E dai, che cazzo, il Post.
Come dire che i medici sono inutili perché secondo uno studio del 1610 fanno un esagerato uso di cataplasmi e oggi non è ammissibile.
Una relazione di 11 anni fa per dire che OGGI le protezioni erano inadeguate?
E poi il problema della disinformazione sarebbe dei social?
Libération ha chiesto una replica al museo, che per ora non ha risposto. Non sappiamo quindi se le password siano state cambiate.
L’inadeguatezza tecnologica si è sommata alla carenza di personale, e anche questa era cosa nota. Lo scorso giugno il museo era rimasto chiuso per ore a causa di uno sciopero dei dipendenti che denunciavano proprio la mancanza di lavoratori e lavoratrici della sicurezza.
Il quadro comunque è sconfortante. Vedi anche l’inadeguatezza delle videocamere.
Fanno sempre vedere le code alla piramide quando basta arrivare da sotto con la metro che non c’è nessuno. Fai biglietto alla macchinetta ed entri subito
Non vedo motivo di essere polemici. Il Post come primo link fornisce quello relativo alle conclusioni dell’indagine preliminare dell’ispettorato del ministero della Cultura francese:
… che cita esplicitamente, tra le urgenti misure da adottare:
L’installation sans délai de dispositifs anti-intrusion sur le bâtiment (caméras périmétriques) et dans l’espace public
Veramente stavo rispondendo alla tua richiesta “per un amico” circa le telecamere. Su quel punto il comunicato mi sembra chiaro.
Per altri dettagli siamo ancora in attesa di conferma, e non è detto che ci vengano forniti, visto che “Le rapport, qui contient des informations hautement confidentielles et sensibles touchant à la sécurité de l’établissement, n’a pas vocation à être rendu public.”
P.S. Tengo a precisare che non faccio l’avvocato d’ufficio del Post, e in alcuni casi avrei avuto anch’io da ridire su certi loro articoli.
Solo all’inizio del 2025 la Prefettura di Parigi ha avviato un nuovo audit sulla sicurezza del museo, in particolare nei centri di controllo. I risultati non sono ancora pubblici, ma il commissario incaricato dell’indagine, Vincent Annereau, ha dichiarato al Senato che “l’infrastruttura informatica del Louvre necessita di una vera modernizzazione”.
Dai, cambi la pwd con una sicura davvero, di quelle che nessun umano può tenere a mente, quindi la fai scrivere su post-it da nascondere sotto la tastiera, e per 10 anni sei a posto.Non è tutto questo lavoro, no?
Doudou e l’algerino Ayed Ghelamallah, 34 anni, sono stati i primi due arrestati per il colpo al museo. Agli inquirenti avevano parzialmente ammesso la loro colpevolezza, sostenendo di aver agito su mandato di persone di cui non era in grado di rilevare l’identità. Peraltro, la fedina penale del motociclista non era affatto pulita, ma il reato più grave attribuitogli era una rapina con fucili finti in una bigiotteria. Niente quindi che potesse anticipare il colpo ben più sofisticato, quasi cinematografico, messo in atto al Louvre. Ma a stupire ancora di più gli inquirenti è stata l’apparente inconsapevolezza dei due, che hanno riferito di non sapere di essere al Louvre, ritenendo che il museo fosse solo l’edificio adiacente alla famosa piramide di Place du Carrousel. Inoltre, essendo domenica, i ladri pensavano che l’edificio fosse chiuso e non si aspettavano di trovare nessuno.