Intanto i Repubblicani iniziano a infiammarsi:
https://www.open.online/2023/03/18/trump-possibile-arresto-usa-reazioni/
Vedremo se lo show resterà confinato alla politica, o tracimerà violentemente nelle strade.
Ha anche la carta della guerra da giocare.
Gli USA ci hanno ormai abituati alle stragi, ora - come avrete visto - diventa pericoloso anche bussare alla porta di uno sconosciuto:
Certo anche far maneggiare armi vere ai bambini come fossero giocattoli è un bel saggio di stupidità:
Mia nonna era contraria persino alle armi giocattolo, ma lei aveva visto un paio di guerre mondiali.
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Io son cresciuto con le armi giocattolo, ma quando, cinquenne, chiesi per una pistola vera, mio padre fu categorico: “se non ce l’hai, non ammazzi nessuno, nemmeno per sbaglio. Se ce l’hai, qualcuno può morire, anche per sbaglio”. Fine delle armi da fuoco.
In compenso, ero pieno di coltelli, mazze, archi, balestre. Tutte armi rigorosamente di plastica.
Non so se questo evento sia sintomatico di come stanno messi oltre oceano, certo è triste.
Ora, mi sa che tutto il mondo è paese se vai a guardare bene. Poi c’è chi lo fa per Trump, chi per i diritti (effettivamente) violati nel proprio paese e chi - boh, non si sa nemmeno il perché:
Varese, non Florida:
E’ morto l’ uomo di 50 anni che questa mattina si è cosparso di benzina e si è dato fuoco nell’auto a metano posteggiata davanti all’abitazione di famiglia, nella quale era in corso una separazione. Il fatto è avvenuto in via Puccini, a Golasecca (Varese), alle 6 di questa mattina. Ferite in modo lieve e sotto shock la moglie 42enne e la figlia 13enne dell’uomo che hanno disperatamente tentato di soccorrerlo. Il 50enne aveva riportato ustioni molto estese ed era stato trasportato all’ospedale Niguarda di Milano in codice rosso in elisoccorso, ma non ce l’ha fatta. Le fiamme hanno inoltre intaccato un’altra auto posteggiata accanto a quella dell’uomo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Gallarate, i sanitari del 118 con ambulanze e automedica e i vigili del fuoco di Varese. Restano da capire le cause del gesto, in fase di accertamento.
Quello lo capisco, abbiamo visto i monaci buddhisti farlo in Vietnam e in Tibet, e ci sono molte cause per cui potrei capirlo, anche se non sosterrei il metodo. Quello che trovo assurdo è che ciò stia accadendo per la sistematica disinformazione diffusa da certi politici, media e social. Quest’anno si prospetta lungo…
Non solo non approvo il metodo, ma lo ascrivo a una forma di depressione - o comunque a un ottundimento cerebrale: di tutte le forme di protesta, farsi del male davvero ha ben poco senso, soprattutto quando chi combatti di base se può ti fa del male. Che fai, lo aiuti? Ci sono dei sistemi migliori per suicidarsi.
La motivazione addotta sa più di scusa apparente - non ti dai fuoco perché possono arrestare mister ics, ma perché sei stanco di vivere e non vedi un futuro. Poi, che sia perché ti arrestano il tuo mito, perché il mondo ti odia o anche solo perché son due giorni che piove, a me sembra secondario.
Certo, l’infodemia è una gran brutta bestia - e siamo circondati da menzogne, quotidianamente trasmesse un po’ da tutti i fronti e tendenzialmente accettate o dimenticate in fretta. Perché accettate o dimenticate? Lo racconta, parlando d’altro, proprio Barbascura a Red Ronnie - dovrebbe essere uno spettacolo comico, ma tu guarda: il bias umano lo riassume bene, dalle pari del minuto 6 (e rotti):
Sicuramente è segno di un malessere e di problemi ben più profondi, ma il mio disprezzo per certa gente che approfitta di questi poveracci resta.
Quindi, in primis i giornalari. Sì, ci sto.
Non solo loro: mettici anche politicanti e narcisisti da social in cerca di pubblico.
Beh, ma ciascuno fa il suo mestiere no? I giornalari vendono notizie e clickbait per soldi, i politici vendono illusioni in cambio di potere e soldi, e i narcisisti da social vendono l’anima per essere seugiti - che poi, se ti seguono abbastanza numerosi, ci fai anche soldi e potere (o almeno uova di cioccolata e colombe…).
Poi seriamente: sì, abbiamo questo problema legato alle bufale, alle falsità in genere (e anche alle calunnie) che magari possono anche partire come il delirio di uno, ma se hanno successo, diventano presto il mestiere di qualcuno che, forse, tanto sciroccato non è. Restano i danni che possono fare, danni di cui poi, appena possibile, si addossa la responsabilità alle vittime stesse con quel “bischeri voi che ci avete creduto”.
Pare che non riusciamo a uscirne, da questo.
Ma davvero? Davvero davvero?
Sì, però diciamo le cose come stanno: ogni nuovo capo, prima cosa, cerca di eliminare - almeno politicamente - ogni rivale e garantirsi una rielezione la puiù certa possibile. Poi vabbé, ci sono modi e modi: si va dai processi per reati vari, che impediscano o azzopino una ricandidatura, all’abolizione tout cour dei partiti inivisi, passando per l’eliminazione fisica del rivale (ma non a opera di uno scappato di casa)e arrivando fino alla chiusura dei parlamenti stessi, dove ce ne siano, e l’imposizione della legge marziale.
Questo lo fa il Jabba in ogni posto che visita . Negli USA non mi sembra capiti così spesso, dai
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Purtroppo contro Trump si sono mossi fin troppo lentamente in quel senso, e comunque abbiamo visto com’è andata.
Certo che in periodo di campagna elettorale ripescano di tutto: 
Trump ha già iniziato col suo copione:
Trump denuncia brogli in Pennsylvania
Donald Trump ha lanciato le prime accuse ufficiali di brogli, alla vigilia dell’Election Day, che il 5 novembre vedrà milioni di americani ai seggi per eleggere il nuovo presidente degli Stati Uniti. Il tycoon ha preso di mira uno degli Stati in bilico e con il maggior numero di “grandi elettori” in gioco, la Pennsylvania. Sulla sua piattaforma social, Truth, Trump ha parlato di schede false e registrazioni sospette di elettori in alcune contee, tra cui Bucks e Lancaster. “La Pennsylvania sta ingannando ed è stata beccata, su larga scala a livelli mai visti prima. Dovete agire ora”. Al momento non risulterebbero conferme dei brogli, ma secondo gli analisti potrebbe essere un modo di preparare il terreno a contestazioni, in caso di sconfitta.
(RaiNews)
Intanto, apro Twitch e mi ritrovo Donald tra i consigliati.
Vorrei spiegare al signor Twitch che sono lì per giocare a scacchi, ma lui insiste.
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Ripartiamo da qui.