L'ultimo film che hai visto

Nostalgia di quando UK era sostanzialmente terzo mondo irrilevante sullo scacchiere mondiale.

Qui anche per una semplice ecografia ormai sono mesi e si viaggia verso l’anno, se hai “fretta”, 120€ :angry:
Per non parlare delle operazioni alla cataratta, ormai ti prenotano almeno 2 o 3 anni prima

Si, però se non vuoi la fattura fattura ti fanno lo sconto :wink:

Dogman (2023)

Mi è piaciuto questo film scritto e diretto da Luc Besson. Sarei stato addirittura per un 7,5, ma poi le scene dei cani in azione sono troppo ottimistiche e/o irreali e/o altro, e direi che forse 7 è il suo voto più corretto. Bella storia, comunque (finale un po’ debole, però), con uno dei travestiti più simpatici e forieri di empatia di sempre. Grande attori, aggiungerei, dato che Caleb Landry Jones (volto noto ma nome no, visto spesso in ruoli secondari) regge in pratica da solo la scena, e alla stragrande (ma veramente, che bravo) e pure la psicologa, la Jonica Gibbs (la cui carriera è in pieno decollo) ci fa un figurone. Del film dico poco, si parla di sevizie passate e di un presente in cui il protagonista ha un rapporto quasi telepatico (comunque impossibile) con qualunque cane. Il film fu terzo negli incassi settimanali in Italia, nel mondo andò super malissimo. Partecipò a Venezia, senza fortuna.

Die Grenze, film tedesco del 2021, disponibile su PrimeVideo, solo in lingua originale con sottotitoli in inglese, quelli italiani sono stati fatti o da una AI ubriaca o dalla donna delle pulizie spolverando la tastiera del PC lasciato aperto con l’editor di sottotitoli.

Il film è un’opera che definirei più che altro politica/attivista, manda un messaggio chiaro
ben definito contro l’attuale società capitalista.
Per il resto gli attori non mi sembrano il massimo ed il film da un punto di vista puramente tecnico mi pare tendere piÚ verso il B movie, però alla fine con tutti i suoi limiti a me è piaciuto, ha un buon finale, un messaggio interessante e non è noioso.

:rofl::rofl::rofl::rofl::rofl::rofl:

Border - Creature di confine (2018)

La protagonista, si scusi la franchezza, ha dei tratti subumani, da Neanderthal. Nessuno ci fa molto caso, nella polizia di frontiera dove lavora, anche perché questa tizia ha un’eccezionale capacità nel cogliere gli odori e percepire pure gli “odori” dei sentimenti dei sospettati. Fa una vita piuttosto miserella, fino a che alla dogana passa un uomo con le sue stesse caratteristiche, dal quale lei si sentirà presto attratta. Sarà lui a spiegarle la loro vera natura, di troll, e chiederle di schierarsi con “loro” o con gli umani. Il film è bello, interessante, lo definirei pure coraggioso, gli darò un 7, la storia intriga e prende, per quanto la protagonista sia piuttosto respingente (ma poi, meno). Film svedese che venne scelto per concorrere all’Oscar, ma non entrò nella cinquina finale. A Cannes non partecipò alla gara principale, ma a “Un certain regard”, rassegna minore ma minore una cippa, dato che alla fine ci sono passati molti film belli e importanti. E comunque questo film vinse, a Cannes, in questa rassegna “secondaria”. Fa strano vedere i veri volti degli attori conciati da Neanderthal, il trucco è tanta roba, tanto che partecipò alla serata finale per gli Oscar (ma non vinse). Insomma, un buon film d’essai.

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Alla fine, da vedere con cautela?

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mi sembra un film interessante, lo metto in lista

Golden Kamuy (2024)
Live Action dell’anime omonima, disponibile da ieri su Netflix, alla fine risulta un lungo (2h) pilot volto ad introdurre i personaggi e la storia, con un po’ di post credit scene in cui si fa presagire cosa succederà in seguito.
Non credo valga la pena di vederlo senza prima avere la certezza di poter vedere gli eventuali seguiti.

Anatomia di una caduta (2023)

