La Pandemia

Quindi fai bene a tenere su la mascherina, a evitare luoghi affollati e a cercare di tenere quel metro/metro e mezzo (tendente anche a due) da tutti.

Io invece ogni tanto mi ammalo, ma vado lo stesso a fare la spesa grossa il sabato (che lungo la settimana ho difficoltà), un giro in centro e, talvolta, persino cinema, teatro ristorante. Tipo domani: mi vedo con Otrebla e si mangia insieme da qualche parte a Porta Venezia: non son luoghi isolati e dubito che vedrò molte mascherine (sempre che non passi per caso un Piseven di lì…). Ma si era già detto che fai parte dei fragili, no? Dunque, più che giustamente, tu non solo sei uno di quelli che dovrebbe vaccinarsi, ma sei anche uno di quelli che dovrebbero stare (e infatti ci stai) sempre con la guardia alta, che significa appunto mascherina e no affollamenti.

Il vero problema sono i positivi SINTOMATICI che girano fregandosene di loro (e passi) e degli altri (non passi). Il loro nome, più semplicemente, è di UNTORI.
Inciso, qualcuno mi spieghi la storia dei positivi ASINTOMATICI: cioè? Gente che sta bene e si tampona comunque, e scopre a sorpresa di essere positivo? Ma quanti si tamponano se stanno bene? Quanti vanno dal dottore e …“MI dica…” “No, nulla,m dottore, sto bene, benissimo…”…cioè se sei sano che fai, ti curi? Eh ma magari se sei stato a contatto con un positivo…sì, come no…se non hai sintomi, ben pochi pochissimi quasi zero fanno tamponi, nella realtà…

E comunque, concerto Cremonini a Bologna, evidentemente gente malata (non solo nel corpo) si è detta, ma sì, il biglietto l’ho comprato, è vero, il tampone è positivo, ma vabbè, prendo una tachipirina e via, degli altri, che mi frega…bilancio, la mia signora e cugina col Covid…negative da venerdì…7-10 gg…caratteristica, il mal di testa, in questa ultima versione…e due maroni tutti a casa con le mascherine…

Numeri Veneti in aumento, poi il Ministero li archivia nel cassetto e li mette a disposizione una volta alla settimana, sia mai che i giornali dicono che il Covid ora è in aumento, che poi Giorgia Meloni prova un dispiacere e piange.

In una classe 10 presenti su 28, al liceo di mio figlio, il compagno diceva sì, è da qualche gg che non sto benissimo, gli altri ringraziano, ora.

Banalmente, gente coscienziosa che se as di aver avuto un contatto a rischio si testa al fine di evitare di spargere l’infezione attorno a sé o ai propri cari che magari son fragili.
Sbagliano?

PS: ho avuto il covid ad agosto ho iniziato a fare tamponi prima di avere i sintomi, quindi ricadrei in quei casi lì?

PS/2: Ma perché tutte ste polemiche? Qual è il problema? Non abbiamo la nazionale in Qatar e quindi polemizziamo su chi si fa i tamponi senza rompervi il cazzo?

Scusate lo sfogo.

Penso che invece polemizzase sul contrario ossia quanto sia improbabile che uno lo faccia, perché di coscienziosi ce ne sono troppo pochi.
E poi il Qatar andrebbe raso al suolo altro che.

Non vedo perché dovrebbe farlo che nel momento in cui ti tamponi, ti devi chiudere in casa per legge e uscire solo quando decidono loro senza alcun senso. Esempio: mia suocera si è tamponata il giorno 10, positiva, si è chiusa in casa. Il 20 va all’hub e risulta ancora positiva. Inizia il countdown, è potuta uscire il 30.

Hai perfettamente ragione, va bene essere coscienziosi ma in Italia si rischia di entrare in un ginepraio che ti passa la voglia di essere onesto.
Ma d’altro canto, se nessuno sano si tampona (o molto pochi!!) come fai a contare gli asintomatici positivi? Stima campione (ma su che dati)? Modelli? Oroscopo?
Ci sarebbe cmq da contare chi i tamponi se li fa perché obbligatori anche da apparenti sani, tipo prima di un intervento chirurgico.

Oroscopo è ok.

