Teorie scientifiche minoritarie, 1: l'universo statico

Non sono un grande fan della teoria dell’espansione con Big Bang annesso (troppo simile alla creazione) e con buchi tappati da materia e energia oscura per farlo funzionare, non dissimili dalla costante cosmologica.di Einstein per far funzionare il modello di un universo statico. Idea che abbandonò.

Ma dovrei studiare meglio per dire veramente qualcosa. Eppure trovo il modello statico affascinante:

Qui un riassunto della storia:

Qui una espansione della cronologia della teoria con qualche dettaglio, tipo la co.orensione di Hubble dello spostamento dello spettro della luce del cosmo che ci arriva verso il rosso, interpretato come effetto Doppler, quindi un movimento delle stelle, qui di l’espansione dell’universo.
https://spark.liceodesio.edu.it/mod/page/view.php?id=1059

E poi ovviamente wiki

Ma lo studio dello spostamento verso il rosso è corretto? Forse fino adesso si è sbagliato…

@Hexagon , opinioni?

If you want to measure how fast the Universe is expanding

Ma piazzagli un autovelox dietro la curva, no? Vedi, poi, come rallenta subito.

Comunque, l’espansione non è in discussione.

Invece io vorrei sapere se fosse possibile che, in realtà, sia una corsa ai quattro (miliardi di) angoli dove quattro (miliardi di) buchi neri supermassicci stanno chiamando a sé la materia sparsa, in attesa di ricreare le condizioni precedenti il Big Bang, per poi ripartire dal puntolino che ti contiene un universo e ripartire col botto di nuovo.

Così, tanto per dire anch’io qualcosa di folle (suffragato da zero misure e zero pensiero) per far credere di sapere qualcosa che tanto non so lo stesso.

Avevo fiducia nel redshift, vedi di non togliermi anche quella. Che poi, red shift perché rispetto al nostro punto di osservazione, si allontanano. Noi però da dove guardiamo?

Non sembra esattamente il centro dell’Universo, vero?

Anche quelli in coda si allontanano da noi? Tutti tutti?

Se non abbiamo imboccato la bretella sbagliata allo svincolo, il dubbio che un po’ ci puzzino i piedi ci deve venire.

È l’interpretazione maggioritaria. Ma non l’unica possibilità.

Oppure

Il modello dell’universo che ingrassa spiegherebbe bene perché, col passare del tempo, uno mette su pancia: tutta colpa degli atomi che aumentano la loro massa…

Ho letto i link, diciamo che opinioni forti non ne ho. Dato che non sono abbastanza competente da addentrarmi nei dettagli, lascio che siano gli esperti a scannarsi finché non trovano qualcosa che metta d’accordo più o meno tutti.

Le incongruenze nel modello attuale del Big Bang ci sono, ma mi pare che le alternative non siano da meno. Naturalmente potrei cambiare idea di fronte a nuove e migliori proposte, ma dovrebbero soprattutto convincere gli esperti prima di me.

Domande provocatorie, giusto per flammare: supponiamo anche di trovare una teoria di universo statico che sta in piedi, sarebbe statico in termini di spazio/distanze, ma non di entropia, quella siamo abbastanza certi che aumenta col tempo. Avrebbe senso senso che l’universo sia statico rispetto allo spazio ma non al tempo? Perché prima l’entropia era più bassa, come ci si è arrivati? L’universo avrebbe un inizio o sarebbe “eterno”?

Direi che è difficile averne, senza essere astrofisici, ahimé.

Seee e noi qui ci stiamo a fare? :yum:

Sai che pensavo il contrario? Tra cui il concetto di “morte termica” ossia l’azzeramento dell’entropia. Per aumentare l’entropia ha bisogno di energia? Chi la fornisce? Anche con il.modello espansivo direi che la questione non si risolva.
Dipende essenzialmente come si misura l’aumento di entropia, da qui il significato che vogliamo dargli, quindi se contraddice il modello o meno.

E Giusto per infiammare: perché tirare in ballo sempre il tempo? È davvero una dimensione in sé o solo una proprietà emergente? Ossia, siccome le.cose si muovono definiamo il tempo (quindi un qualcosa che notiamo dopo, una misura extra che non fa parte del sistema ma non lo cambia) oppure il tempo esiste anche quando l’entropia è zero? Quindi, senza movimento, esiste il tempo?

Io dico la prima :disguised_face:

Ci ho provato: son rimasto fermo immobile come una statua di sale.

E niente, non funziona: ho fatto tardi lo stesso.

A parte la frase che andrebbe spezzata in due meglio: il tempo esiste anche quando l’entropia è zero? Ossia, senza movimento, esiste il tempo?