“Caso” cinematografico della stagione 23-24, film d’essai osannato in ogni dove, non è sto fenomeno che credevo. Si parla di madre padre figlio (quest’ultimo ipovedente causa incidente) che vivono in una baita e, non è uno spoiler, accade quasi subito, il padre viene trovato morto a terra, dal figlio, caduto dalla terrazza in alto. Ma…si è suicidato o è stato buttato? L’unica indiziata, e processata, è gioco forza la moglie. Dunque un giallo….no, neanche, perché poi nei dibattiti processuali viene un po’ ricostruito come un giallo, ma SPOILER nei gialli al cinema, di solito, o lo spettatore sa già tutto, o alla fine danno la soluzione…qua no. Lo spettatore non sa nulla e dunque si fa le sue idee, e può essere o meno in accordo con la decisione finale della giuria. Il film è molto lungo, ha, sorprendentemente, dei personaggi antipatici e respingenti, dalla moglie, quasi insopportabile, al figlio, fino pure all’avvocato. Questo giallo non giallo non mi è parso un capolavoro, dato che darò un 6/7. Pregi non ne mancano, sia chiaro, il tutto si segue con interesse, ma senza troppa partecipazione: alla fine, che la moglie venisse condannata, o meno, mi interessò zero virgola zero. Come detto, vado controcorrente, critica e pubblico sono rimasti entusiasti; partecipò a Cannes 2023 e vinse la Palma d’Oro per il migliore film (vinse pure per il migliore cane, vabbè), ebbe candidature all’Oscar e vinse per la sceneggiatura (verbosa assai); vinse pure il Golden Globe per il migliore film straniero, e chissà cos’altro ancora. Vabbè, saranno state le mie eccessive attese che si sono infrante durante le due ore e mezzo del film. Incassi da film d’essai di successo, settimo nella classifica settimanale italiana.

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Sarò anch’io controcorrente, ma concordo praticamente su tutta la linea.
Credo che la “bellezza” del film sia proprio questo essere un po’ asettico, sempre un po’ ambiguo, con l’obiettivo di spingere lo spettatore a riflettere su come possa essere difficile giudicare, o anche solo analizzare, certi fatti in modo oggettivo.
Mi pare uno di quei film che risulta piĂš interessante come argomento di discussione che come opera da vedere.

Ho visto un pezzetto di “suicide squad”, lo davano su un qualche canale. Guardato solo per vedere la Margo. Ne vale sempre la pena :heart_eyes:

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Follemente guardabile, suicde squad

Elemental (2023)

Film carino e divertente, con pregi e difetti. Partiamo da questi: nei momenti drammatici o quanto meno seri, diventa banale, melenso, stucchevole, scontato. Il vecchio papà fa un colpo di tosse: immagine sulla protagonista preoccupata. Altro colpo di tosse, altra preoccupazione. Altre scene varie, poi il padre stanco tossisce…ma vai anche da un cazzo di medico, no? Sono esempi, chiaro, non è che ora ricordo tutte le scene, ma il film è attentissimo ad essere politically correct, ma all’americana, cioè con fanatismo, e dunque ad esempio la sorella (o quel che l’è) dell’acqueo protagonista è lesbica e con la compagna al pranzo di famiglia. Et so on. Et vabbè. Però dai, il film è anche ricco di trovate, con questi elementi (acqua, fuoco, aria….) umanizzati, tante belle invenzioni, coloratissimo, una gioia per gli occhi, anche se il fine ultimo, è ovvio, è che la fiammosa protagonista può convivere con l’acquoso lui, perché il diverso va accettato, conosciuto, capito, e solito insomma. Tutto giustissimo e nobile, ma invece di convincermi su ciò di cui sono già convinto, preferirei qualcosa di più dissacrante. Ma ci sta, il film non è niente malaccio, che ancora adesso sono incerto tra un 6 che è un po’ poco e un 7 che non terrebbe conto dei vari momenti che mi sono piaciuti meno. Fu primo in Italia, nel mondo fu un po’ un diesel di una volta: partito maluccio, se non male, si riprese, probabilmente col passaparola, e alla fine fece almeno pari (costi: paurosi). Partecipò all’Oscar per i cartoni animati, senza fortuna.

uber Lol, è vero

Boh, mai sentito nemmeno nominare.

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La notte del 12 (2022)

Un poliziesco d’indagine doc. Una ragazza viene uccisa in un paesino francese, il poliziotto indaga. E sono cavoli amari. Sente le amiche, sente gli amici, molti ex fidanzati potrebbero essere colpevoli, ma hanno tutti degli alibi di ferro. Il film è visto dal punto di vista del poliziotto, e dall’angoscia che lo coglie nel non riuscire a trovare il colpevole, coi mesi che passano invano. Buon film, da sette, cast molto azzeccato e credibile, tutti bravi. Il titolo si riferisce alla notte del 12 (ottobre) in cui avviene il delitto. In Francia è piaciuto un sacco e ha vinto vari premi locali, ma è un film che può piacere ovunque, un buon film, del quale non svelo ovviamente come va a finire.

My Oni Girl (2024, Netflix)
Si tratta di un anime con un target che definirei pre-teen (sui 10-13 anni), leggero probabilmente un prodotto da vedere i famiglia, personalmente l’ho trovato guardabile e niente più, semplicemente non era un film per me :neutral_face:.

Neanche il trailer con la scena della Metro (min 1:03) ?

SĂŹ, avevo letto la trama e non ispirava neanche me.