Vero, l’agente Smith
Qui i sorrisi erano meno inquinanti.
Felicia invece ha fatto Time Machine dal romanzo di Welles.
Io vado a rivedermi “Testimone d’accusa” di Billy Wilder, tratto da un’opera di Agatha Christie. Lo danno su RaiMovie.
Finalmente un film bello e importante
Visto
Niente di nuovo sul fronte occidentale versione 2022/23 (la versione del '30 l’ho vista più volte e ho il dvd).
Bel periodo per vedere un film di guerra; ammetto che ci vuole un minimo di estraniamento. Devo dire che è fatto bene, fotograficamante perfetto, discretamente ben interpretato, ma non mi ha entusiasmato a livello di coinvolgimento forse perché sapevo già come sarebbe finito. Per assurdo ho un ricordo di più interesse per 1917.
Passa come neologismo/slang perfettamente adeguato al testo.
Tiè.
Classico film d’azione, se lo guardi sai aspettarti e non puoi pretender di più
Io invece ho visto John Wick 2 … boh ?
C’è john wick che fugge e ammazza gente in vario modo … fine … avranno risparmiato sullo scenggiatore ?
Voto IMDB 7,4 … sarà per questo che pagano poco gli sceneggiatori

C’è john wick che fugge e ammazza gente in vario modo … fine … avranno risparmiato sullo scenggiatore
?
No, è quella la storia.
Il nuovo film del regista di Il sesto senso e Glass, interpretato da Dave Bautista. Questo è un argomento di discussione collegato all'originale su: http://www.fantasymagazine.it/34931/al-cinema-bussano-alla-porta-di-m-night-shyamalan
Decision to leave (2022)
“Mascalzoni” estremi orientali, sempre a fare bei film, questi coreani, e se non sono loro, i giapponesi, e anche i cinesi. E vabbè, ennesimo bel film, adulto nei sentimenti, con questo strano rapporto tra un detective e una sospettata. Filmone d’essai, con la seconda parte forse minore, rispetto alla prima, e con un finale melodrammatico. Il tutto è molto bello, io sarei sull’8 o giù di lì, gli attori sono in stato di grazia, la regia è magistrale, di Park Chan – Wook, del quale ho già visto altri films (tra tutti, Oldboy). Partecipò a Cannes, battuto da Triangle of sadness, ma vinse per la migliore regia. Non riuscì ad entrare nella cinquina degli Oscar per il film straniero. Consigliato.
È uno di quelli che devo vedere!!
Un giorno se non andrò fuggendo di gente in gente, proverò a guardare quel film giapponese di cui mi parlavi la mattina di stranimondi.
Mi ricordi il titolo?
uh, ne dico tante
Forse Tetsuo? Fallo solo se hai voglia di qualcosa di veramete bizzarro a tratti disturbante.
Tetsuo tanto amore (meccanico)
Si, quello che avevi sulla maglietta se non erro
Ok è quello. Buona fortuna, tanto mi odi già
Però è corto
Oh, c’è il resto resto della filmografia di Tsukamoto che è splendida, da Snake of June a Gemini.
Sono film particolari e spesso deliranti, ma se ne apprezza la poetica, sono magnifici. Tetsuo è una pietra miliare, tanto per dire.
Per il ciclo Billy Wilder su RaiMovie, ho (ri)visto “Uno, due, tre!”, ma l’ho trovato più agitato che divertente; la parlantina a mitraglia di Cagney alla lunga finisce per stufare. Fu girato, tra l’altro, in un momento storico in cui c’era ben poca voglia di ridere sulla situazione a Berlino (per la costruzione del Muro).
Su IMDB ha comunque una media di 7,9.
Bello, simpatico.
Una gran pubblicità alla Coca Cola
Alberto Tomba - Vincere in salita (2023)
Scatta molto l’effetto nostalgia, per questo documentario (ritrovabile su Netflix) che ripercorre le gesta sportive di Tomba, da quando era ragazzino fino al ritiro. Il tutto è inframezzato da brevi dichiarazioni, sia di addetti ai lavori (giornalisti, avversari, allenatori, etc…) ma anche da ammiratori (e dal Tomba di oggi). Il tutto è molto classico, peccato si parli solo delle vicende di sport e meno del resto; come “film” questo è anche un po’ il suo limite. Non aiutano poi le musiche, spesso a sproposito, spesso troppo tronfie (questioni di gusti, chiaro). Comunque, bei ricordi, bei tempi, quando tutta l’Italia si fermava perché scendeva Tomba, autore di vittorie pazzesche e rimonte incredibili. Merita una visione e pure una sufficienza.