L'ultimo film che hai visto

E’ un’autoproduzione, non aveva ambizioni di vendita, anche perchè è decisamente un argomento che è la nicchia della nicchia (della nicchia).

Avrò venduto in totale un centinaio di copie, ma dovrei vedere. Con Amazon posso avere tutti i dati, sono precisissimi. Da un po’ è gratis la lettura per chi ha un coso di Amazon (Unlimited, mi pare, ma boh).
Amazon ti “paga” sia che tu venda copie, sia che la gente legga pagine così. (paga tra virgolette, parliamo di poca roba, se fai pochi volumi, intesi come volumi di vendita e volumi di pagine lette).

E ti dice, sempre nei report, tutto: ad esempio negli ultimi 90 gg (ma si possono fare altre ricerche) dei pazzi hanno letto 774 pagine del mio libro.

E’ più una soddisfazione personale, in quanto allora, come oggi, scrissi una cosa che avrei preso io stesso, perchè mi interessa/interessava.
Poi il Presidente Zaia mi rispose educatamente, ringraziandomi per una copia omaggio; sono piccole cose, chiaro che fu tutta roba del suo staff, credo, ma la firma a penna è sua (o imitata, magari…). La lettera ce l’ho ancora, da qualche parte.

Su goodreads mi sembra di essere ancora l’unico ad averlo recensito. :slight_smile:

Se x’è scritto “Saia” , s’è autentica, ciò.

°xe°.

Vabbè, mica sono madrelingua, io. Ma grazie, me lo segno.

18 messaggi sono stati spostati in un nuovo Argomento: Breaking Bad - serie TV

Ho ripescato su YouTube "The notorious landlady" (1962), con Jack Lemmon e Kim Novak; alla sceneggiatura collaborò Blake Edwards. In italiano non c’era (il titolo nostrano è “L’affittacamere”), così mi sono arrangiato con l’originale inglese. È un pezzo che non lo passano in tv (o mi sarà sfuggito). Non è un capolavoro, ma ha il fascino di un’altra epoca, irripetibile.

Via satellite in chiaro, canale iraniano in questo momento

In Russia sarebbe più difficile farlo passare. Il ministero della Cultura ha rifiutato di dare il permesso alla proiezione dei film Barbie e Oppenheimer perché queste pellicole non rispondono agli scopi di «difendere e rafforzare i valori spirituali tradizionali russi»…

Qualcuno l’ha visto? Mi rifiuto di dare corda alla pubblicità ossessiva che ne fanno.

Io l’ho visto. È un film molto bello e ben fatto.
Downey Jr è bravissimo e anche il protagonista.
Dovreste vedelo

Va bene, segnato.

Vado mercoledì sera che costa meno.

Non li facevo più ottusi degli iraniani! :smiley:

Per questo ci vorrebbe un thread sui film in uscita, è il trailer dell’ultimo film di Miyazaki:

Da noi esce il primo gennaio 2024.
Notare il verso dantesco a 0:35 circa…

3 Mi Piace

“where death comes to an end”? È una citazione?

Fecemi la divina potestate.

Non guardo i trailer, mentre del MAESTRO ho tutti i DVD.

Bones and all (2022)

Diavolo di un Guadagnino. Non credevo che questo film mi interessasse, dunque ero disposto a vederlo col forward, come centinaia di altri all’anno, senza poi recensirlo, in questi casi (per correttezza), ma solo dando un voto. E invece, la qualità di questo film è immediata, l’avevo sottovalutato, e me lo sono visto tutto, come si conviene fare. Oltre a una buona qualità, ho trovato dunque una gran regia, una storia piuttosto interessante, un bel cast. Si parla di creature umane ma che non sono proprio umane, dato che sentono a volte una fame insaziabile di carne umana. La giovane protagonista pensava di essere unica in ciò, oltre che un mostro; nel film scoprirà che le cose stanno ben diversamente. Film rintracciabile su Amazon, è un po’ horror, un po’ thriller, un po’ solo drammatico o anche solo romantico. Una commistione di generi, che però funziona. Brava la giovane Taylor Russell, quasi all’esordio, e premiata a Venezia con la coppa per il migliore attore alle prime armi. Bravo al solito Timothee Chalamet, l’attore del momento. Ma bravi tutti, io sono per un sette. Film basato su un romanzo, partecipò a Venezia, dove portò a casa anche il Leone d’argento per la regia. Molto gradito alla critica, andò male però al botteghino, per quanto abbia comunque convinto i pochi spettatori.

Agente speciale 117, al servizio della Repubblica: missione Rio (2009 ma da noi 2021)

Seguito del precedente. È di tre anni dopo, del 2009, ma da noi arrivò solo nel ’21, assieme all’altro. Minore del precedente, rimane una simpatica parodia dell’agente speciale, ma qua è pure parodia del precedente, e questo non va bene. Si va, cioè, ad evidenziare alcuni aspetti del carattere del protagonista, esagerandoli ed esasperandoli, ma fini a sé stessi, poco inseriti nel contesto, e questo non suscita simpatia ma imbarazzo per loro. Non si ride mai, qua, però spesso si sorride, le avventure di “117” sono godibili e pure qua ci sono delle scene cult, vedi il concertino che fa in sala, che gli fa dimenticare completamente la missione, con tanto di inchini al pubblico e bis concessi. Il regista rimane lo stesso ma non c’è più la Berenice Bejo, sostituita dalla brava e simpatica Louise Monot. Questo andò male al botteghino, interrompendo per anni la serie (ripresa poi da poco). Io sarei per una sufficienza, è ritrovabile su Raiplay.