Libri di fantascienza - Cosa state leggendo?

Concordo con voi, bello comunque Il Cimitero di Praga.

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Ho finito L’uomo invisibile, di HG Wells (1897).

Mah…in realtà, piuttosto deludente. Da un lato, grande plauso all’autore, che inventa un personaggio iconico, quello del titolo, appunto, da cui poi mille varianti in romanzi e film. Dunque, tanto di cappello. L’idea di base non è ovviamente sua, risale agli albori dei tempi, ai Greci, ma sicuramente anche a prima, però è Wells che mette bene le cose nero su bianco.
Dall’altro lato, de facto, l’Autore mi è sembrato che non sapesse che farsene, di questo Uomo Invisibile. Per drammatizzare il tutto, lo pensa come a un uomo psicolabile, cattivo, sostanzialmente folle o poco ci manca. Ma poi, ambienta le avventure in villaggi inglesi, in mezzo a personaggi poco interessanti, bifolchi della zona, quasi tutti, o comunque gente talmente comune da non suscitare interesse. Per una buona metà del libro, l’Autore mi pare abbia pure intenti umoristici e/o satirici, che gli sono venuti proprio male (parere mio), poi un po’ meglio, anzi, vira nel thriller, ma in definitiva sono Le Insignificanti Avventure dell’Uomo Invisibile, se dovessi dargli un titolo più congruo.

Direi una sufficienza, non di più.

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Più interessanti i racconti a fine libro:
Fioritura di una strana orchidea (1894): in cui un collezionista ne trova una veramente strana, che prima lo stordisce col profumo, poi gli si avvinghia…la domestica per fortuna salva la baracca…interessante come l’autore conquista l’attenzione del lettore;
Il fu signor Elvesham (1896): in cui un ricco vecchio riesce con l’inganno a impossessarsi del corpo atletico di un giovanotto, scambiando le menti…ben descritto, e da questo innumerevoli autori hanno tratto spunto…
L’uomo che poteva compiere miracoli (1898): letteralmente, salvo scoprire che questo dono, se male utilizzato, può provocare catastrofi planetarie…bello!
Il signor Skelmersdale nel paese delle fate (1901): decisamente interessante, di cosa successe al signore in questione, una volta addormentatosi in una collina.

Ora rileggo alcuni racconti di Poe.

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Sto leggendo Protocollo Uchronia sembra proprio interessante, due vicende, una nel 2021, l’altra nel 2099 più una virtuale.

Come si intrecceranno?

Questo intendi?

Si questo

Ce l’ho anch’io - preso qui

con tutto il kit dell’avventuriero (certe iniziative vanno premiate)

Prima le notti di Cliffmouth, però. Sono arenato a pag 60 per il troppo di tutto, ma posso dire che, fin lì, è molto, molto curato.
Non un errore, sappiatelo. Solo due virgole di cui sento un po’ la mancanza, ma sono facoltative.

appena concluso un ricordo chiamato impero di Arkady Martine, poco sf ma veramente bello, consigliatissimo!!!

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Ne parlano molto bene un po’ ovunque. Segno subito! Grazie!

Ma finisce? Vedo che è il primo di una serie.

letto un altro episodio della saga della Lavanderia :slight_smile:
http://www.bibliotecagalattica.com/romanzi/progetto_jennifer.html

adesso sto leggendo CYTEEN della Cherryh

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Bravo!belli belli!

il libro finisce… anche se lascia aperte alcune porte per un seguito … che c’è, in effetti, ma non è stato ancora tradotto.
Ti dico… non appena esce lo prendo :wink:

ah…!! Cyteen ovvero il grande nulla :woozy_face: tanto tempo fa ho interrotto intorno a pag. 120, 120 pag di nulla … :fearful:
Mio fratello invece fu + eroico e ce la fece a finirlo … alla mia domanda "ma insomma di cosa parla, com’è? " risposta: boh …
:hushed:

Ho lo stesso ricordo, @senji .
Credo sia un po’ sopravvalutato

Piccola recensione di Protocollo Uchronia

Come precedentemente anticipato, ci sono due linee tempporali, la prima ambientata negli anni 20 del 2000 (oggigiorno), dove un’ ingegnere informatico lavora ad un visore per la realtà virtuale spinta dal desiderio di ridare un poco di libertà al figlioletto rimasto paraplegico. La seconda nel 2099, “Mondo disconnesso” un mondo dove tutte le telecomunicazioni sono cadute e ha dato luogo ad un’involuzione barbarica, qui il protagonista sarà il Papa.
Gli accadimenti si svolgono tra Parigi, Roma ed il Pakistan.

Esiste poi una terza vicenda fuori dal tempo, una relatà virtuale simile ad un videogioco di cui non vi dico nulla.

Dunque, i protagonisti sono caratterizzati il minimo, ma lo sono, le storie sono credibili nello svolgimento, la scrittura è bella e scorrevole, c’è anche tutta una parte interessante sull’impero romano di Diocleziano e successori.

Il difetto. Ecco, ce l’ha, l’evento scatenante di cui si parla nella linea temporale del 2099 è debole. Si scopre a circa tre quarti del libro guardando una vecchia registrazione. Ci sarebbe stato bene un capitolo di interludio per spiegare bene, invece c’è solo un accenno, tra l’altro poco credibile.

Concludendo, è una lettura discreta che ti tiene compagnia per qualche ora.

Sono più o meno ad un terzo di Notturno di Asimov, e in qualche modo mi ricorda il problema dei tre corpi.

il racconto o il romanzo?

Il romanzo.
Non mi ha convinto alla fine.

il racconto è nettamente superiore secondo me, peccato che hai letto il romanzo prima :frowning: