L'ultimo film che hai visto

I mercen4ri - Expendables (2023)

Film for fans only, inguardabile per tutti gli altri. Il film è solo una scusa per vedere o rivedere i beniamini dei film action che non fanno altro che sparare e ammazzare i cattivi. I quali sono come da copione: tanti, tantissimi, contro ogni logica, indifferenti alla loro sorte, non badano a difendersi o coprirsi o nascondersi, ma attendono solamente. Se hanno un fucile automatico, e il buono è disarmato, o ha solo un pugnale, loro non sparano, magari da una distanza di sicurezza, ma neanche da vicino, al limite sparano quando ormai è inutile. E il film è tutto così. C’è sì una specie di trama, ma la capisce anche un cretino dopo dieci minuti, e chi sia il cattivo è ovvio, e che un buono si salvi, alla fine, contro ogni buonsenso, ci sta, ma solo in questo tipo di film. Una cagata, insomma, nonché il peggiore dei quattro della saga, però meno di quattro non darò, come voto, perché appunto, è un film solo per estimatori del genere (un brutto film), che sanno già in partenza cosa troveranno. Gli incassi sono andati male, anche in Italia non è andato oltre un sesto posto nelle classifiche settimanali; nel mondo è stato un completo disastro, dati anche i costi eccessivi, e dunque con questo capitolo si dovrebbe avere finito la storia di questi decerebrati mercenari.

Vabbè, non lo guardo. Non che intendessi, eh?

Visto:

Land Of Bad, pensando fosse il solito action/commedia (tipo i mercenari di cui sopra), in realtà è un film di azione più serio, diciamo tipo Black Hawk Down.
Nel complesso è passabile, sia critica che pubblico sembrano concordi, con voti che oscillano tra 6 e 6 e mezzo.
Personalmente ho trovato che il maggior problema è che ci sono momenti fuori contesto, sembrano voler dare un topo più leggero a tutta la vicenda, ma danno più che altro l’impressione di forzature.
Reperibile su Primevideo.

Tick Tick … Boom. Musical del 2021 di Netflix.
Candidato al Golden Globe come migliore commedia, mentre il protagonista Andrew Garfield è stato candidato a oscar, golden globe, etc…
Tratto dal musical omonimo di Jonathan Larson, in cui l’autore racconta la difficoltà degli inizi come autore a Broadway.
Se piacciono i musical è senz’altro un ottima visione.
Stranamente le canzoni della colonna sonora non furono prese in considerazione per gli oscar.

Visto il documentaio su We are the world.
Passabile, anche se un poco noiosetto in sé perché tende un poco a ripetersi nell’arco dei “90” minuti. Ovviamente è tutto sulla nostalgia della scena musicale di 40 anni fa.
Premesso che Lionel Richie lo adoro e che, da amante della musica anni '80, ci sono molti ottimi artisti, fa senso ricordarsi di quelli che sono scomparsi (con i loro pregi e difetti, Michel Jackson per primo).
Conciato male il Boss di oggi, che è a lungo intervistato nel corso del film

Come artisti ero più affezionato alla Band-Aid :slight_smile:

Non son quelli dei cerotti, vero?

Do They Know It’s Christmas?

MIssion: impossibile. Dead reckoning part one (2023)

Tornano le missioni impossibili e tornano pure gli action di buon livello. Come è chiaro da titolo, questo film è la prima parte, e ti credo, è già molto lungo (oltre due ore e mezza). Action di classe, ma ha ovviamente qualche scemenza qua e là, qualche situazione implausibile o proprio non possibile, ma ci sta, anche perché dall’altra parte, nell’altro piatto della bilancia, c’è tanta buona roba. Stavolta Tom Cruise ha a che fare con una intelligenza artificiale, cattiva il giusto, e non sarà per nulla una passeggiata. Non dico null’altro, il mio voto 8 o giù di lì, perché il film è puro divertimento e in questo funziona. Primo in Italia, negli incassi settimanali; è stato uno dei film più costosi della storia, difficile dire quanto, ma per certo sta nella Top Ten. Gli incassi mondiali sono stati deludenti (uno dei peggiori della serie, in questo) e forse ha fatto pari, ma forse anche no. La seconda parte è comunque già prevista, ma dato che uscirà a metà 2025, si fa tempo a dimenticare tutto.

È che Tom Cruise inizia a invecchiare. Poi lui è lui, e anche il suo dietologo è in gamba, però sarebbe ora di trovare un nuovo gallo del pollaio.

