il film poi stava scivolando anche verso un tre, per sua fortuna nell’ultima parte si riprende, è un trionfo di stuntmen, rimane il fatto che per me è un 4 e anzi fatico assai a capire voti più alti.
Ryan Gosling è al minimo sindacale, la Blunt, che per la prima volta forse dimostra la sua età (40 anni portati magnificamente) è un pesce fuor d’acqua; il regista, Leitch (ex stuntman), del quale pure avevo apprezzato i lavori precedenti, qua è al suo primo bidone. Vabbè, un film perdibile e che non consiglio, a essere più buoni.
Fu terzo in Italia negli incassi settimanali; è andato malissimo nel mondo, anche per i costi eccessivi e inutili…almeno (credo) non avrà mai un sequel.
Da Wikipedia:
Apocalypse Now, 1979: 153 minuti
Apocalypse Now redux, 2001: 203 minuti
Apocalypse Now final cut, 2019: 183 minuti.
Direi che sto guardando il primo. Poi salterei direttamente al terzo.
Durante l’attacco con elicotteri al villaggio vietcong, la cinepresa indugia su un pilota, interpretato dall’ex marineR. Lee Ermey, divenuto attore e pilota di elicotteri nelle Filippine, resosi poi celebre nel ruolo del Sergente Maggiore Hartman in Full Metal Jacket (1987). Una donna vietnamita con il figlioletto ferito in braccio corre dal tenente colonnello Kilgore. Il tenente colonnello rassicura il bambino e ordina ai suoi uomini di portarlo in ospedale.
Nella versione originale, la parte del film in cui appare il tenente colonnello Kilgore termina con la famosa frase sull’odore del napalm (che odora di benzina e di vittoria). Nella versione estesa Redux è introdotta una scena successiva in cui il militare interpretato da Robert Duvall si dispera per come il bombardamento con il napalm abbia causato uno scemare delle onde, interrompendo l’ambita esibizione di surf; dopodiché il capitano Willard con una mossa fulminea ruba la tavola preferita dal comandante e si allontana di gran carriera insieme al suo plotone.
Suppongo quindi che sto in realtà guardando una delle successive.
Checazzo.
Ho controllato: sto vedendo la “Final Cut”, dice Now!.
Non mi tornava in effetti il pippone del napaln.
Devo dire che quelle scene in più danno un ENORME significato all’opera.
Io se non erro vidi anche il redux ma mi fece una strana impressione, perché (vado a memoria) così come era stato montato ribaltava completamente il significato del finale… Mah
Nel pippone Brando ricorda a tutti di essere di una bravura talmente elevata da essere quasi sconcertante, cioè, come è possibile che si reciti così bene?
Senza nulla togliere alla recitazione di Brando, quell’ interludio con il suo assassino, se non ricordo male, è veramente pesante. L’ ho visto una volta sola. Credo in tarda serata su Rete4
Secondo me riacquista spessore con l’invecchiamento dello spettatore.
Il film non lo vedo da tanto, se non erro in una piccola parte c’è un giovane Harrison Ford.
Sul Padrino, che aggiungere. Il primo è un capolavoro, il secondo, è un capolavoro. Siamo tra le vette dell’arte cinematografica.
Marlon Brando spettacolo, De Niro fa Brando da giovane…cosa chiedere di più.
Veramente certi attori sono talmente bravi che possono recitare con nulla, mi ricordo di avere visto un film con Robert Redford dove c’è solo lui, ma basta e avanza.
Si, anche se non l’ho riconosciuto ma solo visto dai titoli di coda.
Sono assolutamente d’accordo. Posto anche che ha una sua perfetta collocazione nel film, non è il classico spiegone inutile del cattivo, ma una confessione a cuore aperto.
Verissimo. Come ci sono persone che sanno incantarti anche se leggono l’elenco telefonico.
Una cosa che non mi spiego se non con la magia. Ecco. E’ quanto di più simile si possa trovare nella realtà con un incantatore.
Io faccio parte di quelli a cui è piaciuto, se dovessi dare un voto andrei sul 7,5/8, ovviamente rapportato al genere.
Cmq guardando anche RottenTomatoes e MetaCritic il voto è più o meno quello (su circa 400 recensioni critiche) quindi direi che sei tu che non eri in sintonia con il film .
Io invece sono in un periodo in cui non mi piace niente
Così l’altro giorno, preso da un non so che, ho provato a guardare Il vangelo secondo Clarence (The Book of Clarence), nonostante i voti bassi di critica e pubblico (5,7).
Si tratta di una rivisitazione in chiave black umoristica del vangelo, devo dire che, con grande sorpresa, mi è piaciuto; cast con grandi comparse (Benedict Cumberbatch, David Oyelowo, Omar Sy), buon ritmo, divertente ma capace di mantenere un certo senso di fedeltà all’originale.
Disponibile su Primevideo.
Visto anche Il Castello Invisibile su Netflix, anime diretto ad un target decisamente troppo giovane per i miei gusti.
Direi che si hanno più di 12/13 anni si fa fatica a apprezzarlo.