L'Angolo delle Chiacchiere Senza Contesto

Ripeto, prima di tutta la discussione bisognerebbe chiedersi se un “fact checker” investito dall’alto sia una buona idea, specie quando, l’alto, può essere manipolato dalla politica.
In questo ultimissimo periodo, con una politica che ha una ENORME influenza sulle istituzioni, pubbliche o terze come i giornali e, possibilmente, i fact checker, non la vedo una cosa totalmente negativa.

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E’ una domanda senza risposta.
Da qualche parte dobbiamo informarci no? Se ci viene il dubbio sulla fonte, cerchiamo conferme da altre fonti che poi richiederanno altre indagini.

Teoricamente dovremmo toccare con mano tutto per essere certi.

Considerando la quantità di balle che sparano i media “ufficiali”, quello dei fact checker è sempre stato un lavoro improbo, dai risultati quasi irrilevanti.
Per quanto riguarda il caso di Meta, il programma di fact checking non sembra censurasse i messaggi, chi voleva aveva sempre la possibilità di visualizzarli (e per i “no-tutto” era un motivo di interesse in più).

Veniamo al funzionamento. Come spiega la stessa Meta, «lo scopo principale del programma di fact-checking su Facebook, Instagram e Threads consiste nell’individuare e combattere contenuti virali che diffondono disinformazione, in particolare bufale evidenti e prive di qualsiasi fondamento». Questi contenuti disinformativi possono essere trovati dai fact-checker in vari modi: sia tramite il monitoraggio attivo dei social media, che tramite le richieste di verifica inviate da utenti o feedback della community segnalati da Meta. I testi, le immagini e video pubblici presenti sui social media possono essere classificati come “falsi”, “parzialmente falsi”, “contesto mancante” (cioè presentati in maniera fuorviante) o “alterati”.

Una volta che il contenuto viene individuato per la verifica, il fact-checker scrive un articolo con all’interno le fonti utilizzate per spiegare perché quel post contiene disinformazione. Questo articolo, poi, viene collegato al post analizzato. La lista intera degli articoli pubblicati da Facta all’interno di questo programma è disponibile qui, nella sezione del nostro sito chiamata “Antibufale”. Dal lancio avvenuto ad aprile 2020, Facta ha pubblicato oltre 3.800 articoli di verifica puntuale di contenuti, la grande maggioranza dei quali (anche se non tutti) sono stati utilizzati poi nella partnership con Meta.

Per l’utente, in concreto, questo sistema ha alcune conseguenze pratiche e visibili. Appare una notifica a chi ha pubblicato il contenuto classificato come falso, a chi lo ha condiviso e a chi lo condivide successivamente. In sovrimpressione al post compare poi una nota, che fornisce un link all’articolo di fact-checking e un breve testo che recita: «Informazioni false, contenuto controllato da fact-checking indipendenti». Questo però non significa che il post venga censurato o rimosso e il messaggio stesso contempla la possibilità di ignorare l’indicazione e procedere alla visualizzazione del contenuto.

Hanno di nuovo sbagliato a piantare un chiodo ? :icon_mrgreen:

… o è @HC che ha sbagliato il server su cui fare manutenzione :rofl:

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Taci che mi son cagato in mano poco dopo aver scritto il post, ho lanciato la rebuild del discourse, che di solito tira giù la piattaforma alla fine per un totale di pochi secondi, e invece stavolta l’ha tirata giù all’inizio e abbiamo avuto un down inatteso di 10 minuti.

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Ieri il mio phone ha preteso un aggiornamento di sicurezza.

È rimasto offline per 15 minuti.

Il dontpanic resta una scheggia, al confronto.

No è che siccome ho ripulito delle vecchie immagini obsolete del container, per il via del down inatteso ho iniziato a pensare tutte le cose più fosche, ho iniziato a controllare a quando risaliva il precedente backup (due ore prima) e a cosa avrei dovuto fare qualora avessi tolto qualcosa di troppo.

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Stavo dando un’occhiata ad alcune cose su Amazon e continuano a spuntare dissuasori per piccioni e altra roba del genere, che non hanno nulla a che vedere con l’oggetto delle mie ricerche, e che non mai cercato né lì né altrove. Ho accennato a materiale del genere solo per mail con l’amministratrice condominiale, poco tempo fa (si parlava di metodi per tenere lontani i piccioni da finestre e balconi): mi verrebbe da pensare che i testi delle mie mail, o quanto meno i prodotti in esse citati, siano finiti in qualche lista di Amazon di quelle che ti propongono “pubblicità mirata” (ma come mi riconoscerebbero se non sono nemmeno loggato?), ma magari è la classica coincidenza… Strano, però, e un tantino inquietante.

e il provider della tua mail è…?

Quella che ho usato con l’amministratrice è la mail di Libero, che per fortuna non uso per niente di davvero importante.

Ha mica avuto qualche problema di data leak? Ora sappiamo anche chi era LO_Haker: Bezos, quel delinkuente!!

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Non mi stupirebbe, comunque non ho niente di importante lì.

Nei data leak l’ultima cosa che interessa sono le pubblicità.
Molto più probabile che invece tu li abbia cercati magari altrove e ti sei portato dietro troppi cookies di terze parti.

Non li ho cercati affatto, li ho citati solo in quelle mail (e forse su WhatsApp). Semmai pensavo che ho usato il tablet e magari la tastiera virtuale di Microsoft potrebbe avere raccolto l’informazione. Ma allora dovremmo presumere che Microsoft venda i dati a Bezos… Boh.

Mia moglie dice che basta parlare di un argomento col cellulare nelle vicinanze e ti arriveranno pubblicità a tema😅

Poi magari ha ragione!

Mah, certo ho sentito che Microsoft utilizzava anche i testi di Word per raccogliere dati (o addestrare le AI), quindi la prima indiziata è ancora la tastiera virtuale.

La sapete no, la barzelletta?
“Caro ma perchè parli a bassa voce?”
“Perchè se no poi mi trovo la pubblicità di quello che dico…”
Mia moglie si mise a ridere, io mi misi a ridere, Siri si mise a ridere, Alexa si mise a ridere.

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Io la sapevo così:

  • Caro perché parli a bassa voce?
  • shsss il tostapane è un desepticon.

Lei si messe a ridere lui si messe a ridere, il tostapane si messe a ridere. :joy:

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Si scrive “Decepticon”, comunque.

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Non è più probabile che nella tua zona abbiano cercato i dissuasori e mandino pubblicità a tutti quelli che abitano nella stessa zona?