L'ultimo film che hai visto

Sono arrivato ottavo nel 2023 :smiley:

Sono algoritmi di Amazon relativi agli ebook … siamo nell’ambito delle codice scritto a caso :grin:
Ormai sono convinto che stiano facendo un esperimento con degli scimpanzé; li mettono a battere tasti a caso su una tastiera e quando ne esce fuori un codice funzionante adatto, lo sbattono nel sistema.
Sono anni che l’ordinamento delle wishlist per prezzo non funziona, se volevi vedere i tuoi libri ordinati per prezzo dovevi passare alla visualizzazione di stampa.
Ad un certo punto alcuni libri quando erano messi in offerta sparivano dalla wishlist, a meno che non fosse in visualizzazione di stampa.
Adesso quando passi alla visualizzazione di stampa, se hai troppi libri il server va in time out …
Se provi a sfogliare il catalogo dei libri PrimeReading, appena clicki sulla seconda pagina finisci nel catalogo generale (per vedere cosa c’è devo passare il parametro relativo alla pagina da URL)
Stesso problema se selezioni il genere letterario nella lista delle offerte.
Quando navighi tante pagine, per esempio sfogli le offerte del mese sugli ebook, ad un certo punto ti trovi qualche giga di “spazzatura” in memoria, probabilmente tengono traccia di ogni singolo oggetto visualizzato finché non chiudi la scheda …

In sintesi amazon = :poop:

Tornando seri, leggevo l’altro giorno che la giuria del Booker Prizer (o del national book award non ricordo bene) devono leggere 167 (o 169) libri in 9 mesi :scream:
L’intervistato spiegava come la cosa fosse decisamente ardua, aggiungendo poi che la maggior parte di loro era in grado di sapere quasi sempre se un libro piaceva o meno dopo il primo 20%

Per una classifica reale dovresti contare il numero di parole per libro letto :stuck_out_tongue:
Perché se conti i libri Il Signore degli anelli (1291 pagine) e Gli anni della Ernaux (66 pagine o 114 per il cartaceo) … e se conti le pagine vedi solo la differenza di pagine tra cartaceo ed ebook per Gli anni :rofl:

Certo che se vi profilano, vi lamentate, se non vi danno suggerimenti accurati perche’ non vi profilano, vi lamentate.
Siete proprio dei brontoloni, eh. :grinning:

Tutta la mia stima

“Perfect Days” di Wim Wenders è grande cinema, l’esempio di come un film possa essere allo stesso tempo delicato e possente. Il vero effetto speciale è l’umanità straordinaria del protagonista. Andatelo a vedere

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Innocenti bugie (2010)

Sempre nel discorso di recuperare alcuni “vecchi” film degli anni ’10, mi sono imbattuto in questa simpatica commedia romantica d’azione (alla True Lise, per capirsi). Tom Cruise è un super agente speciale, la Cameron Diaz una qualunque: le loro strade si intrecceranno, ovviamente. Mi è piaciuta l’esagerazione di molte scene, che ovviamente strizzano l’occhio allo spettatore, non credendoci neanche loro, ma funzionano, col super agente che è troppo super agente, ed è bello così. Divertente, insomma, per quanto la critica del tempo l’abbia bocciato anche sonoramente e il grande pubblico fosse rimasto un po’ basito e diviso. Io invece sono sul 7, è ritrovabile su Netflix. Film molto costoso, al cinema andò così cosà. Il titolo italiano è idiota, come spesso accade, e non ho la minima idea di quali siano le innocenti bugie del film.

Invece io ho ripescato un film del '91, “I soldi degli altri”, con Danny De Vito, Penelope Ann Miller e un canuto Gregory Peck, il cui personaggio è stato accostato a quelli dei film di Frank Capra; ma per sancire definitivamente la fine di ciò che rappresentavano:

Gregory Peck’s words and delivery here reminded me of the key scenes in a lot of the Frank Capra classics, where the little guy stood up and defended old-fashioned American values, and got a standing ovation, and the movie was over. In “Other People’s Money,” after Peck sits down, DeVito stands up, and defends greed. It is amazing how good an argument he makes.