(ci sono metodi statistici, nel caso, ma discutere a cazzo è molto più facile sui social)

(( e comunque mi disturba chi critica gli altri a priori, tutto qui))

E’ gente che o ha dovuto fare il tampone per entrare dove serve (tipo in ospedale se ti ricoverano, magari per appendicite, o in una RSA per lavorarci) o è stata a contatto con un positivo conclamato e l’ha fatto per sicurezza o per ipocondria o perché risultare positiva -e quindi avere la scusa per non andare al matrimonio dei parenti o a scuola o al lavoro o magari anche ad un processo. Cioè perché gli tornava comodo o perché aveva paura.

(Che durante le stagionali era pieno così di gente che andava al lavoro o a scuola anche con la febbre - perché stare a casa o senza lavoro era peggio - ma era anche pieno di gente che quei 5/7 o anche 15 giorni di malattia se li faceva volentieri (qualcuno, certo pochi, anche mentre andava a curarsi alle Maldive in bassa stagione, o anche nel nostro mare in quella alta)

Ma tornando al covid: trovato un caso nella classe di mia figlia. Strano, non si tampona più nessun ragazzo, che tanto davvero, l’han già fatto tutti e tutte le famiglie loro almeno due volte (ma anche di più). Che stia male davvero?

Può anche darsi, però a mia figlia pareva parecchio asintomatico. Guarda caso è proprio la persona per cui si deve riunire il consiglio di classe per decidere se espellerlo da scuola o sospenderlo (e per quanti giorni). È un caso, nessuna relazione tra i due fatti e tra quanto detto prima.

Qui invece è il discorso di sempre: lo hai fatto, non ti ha fatto nulla. Vabbé, - decidi - non è nulla per nessuno, esco e chissene.
È proprio un problema umano (non solo italiano). Certo che se non è che esci per prendere un po’ d’aria stando lontano dalle persone e con mascherina, ma ti infili in un concerto, magari a saltare e cantare con gli altri, un po’ bastardo lo sei davvero.

@HC non mi sono spiegato. Gli asintomatici positivi sono le mosche bianche, perchè, purtroppo, non tutti hanno la sensibilità SOCIALE di dire “Osti, aspetta che ieri ero vicino al tizio che ora è positivo, mi faccio un tampone anche se sto bene…”
Magari tutti facessero così!

Il problema sono quelli che si fanno il tampone a casa, positivo, con sintomi, e si dicono, ma sì, chi se ne sbatte, esco lo stesso, vado in mezzo alla gente, chissenefrega.

Sulla suocera, sorry, ma se ho un tampone positivo a casa, il gg dopo faccio quello ufficiale dal medico, a mio modo di vedere ha sbagliato…però ognuno faccia come ritiene. Ovviamente da positiva è stata molto corretta a stare a casa, non tutti sono così.

Se uno si tampona, se è positivo probabilmente se ne sta a casa. Se uno non ha voglia di starsene a casa, probabilmente non si tampona. Se no è come mettersi l’impermeabile e non uscire perché piove. Eddai.

No, ci sono quelli che il tampone casalingo lo fanno anche (perché hanno il fratello, la moglie, il babbo, il nonno o il compagno di classe positivo), giusto per sapere. O anche solo per sapere se possono andare dove gliene chiederebbero uno, per dire.

Poi ci pensano su e decidono che è meglio non rendere la cosa ufficiale (“tanto non vado mica in giro”, dicono) che sennò ti becchi i domiciliari (e magari pure mamma, papà e sorella) con incertezza sulla data di fine pena (che magari son 5 giorni, magari un mese), col lavoro (la scuola, il surf…) che resta al palo e i conti (le interrogazioni, la biondina del secondo piano che poi esce col tuo migliorissimo amico) da pagare lo stesso.

