non dovrebbe essere un’operazione mortale, il cambio dell’olio, dai. O il meccanico in questione sii trova in qualche zona particolarmente malfamata?
È un posto molto peculiare: il loro saluto è: “dove veto (bestemmia verso la divinità con animali che vivono in branco), go da venir via col camion (divinità con altri animali), (altra bestemmia)”
Io: scusi è il SIGNOR Stefano?
Ah no scusa pensavo fosse el bocia.
Ok.
(Da sottolineare il mio tono deferente con l’accento sulla parola signor)
Situazione surreale tanto che sto pensando di scriverci un racconto.
cioè, vuoi dire che per anni ho pensato che la sigora Disma di Boiòn, presso la quale ho alloggiato per qualche tempo, mi dicesse “dove vai?” e invece con “dove veto” mi stava bestemmiando dietro?
Aspetta, la bestemmia veniva dopo, vero?
Dove veto == dove vai.
Ah, meno male. La signora Disma, all’epoca ultrasettantenne, era sì cattivissima , ma non è che mi salutasse ogno volta che uscivo di casa con parolacce, ne ero sicuro.
Non ho mai capito quest’abitudine alle bestemmie. Credo sia più soddisfacente, se credi in un Essere supremo, farci una bella litigata ogni tanto - e motivi se ne trovano - piuttosto che buttare lì insulti come intercalari.
Ho sempre pensato che fosse una questione culturale locale - non stanno realmente bestemmiando, è più un intercalare consueto. Si tramanda di generazione in generazione e di bicchiere di vino in bicchiere di vino
Non c’è molto da capire. È una abitudine fine a se stessa. Forse una forma di rafforzativo.
Alle due utilitarie (Fiat) olio e filtro olio li cambio da me.
Nel periodo storico in cui sono arrivato (1774) è proprio Napoli la città più grande, e se ricordo non c’è nessuna citta in Europa che abbia un milione o più di abitanti. Torino dei Savoia è un paesino. Pure Roma non è granchè.
Ho eliminato le due garzantine dedicate al cinema che avevo…sorry ma, primo, risalivano al 2002 o 2004, secondo, erano completamente obsolete, tertium, comunque sono diventate carta da riciclo, ne siano orgogliose.
@HC, c’è VPN per te
Sempre più incredibile:
https://www.open.online/2024/05/03/ponte-stretto-messina-navi-crociera-container/
il Ponte «può essere ottimizzato anche durante la fase di realizzazione»
Ma si, se poi non ci passa qualcosa ci mettiamo due libri sotto il pilone e lo alziamo un po’
Nel libro di antologia di mia figlia (prima media) ci sono finalmente testi di letteratura di genere.
Oggi ha lavorato su un testo tratto dalla “Storia infinita” di Michael ende, ma ci sono anche testi di Tolkien, Neil gaiman, persino tratti da Harry Potter.
E’ infinita anche da leggere la “Storia infinita”. Io ho abbandonato appena dopo il punto in cui finisce il film.
Io l’ho letta almeno 3 volte di cui l’ultima non più tardi di 15 anni fa.
io la saga di Harry Potter tutta almendo 3 o 4 volte, la quinta in lingua. Il Signore degli Anelli, almeno un paio di volte. Ma ero più giovane - adesso son qui col libro di @salvatore.mulliri - una bazzecola di pagine, al confronto - e, pur che mi piace, non riesco a proseguire. Ma è un punto d’onore: non rileggo o inizio altri libri (che non siano dovuti per il lavoro) finché non avrò finito di leggere quello, con molta attenzione e prendendo appunti sui typo.
Finalmente dei cult di fantasy a scuola - e speriamo di vedere presto anche della buona fantascienza, che non è che si può ridurre tutto solo all’ottimo ma breve racconto de “La sentinella”, l’unico sdoganato anche ai miei tempi.
Io avrei voluto leggerlo in originale perché le traduzioni hanno qualche errore, ma alla fine ne ho letto solo qualche capitolo perché trovavo sempre altro cui dedicarmi. Sarà per la prossima vita.
Questa è una cosa curiosa, io non leggo mai un libro alla volta, ma vari, contemporaneamente.
E con maniacale disciplina pseudogiapponese, di ognuno va letto qualcosa, ogni santo giorno.