Prendiamone atto, sembrano suggerire gli autori, l’America è cambiata, l’economia anche, la finanza è sempre più libera di fare i suoi giochi cinicamente; ma con un po’ di cinismo ci si può anche far su un film che ha i suoi momenti di divertimento, a dispetto del soggetto.

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Rapito (2023)

Non sono un particolare fan di Bellocchio, ma questo forse solo perché dovrei recuperare molte delle sue opere passate, avendone viste pochine (questa dovrebbe essere la quinta). Cresciuto tra i preti, poi ateo, il regista rimane un appassionato delle questioni religiose e della fede. Qua prende spunto da un fatto vero, per ricostruire una vicenda che suscita una ovvia indignazione: un bambino ebreo viene strappato alla sua famiglia, a Bologna, perché pare sia stato battezzato di nascosto, da neonato, e va dunque cresciuto in mezzo ai cristiani. L’evento suscitò scalpore in tutto il mondo, a metà Ottocento, e fece fare una figura di merda al papa re, e agli Stati pontifici. Per la prima parte del film, non sono stato poi tanto preso, tanto che mi dicevo, boh, sta storia…forse era meglio farne un documentario. Ma la storia non era finita, la vera storia, perché subentrò la Storia, con la S maiuscola, nel 1860 Bologna viene persa dal Papa, e presa dai Savoia, nel 1870 fu il turno di Roma. Ecco che allora il film decolla, ha più di un significato, e per me da una sufficienza di rispetto si va anche a un 7, voto che mi pare troppo poco, vista poi l’ultima mezz’ora dell’opera. Film che dunque cresce di continuo, così come il mio interesse, pochino inizialmente, e poi me lo sono “bevuto”. Bravo il cast, indovinato, bravo Bellocchio, inutile dirlo; bravissimo il bambino protagonista; nota di merito alle musiche, che mi sono parse magnifiche. Sono per un 7,5, il film fu terzo in Italia, negli incassi settimanali. Osannato dalla critica, meno dal grande pubblico, io sto un po’ a metà.

Qualcuno ha visto Killers of the Flower Moon ?
Per avere un’idea su come vederlo; 3 ore e mezza filate (perché molto avvincente), spezzato in due parti (è veramente troppo lungo) o come una miniserie (3 o 4 parti perché è palloso) :thinking:

Con Oppenheimer ho avuto problemi, perché temendo fosse ho programmato la visione in due volte poi ho avuto difficoltà a smettere perché mi aveva preso veramente molto :slightly_smiling_face:

Fidanzata in affitto (2023)

Deve essere stata una sorta di catarsi, per la bella e talentuosa Jennifer Lawrence (tra l’altro, un Oscar e varie nomination, per lei, in carriera). In questo film fa tutto quello che “non si deve” fare. E’ una brutta persona, o quanto meno non bellissima, bugiarda, approfittatrice; accetta di uscire con un figlio di ricconi in cambio di un auto; si comporta come una donna fatale e arrapata (brava e divertente); dice un bel po’ di parolacce; recita completamente nuda in una scena neanche breve (e ho poi controllato, nessun trucco, tra lo stupore della produzione ha accettato di girare lei la scena, completamente ignuda e bene in vista); boh, chissà quante cose dimentico. Il film è simpatico, una commedia da 6/7, lei è molto brava, al solito, il cast pure e, cosa rara, la sceneggiatura è pure scritta benino. E’ rintracciabile su Amazon, in Italia fu quinto negli incassi settimanali, nel mondo è andato così cosà. Al grande pubblico è piaciuto un po’ più che alla critica.

ummm…davvero necessario totalmente ignuda? Io sono vecchio stile. Però vabbè, lo metto in lista.

Si, semplicemente le rubano i vestiti sulla spiaggia mentre fanno il bagno e lei insegue i ladri e li mena, non ha nulla di sexy.
Personalmente mi è parsa una scena in cui si mostra il nudo come qualcosa di assolutamente naturale, completamente scollegato dal sesso.

