Non era per lamentarmi, parlavo della propaganda e di quanto alcuni ci possano credere. Tipo anche che posti come i campi di sterminio fossero “campi di lavoro”, per dire. E del fatto che, sotto certi regimi, una fetta non piccola della popolazione si adegua, proprio per non finire in quei campi, qualcuno ci crede anche e qualcuno, a volte anche solo “per dare il buon esempio”, ci finisce.
Tornando ai giorni nostri:
un jet con dieci persone a bordo si è schiantato in Russia tra Mosca e San Pietroburgo: a bordo c’era il generale Prigozhin.
Nessun sopravvissuto. Una tragica fatalità, ovvio.
Nessun sopravvissuto: se era su quell’aereo, è morto.
Voci di corridoio dicono, tra l’altro, che l’aereo sia stato abbattuto dalla contraerea - cioè, mica polonio nel thé o bombe sotto il sedile, una roba alla luce del sole.
Direi
a) il tizio non era sull’aereo, ora è ufficialmente morto, sarà ricco da qualche parte e fuori dai maroni…improbabile
b) Putin l’ha fatto uccidere e ciò porterà ad attentati, sommosse, la guerra civile…un po’ meno, ma sempre improbabile
c) Putin l’ha fatto uccidere perchè è un pazzo sanguinario che non tiene in nessun conto la vita umana, russa compresa, e nulla cambierà, perchè tiene tutti per i maroni…la più probabile.
È comunicazione anche questa.
Gli assassini politici non devono mai essere letti solo come fatti in se. Il fatto che abbiano usato il novichok con i dissidenti è una firma e un messaggio. Anche l’esplosione, eclatante, di un aereo lo è. Così come gli incidenti con le finestre.
Puro stile mafioso.
d) Putin l’ha fatto uccidere perché è come un super boss mafioso, Prigocòso ha sgarrato e, in certi ambienti, gli sgarri si pagano, non importa la tua nazionalità o il grado di parentela.
Ancora più probabile.
Questa cosa del capo matto che fa quel che fa perché è matto, mi ha sempre lasciato dubbioso fin dai tempi di Caligola e Nerone, perché anche il capo dei capi alla fine è UN uomo circondato da altri uomini di potere che, se ne fa troppe, gli fanno fare la fine di Caio Giulio Cesare: quelle 23 coltellate, lui che si aggrappa alle tende e riesce giusto a dire: “Quoque?” prima di schiattare.
Poi capi folli ci son stati e ci saranno, ma di base non durano a lungo.
E no, Hitler non era semplicemente “matto”: non aveva idea di cosa fossero esercito USA e campagna invernale russa, sennò avrebbe trovato un vero accordo, noi avremmo cambiato la croce di Gesù e ci sarebbe un G5 (USA, Germeuropa, Russia, Giappone, Cina - Canada, America latina e Austalia si attaccassero al tram). Perché magari era anche matto, ma non era mica scemo davvero (e lo dico da anti nazista).
Si ma attenzione, io mi limito a giudicare il metodo, null’altro.
A volte i capi non hanno bisogno di dare ordini.
E nel fog of war non è neanche certo il colore di chi ha colpito.
Fate attenzione prima di giungere a conclusioni.
Non si scarta l’ipotesi della bomba, e sembra esserci anche un sospettato, ma mi sembra tutto troppo prematuro:
Per quanto riguarda i cadaveri rinvenuti, si spera che vengano davvero sottoposti all’analisi del DNA. Altri dettagli sui quali si è basato il riconoscimento potrebbero essere ingannevoli.
Sono il primo a dire che la prima vittima di una guerra è la verità, però su questa concordano mi pare tutte le fonti - eccetto qualcuno su telegram che, però, non è lì né pasteggia con Prigo da qualche parte.
I media di Kiev confermano l’identificazione del corpo di Yevgeny Prigozhin, dopo lo schianto aereo in cui si ritiene che sia morto. Anche il suo telefono è stato ritrovato. Una fonte del gruppo Wagner all’emittente Al-Jazeera, ribadisce nuovamente che Prigozhin fosse a bordo del velivolo. Intanto la brigata Wagner,
Cvd: tutti d’accordo che sia morto. A meno che davvero non resusciti in Argentina (per morire lì subito dopo), direi che almeno questo fatto sia plausibile.
Mosca, test del Dna conferma la morte di Prigozhin
In Russia il test del Dna ha confermato l’identificazione del capo della Wagner Yevgheny Prigozhin fra i morti dell’incidente aereo del 23 agosto. Lo conferma la commissione d’inchiesta russa sull’incidente, citata dalle agenzie.
È solo una notizia sul sole 24h, mica detto che sia tutto vero, però entrambe le parti in guerra concordano: è morto in quell’aereo.
In un video apparso nelle ultime sul canale Telegram, Prigozhin diceva: «Siamo a un punto di ebollizione. Io non mento, perciò meglio per loro uccidermi. Onestamente dico che la Russia è sull’orlo del disastro. Se i bulloni non vengono subito aggiustati, l’aereo si sgretolerà in aria».