E allora hai il tampone positivo, ma sati bene - giusto un po’ di naso che cola, o le orecchie che prudono un filo - che vuoi che sia?
Dai, esco solo a prendere le sigarette (il pane, il giornale), non metto la mascherina per non impressionare nessuno (eppoi fa sfigato fifone. Io mica sono uno sfigato fifone, no?), ma tengo le distanze.
Vabbè, c’era coda. Io le avrei tenute, ma mi avrebbero rubato il posto. Invece è meglio che faccia presto no? per questo mi sono appiccicato a quello davanti.
Stasera gli amici escono, Vanno in un locale a bere. MI han chiesto di unirmi. Io ci vado, tanto mi siedo un po’ in disparte, così nessuno pensa che non sto bene o che sono un fifone: mica ho paura del covid io. Poi a me uscire con gli amici a bere, ridere e scherzare piace - è il mio gruppo, noi siamo solidali tra noi. Infatti domani si va tutti allo stadio.
Anche lì, non metto la mascherina, che è meglio nessuno pensi al virus. Soprattutto, che nessuno pensi che ce l’ho io. Poi , se vien fuori, l’avrò preso allo stadio da qualche disgraziato tifoso della squadra avversaria.

Intanto la Cina insiste:

Non so, potrà durare all’infinito? Io guardo la Cina con apprensione crescente…

Ragazzi, le peggiori bestie in epoca pre-antibiotici e sapone son durate da un anno a massimo tre (la spagnola, che però aveva a disposizione un continente malnutrito e devastato dalla guerra, una sanità inesistente ovunque, ignoranza crassa diffusa).

Il virus in quanto tale non se ne andrà, a fare tamponi nel 2030, un qualche coronavirus che passi da dove passa questo ce li colora lo stesso. Se però non ammazza più come ammazzava nel 2020 e per metà del 2021, ma, anzi, riduce ancora, non è il caso di ingabbiare nessuno.

In Cina è una questione primariamente politica, la salute del cittadino lì viene molto dopo. Mica per nulla stai al gabbio in casa (magari pure con le scorte di cibo e di acqua esaurite) perché transitavi in una strada dove, solo un paio di km più in là, han trovato un positivo poco o per nulla sintomatico.

Nei due grossi quartieri centrali di Haidian e Chaoyang, in cui abitano circa 7 milioni di persone, è stato imposto un lockdown. Tra sabato e martedì sono state registrate cinque morti attribuite al COVID-19

Non mi risulta, anzi. C’è una bella infografica su un lescenze del 2020 che mostra che alcune epidemie sono durate anche centinaia d’anni.

Quello che dici potrebbe esser vero per i ceppi influenzali. Ma non ne sarei così sicuro.

Qua in Veneto impazza l’influenza. Non è vero che le classi a scuola sono decimate, matematicamente, ma dimezzate certamente sì. Nella classe di mio figlio, 12 assenti (tra cui lui) e 9 presenti, oggi. Tra l’altro (ma andrebbe visto meglio, ovvio) voglio ipotizzare che il ceppo di quest’anno non apparisse da una ventina d’anni, questo magari spiegherebbe perchè tra licei e medie c’è questa strage…perchè il loro sistema immunitario non l’aveva mai incontrato. E magari per questo i vecchietti come me e signora, pure col malato in casa, non sono influenzati.
Tra l’altro, sta influenza è contagiosissima, uno che incuba in classe ne manda a letto una decina.
Infine, forse anche questo è un segno di “normalità”, il ritorno all’influenza, per quanto il picco della stessa, di solito fosse a febbraio o giù di lì.

Sì, pensavo alle influenze. Ma sono curioso: di quali epidemie da centinaia d’anni parliamo? Qualcosa di endemico in alcune zone, suppongo, non qualcosa che si è diffuso in tutto il mondo, no? Tipo la malaria, per esempio, con il conseguente sopravvivere e spopolare dell’anemia falciforme in alcune zone.
Però è una cosa diversa, no?

Magari era il ceppo che dovevano incontrare nel 2020, ma, ahilui, lo ha buggerato il covid

Poi se stai due anni a schivare i contagi, è anche abbastanza normale che tu, giovane, resti un filo meno pronto a reagire all’influenza, mentre il vecchio, che alla loro età si è fatto di roba asiatica (magari con tanto di febbri cerebrali) può ben sembrare impermeabile.

Comunque non escluderei un ceppo del covid, se poi nessuno fa il tampone.

Trovato! Febbraio 2021.
Ricordavo un’infografica diversa e più completa.
Elencano 4 pandemie “storiche” che hanno cambiato l’umanità tra cui:

  • Peste di Giustiniano: 541-750
  • Peste nera: 1346-1772

Devo ritrovare quell’infografica, riportava anche il numero di morti stimato.