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Be’, anni fa le fregarono dal Cloud delle foto intime e - ovviamente - non la prese bene, stavolta avrà pensato che almeno era una sua scelta.

A me è piaciuto.

Okay, allora, già che è gratis per prime, lo guardo. Però ve lo dico: parto un filo prevenuto.

Red rocket (2021)

Questo film è una tale figata che ne vorresti vedere ancora, con questi attori e questi personaggi. Ma non tanto un sequel, proprio una serie tv, perché di materia ce ne sarebbe un sacco. Molto bello, racconta la vita vera di gente un po’ ai margini, in una piccola cittadina texana, dominata per la gran parte da un’importante fabbrica. L’ex porno attore protagonista, povero in canna (ma senza che ciò lo preoccupi poi granchè) torna dalla moglie, anche lei ex porno attrice, che intanto è tornata a vivere con la madre. Soldi ne girano pochi, lei non lavora e per quanto è dato sapere, se arrivano bollette va a battere, se no, se ne sta in casa. L’arrivo del marito porta un certo migliorato benessere economico, dato che lui, non trovando un lavoro regolare, finisce per spacciare marijuana, con successo. Conoscerà poi una bella ragazzina che lavora in un bar, forse scoprendo un nuovo talento per il mondo del porno. Il film si avvale di un cast in parte semiprofessionistico ma di alto livello, tutto gente un po’ strana e ai margini, ma fighissima. Il protagonista, poi, è una vera rivelazione, un’epifania, come si dice ora, spesso; la giovane protagonista, poi, non parliamone, bravissima. Il film è molto adulto, molto vero, realistico, assolutamente senza alcun filtro, anche se la chiave di lettura non è per nulla drammatica, ma anzi, sfiora la commedia e comunque l’atteggiamento dei protagonisti è un po’ sempre quello di “Bon, vediamo che si può fare”, con un bel ritmo, una ottima regia e una sceneggiatura scritta veramente bene. Un gioiellino, questo film, a cui darò un 7/8. Ritrovabile su Amazon, è fortemente sconsigliata la visione in famiglia, con bambini e nonni, a Natale. Il titolo rimane un mistero per me, ma quello è. Cannes non se lo fece scappare e lo mise in concorso; dovunque è piaciuto molto alla critica (ma non tanto su FilmTv); incassi da film d’essai per un pubblico che l’ha gradito.

Non lo ricordo assolutamente, sono andato a controllare su Trakt, l’ho visto, come voto avevo dato un 6. Quindi deduco non mi ha lasciato niente.

A proposito di Cannes segnalo un regista che ho scoperto apprezzare molto.
La cosa divertente è che ho visto parecchi film, mi sono piaciuti molto, ma non mi sono mai accorto essere dello stesso regista :flushed::rofl:

Il regista è Hirokazu Kore’eda, riesce a trattare argomenti drammatici con una grande delicatezza.
Segnalo Father and Son , premio della guria a Cannes; Un affare di famiglia, palma d’oro, candidato agli Oscar e Golden Globe come miglior film straniero
disponibili insieme ad altri due titoli su RaiPlay

Le buone stelle - Broker, in concorso per la palma d’oro e disponibile su Now e SkyTV.
Il più recente è Kaibutsu (Monster), anche questo in concorso per la palma d’oro.

Sempre grande qualità, argomenti difficili e complessi trattati in modo mai banale, puntando su umanità e delicatezza, invece che sul sensazionalismo. Consigliatissimo.

E aggiungici anche “Little sister”, che Tobanis non ha ancora visto.

Confermo!! Little sister è n. 423 nella mia classifica delle visioni…penso che toccherà a lui nel 2025.

Father and son è un capolavoro. Belli anche Ritratto di famiglia con tempesta e Un affare di famiglia. La sua produzione è quasi tutta di alto livello e me ne mancano un sacco.