Ho finalmente visto, nell’arco di due giorni, Killer of The Flower Moon.
Fatto molto bene, DiCaprio veramente molto bravo (per me la sua migliore interpretazione), però nel complesso il film stenta a scorrere, come se risentisse del fatto di essere tratto un saggio, invece che da un romanzo.

Ho visto anche L’ordine del tempo, volendo si potrebbe considerare di fantascienza, almeno a livello di soggetto, però si riduce ad un filmetto che strizza l’occhio a Perfetti Sconosciuti, senza riuscire ad avvicinarlo a livello di qualità.
La storia racconta di un gruppo di amici che si ritrova in una casa al mare per un week end insieme, quando si scopre che un asteroide si sta avvicinando alla terra e potrebbe colpirla, causando di fatto una nuova estinzione di massa.

La trama ricorda Melancholia di Lars Von Trier…

A L’ordine del tempo ho dato un voto basso.

Anche io sto vedendo a spezzoni Killer of the flower moon.
Ma se per questo sto vedendo a pezzi anche Intolerance (1916).

Damsel
Film Netflix per l’8 Marzo, protagonista Millie Bobbie Brown.
E’ una storia in chiave fantasy fiabesco, in cui la principessa viene sacrificata al drago e da li parte parte l’azione.
Il film segue una copione “classico” di questo periodo, con la supereroina tosta, ma non troppo, la trama politicamente corretta, etc… classico film onesto, sai cosa aspettarti.
La Brown (che sfrutta la fama di Stranger Things) riesce a rendere bene come personaggio, almeno fino a quando non deve comunicare con altri attori umani :whistle:
Resta l’impressione che sia meglio se evita i monologhi … anche se forse già una frase è troppo :rofl:

Visto Weathering with you, mi ha lasciato con qualche perplessità e sensazione stridente.
Com’era il libro, @Fedemone?

MI piacque molto e gli diedi 8. Su IMDB ha 7,5, su FilmTv 6,4, più severi.

Visto anche Your name, dello stesso autore. Scorre bene, almeno fino a quando tentano di scongiurare la strage dovuta alla caduta dell’asteroide: quella sequenza l’avrei potata un po’.
Ma io sono un incontentabile, si sa.

As bestas - La terra della discordia (2022)

Questo film ha un po’ il “difetto” di molti film, quando questi vengono definiti i più belli dell’anno. Era stato messo quanto meno nella top 3 da molti critici, a mio parere bello, è bello, senza dubbio, ma rimane un filino di rammarico e un’ideuzza, alla fine, che sia stato un pochino pompato troppo. Io sarò più per un 7, piuttosto che per un 8. Perchè alla fine la storia è quella che sembra essere, per molta parte del film. Mi attendevo, cioè, una svolta, che non ci sarà mai, perché il film tratta esattamente quello che si sta vedendo, e basta. Non faccio spoiler, siamo in qualche buco del culo della Spagna, sui monti; una coppia francese si stanzia là, producendo ortaggi, e avendo la malaugurata idea di votare contro l’installazione di pale eoliche, cosa che avrebbe portato un bel po’ di soldini agli spagnoli indigeni, i quali da sempre vivono un quel villaggio di tristezza e miseria. Gioco forza, ne nascerà di astio, hai voglia. Film duro, con ottimi protagonisti, molto vero, tratto anzi da una storia vera, avvenuta una dozzina di anni prima, ha pure un bel finale ma paga forse il fatto che il protagonista è il solo a non rendersi conto del destino a cui sta andando incontro, destino che pare certo e “telefonato”. Lui è Denis Menochet, molto bravo, casualmente visto da poco nel bel Only the animals (sempre bestie nei titoli). Il film ha avuto un ottimo gradimento dalla critica di tutto il mondo, molto più di quello degli spettatori, che comunque hanno apprezzato, dando un bel 7,5 medio su IMDB, che in fondo è anche il mio voto. Film d’essai, con incassi in gran parte dovuti ai botteghini spagnoli, dove è andato molto bene.

Ho ripescato I sospiri del mio cuore (1995), scritto da Miyazaki (titolo originale: Mimi wo sumaseba, lett. “Se tendi l’orecchio”, secondo Wikipedia). Carino.

Nota triste: il film rappresenta purtroppo il primo e unico lungometraggio di Yoshifumi Kondō come regista: è morto nel '98 poco prima di compiere 48 anni.

Carino ma niente più. Molto adolescenziale, assogmilia più ad una favola dolce-amara che ad un dramma vero e proprio.
Alla fine lo sto vendendo, il libro :wink:

Assogmilia???

Sicuro?