Mettila così: tu vedi un oggetto che è un punto. Diciamo che chiudi gli occhi e li riapri: l’oggetto è altrove. Si è spostato, quindi è passato del tempo.
Ora ne guardi un altro e chiudi gli occhi. Li riapri ed è sempre lì. Li richiudi e li riapri: è sempre lì. Lo fai N volte e sempre lo stesso risultato. Quanto tempo è passato? Non hai modo di dirlo.

Se mi tu mi rispondessi: prendo un orologio! Io ti passo un orologio fermo. Cosa misuri senza movimento?
Il tempo è una proprietà emergente? Ossia c’è solo perché c’è movimento (in termini larghi, si potrebbe dire entropia)? O c’è e basta (tipo altezza larghezza e profondità), uindi è una grandezza fisica?

Se c’è una relazione tra gravità, massa, velocità, spazio e tempo, queste cose hanno buona probabilità di essere grandezze. Il fatto che non sia solo la velocità a modificare il tempo, ma anche la gravità, fa pensare che il tempo sia (o diventi) una grandezza come le altre, anche se magari invece no, chissà.

ti passo un orologio fermo.

Se ti passo un metro rotto, l’altezza di un oggetto non vale più?

Questo non significa che non siano emergenti, una conseguenza con relazione di dipendenza. Se fossero indipendenti sarebbero grandezze a sé stanti.

Qui si entra nelle sottigliezze. Non ti ho dato un orologio rotto, ma fermo. L’idea è che sia fermo perché il movimento non esiste più.
Quindi una grandezza azzerata, non uno strumento inefficace.
Se la larghezza fosse puntiforme, come sarebbe il tuo metro? Rotto?

Ci dovrei riflettere, ma non è il mio forte. Hai visto la recensione dell’opera di Franco e il dialogo che ne è nato? Di te stavolta non si parla.

Noto solo che hanno smesso di votarci e i quelli che passano sono già scomparsi. E anche le ragazze scarseggiano.
Boia, mi tocca mettere dell’esplosivo al plastico solo per sentirmi meno solo.

E devo pensare sia ai micro che di applicarmi per nasf X Vs 10fwd

Però la scenetta associata era molto carina :muscle:

Intanto uno l’ho fatto felice - ma lo dico: io sto onesto, il tipo merita.

Aspetto che legga anche tu per dirmi se secondo te ho detto corbellerie o se, invece, le cose non stiano esattamente come ho detto: alcuni scrivono molto bene, alcuni apposta male (Riana: scrive da dio, ma lì s’è divertita - e anch’io), ma la signora F., anche che non abbia commesso alcun errore grammaticale nei tempi verbali (che ci stanno pure quelli, altrove, che han perso dei congiuntivi per strada - e non son typo), ha periodato e punteggiato come nemmeno un bimbo di 7 anni con disturbi dell’apprendimento.

E c’è il commento di una sua degna lettrice, su Amazon, che dice che scrive bene; ma scorrevano le scritte sotto i video, dove dei ragazzini leggevano brani punteggiati in modo manifestamente diverso da quel che si leggeva sotto.
Non le farò alcuna recensione se non generica, su Amazon (tipo: “Storia avvincente e simpatica” + 4 stelle e via) o so già che dovrei scrivere nero su bianco qualcosa per cui poi dovrei affrontare una querela davvero ("bell’idea, ma saltare le elementari non è mai una cosa furba ") .

Insomma, è o non è la filosofia dei Bravi Autori che tu debba aggiustare e imparare? E una virgola tra soggetto e verbo, passa indenne la revisione di Max? E frasi con 6 subordinate e la principale sparpagliata, con virgole disposte in parte a casaccio, soggetti singolari che diventano plurali (ma restano maschili) e verbi concordati al femminile? E che bravi autori sono?

Comunque per i micro: secondo me hanno da fare o non sanno come votare - d’altronde, non è che tutti cazzeggiano in internet no? State scrivendo solo Nap, tu e Dixit. Stiamo votando solo io, nap forse, a volte Max, a volte Dixit, a volte tu.
O insomma, uno di voi, tra te e nap e dixit e max, ogni tanto non vota. Qui l’unico che si sbilancia quasi sempre - anche se in un paio di racconti ci ho pensato un po’ - son ben solo io, o tutti avrebbero sempre almeno cinque voti, sei se passasse pure Giovanni P. , sette se Emanuele facesse come me, otto se Missiroli si sbilanciasse. Che Max a volte commenta ma non vota, e Daniele commenta pochissimo e vota ancora meno, ma questo da sempre.

