Teorie scientifiche minoritarie, 1: l'universo statico

Io semplifico molto: penso a un gran panettone che lievita, e mentre lo fa uvette e canditi - galassie, ecc. - si allontanano tra loro (o a volte si avvicinano)…

Il solito che pensa solo a mangiare…

(ma invece ci sta. Gli esempi classici parlavano di palloncini da gonfiare: il panettone che lievita è anche meglio)

Sì, pensavo anche a quelli, ma il panettone sembra più adatto.

Palloncini e distanza delle cose - 40/47 miliardi di anni, ma in 13 miliardi di anni: come spiegarlo?

facile: non le guardiamo più perché son troppo veloci.Ma come, l’espansione non stava rallentando? Che c’era chi teorizzava il ritorno all’origine, addirittura. E invece, aumenta?

(Cioè, a me non convince: avrei detto che non le guardiamo più “perché sono troppo distanti persino perché la loro luce ci raggiunga in tempo utile” o magari anche solo “perché in mezzo ci sta un buco nero che si arrubbba tutti i loro fotoni”)

comunque: 18 minuti sull’inflazione

E sì, tra le righe dice che l’universo accelera la sua fuga. Perché, l’ho già detto, a noi ci puzzano i piedi.

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Sapete che forse mi sono perso le notifiche di questo argomento?
Bah, torniamo a bomba, grande bomba, big bang.

@P7 qui si usa l’esempio del panettone

Ma ogni persona con un minimo di capacità di comprensione, sa che l’analogia non regge.
L’espansione andrà pure in tutte le direzioni, ma una pasta ha un centro.
Se la materia nota è circoscrivibile, il centro esiste. Se non lo è, che “forma” è?

Continuo ad avere difficoltà a concepire lo spazio che si allunga, senza allungare la materia alloggiata nello spazio stesso. Io mi ricordavo (ma ovviamente non vuol dire nulla) che la curvatura dello spazio era dovuta agli effetti gravitazionali che impediscono “la linea retta”, quindi non tanto una proprietà dello spazio ma una conseguenza della massa.
Il problema di fondo è usare un termine come distanza ed espansione che riguardano grandezze, misure e punti per dire che tali punti, misure e grandezza non sono così.

Continuo a preferire - senza motivo materiale - a preferire l’interpretazione statica

La prossima volta che vorresti correggere un mio post, torna qui e roditi il fegato! :joy::crazy_face:

C’è l’eco…

Poi, se vuoi che ti dica altro:

Ma ogni persona con un minimo di capacità di comprensione, sa che l’analogia non regge.

Quella virgola mi infastidisce: o è orfana di sorella dopo “persona”, o è meglio sopprimela, dico io.

Tu hai dei problemi più basici di una virgola! :grin::grin::wink:

Sì, è un fatto noto.

Ma, a prescindere, è certo che noi non siamo al centro

e che ci puzzano i piedi.

Confermo e non solo quelli.

Cmq pensavo di essere un zinzino più in là

Merda, sono venuto con gli occhi chiusi. Possiamo rifarla?

Prendi un palloncino. Segna un punto sulla superficie. Quel punto sei tu.
Poi segna altri punti a varie distanze della superficie. Quelli sono gli altri.
Fatto? Bene.
Ora prendi il palloncino e gonfialo. Che succede ai punti?
Qual è il punto “al centro”?
Ecco. Quella è l’espansione dell’universo.

La questione è topologica. L’universo non è tridimensionale, e comunque non è euclideo.
Il modo migliore che abbiamo per visualizzare la cosa, se non vogliamo parlare di tensori, è questa.

Dunque, vediamo: dove ho messo lo spillo?..

Ecco la vera origine del big bang :astonished:

Niente Big bang!

Che ne dici di un universo ciclico allora?

Penrose la materia la conosceva bene (a differenza mia).

Ma ecco,

Ah, ce ne sono così tante carine. Quale scegliamo? Secondo te, quale mi sta meglio addosso? Perché non c’è un modello con il pink-shift???

Un’altra che mi piace è la selezione naturale:

Una variante del principio antropico che spiega semplicemente il bias dell’osservatore?