Io dico che non dipende dal mio stracciare i marroni a tutti quelli che hanno partecipato al Nasf 18 (anzi), dico che questo periodo va così, fatto salvo un gioco jolly*. Poi può anche darsi che ci sia la congiura del silenzio, ma le regole dell’edizione precedente sono quelle: se prendi un solo voto ed è un dieci, tu vinci il Micro rispetto a uno che avesse preso 5 voti, di cui 4 dieci e un nove.

il gioco Jolly, vuoi sapere?
Al concorso precedente è passato un tale - che adesso fa parte dei più attivi scrittori lì, che ha dato una serie infinita di brutti voti a tanti.
Può darsi (lo dico senza alcuna cognizione vera, perché resto convinto dell’ipotesi “periodo così”) che il non votare adesso, cioè il non mostrare il voto subito, serva per cercare di aggiustare eventuali storture degli ultimi giorni. Come se tu stessi giocando a scala quaranta e non volessi scendere con le carte, ma chiudere in mano, per evitare che qualcun altro si approfitti, ti cambi il jolly e chiuda prima di te.

Ma sapete che la questione dell’espansione l’avevo capita diversamente?

Qui in mezzo ad un pippone assurdo (per me certe spiegazioni potevano essere scritte meglio con metà parole) c’è scritto che il redshift | dovuto allo spazio “che nasce continuamente”. Cioè non si muovono gli oggetti celesti ma lo spazio tra di loro, semplicemente, aumenta.

Ecco una cosa così enorme è del tutto priva di spiegazioni, che significa? Come avviene? Insomma non sono per niente sicuro di quel che ho letto… Davvero stiamo dicendo le dimensioni cambiano, così, dal nulla? Cosa è, creazione? No è vuoto, quindi? Espansione? E da cosa differisce dal movimento? Boh…

Ma sai che invece io inflazione e deflazione le avevo sempre intese così? Cioè, il moto dei corpi celesti c’è, ma è trascinato/causato dall’espandersi delle tre dimensioni. O dal ridursi, appena lo yo yo galattico arriverà a fondo corda e inizierà a tornare indietro.

E questo dovrebbe bastare a far capire che il modo di vederla così deve essere sbagliato.

Comunque non confondiamo inflazione e deflazione, (colore della) luce e movimento (locale) dei corpi che hanno una massa.

Per dirla alla babbana, anche gli elettroni sembra guizzino intorno agli atomi, però non è che, per questo, gli atomi guizzino allo stesso modo. E non è che, se un fotone può attraversare qualcosa, allora lo puoi fare anche tu, grasso come sei.

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Ancora non capisco cosa sia… Cioè il mio salotto si espande da sé? Ora capisco l’IMU ma non mi torna tantissimo. C’è spazio che si forma dal nulla( e che vuol dire?). No è solo la distanza che aumenta (nel vuoto è distinguibile?). No è che le misure cambiano (come fanno?).
Ammetto che avrò torto sicuramente io, ma mi sembra una assurdità. Devo studiare…

Io ho dei problemi più basici: qui , tra il minuto 38 e il minuto 50 si dicono cose contrastanti - ad esempio, che le galassie si possono scontrare, eppure che tutte si allontanano tra loro. O che, stante la rotazione delle galassie, che sarebbero tutte tendenti al piatto, abbiamo parti che, ruotando, si allontanano e parti che, invece, si avvicinano al nostro punto di osservazione (dunque un blue shift esiste?), e che ci si allontana per l’esplosione primaria, eppure si va tutti verso un qualche buco nero che ci attira. Che però non ce n’è uno solo, ma tanti, e quindi ciascuno andrebbe in direzione diversa dietro a quello che lo attira di più. Epperò ci si allontana tutti? Che, poi: nulla sfugge a un buco nero, eppure si vede un raggio di materia uscire dall’estremo di un gigante di quelli.

O che vediamo miriadi di galassie, ma anche che, causa giochi di prismi invisibili, forse vediamo anche delle rifrazioni di una stessa fonte luminosa - e dunque tante, tantissime galassie, però forse un quarto - o meno - di quello che pensiamo, ma anche molte di più, perché non vediamo una cippa, in realtà.

Insomma, l’inflazione dell’Universo (che serve a spiegare come mai lo si dati 13 miliardi di anni circa ma ci siano parti lontane di più, che ammettere che, avendone una visione limitata, potremmo averne sbagliato la datazione, attribuendo al tutto l’età di quello che riusciamo a stimare - e non è detto che si abbia campionato correttamente, anzi) diventa quasi un problema minore: nel mondo cosmologico, come la dici, la sbagli.