Serie TV: Serie in genere

Sono a metà de La caduta della Casa degli Usher
si fa vedere…

Visto i primi tre episodi de “Il prigioniero” (1967-68). Si trova facilmente su YouTube. Però non so se ho voglia di continuare, nonostante la mia inclinazione a scavare nel passato.

Che paura ma faceva quella palla bianca da bimbo! :slight_smile:
Non ho mai veramente capito il senso di quel telefilm, ma cavalcava l’ onda falso occulto vs tecnologia come The Avengers, altro telefilm mitico.

Non sei stato l’unico:

Molti spettatori, incuriositi dall’alone di mistero del telefilm, dopo le prime puntate cominciarono a seguire la serie in un modo compulsivo. Ma l’episodio finale causò così tanta confusione che il network televisivo fu sommerso da proteste telefoniche; McGoohan fu persino seguito fino alla propria abitazione da spettatori delusi che chiedevano spiegazioni. Come disse in seguito lo stesso McGoohan: « […] ci fu quasi una rivolta, stavo per essere linciato. Mi sono dovuto nascondere tra le montagne per due settimane, veramente!».

Si dice che l’autore non abbia avuto tempo sufficiente per scrivere il finale. Io intanto ho interrotto la visione al quarto episodio.

Io ricordo che mi lasciava perplesso. Ma credevo dipendesse dal fatto che non riuscivo a seguirlo con costanza - tipo che vedevo un episodio ogni tre. Invece mi dite che era proprio incoerente di suo?

Credo che l’autore volesse sperimentare temi nuovi (per l’epoca), o comunque poco rappresentati in tv. Quando uscì, e negli anni successivi, un suo seguito di fan l’ha raccolto; non mi posso includere nel gruppo.

Amo quella serie (pur se con i suoi difetti). Certo molto sperimentale e criptica. Se ben ricordo l’ultimno episodio è così perché il nerìtwork aveva troncato la produzione

Sono anche riuscito ad andare a Portmeiron (Galles) dove l’avevano girata

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A quanto ho capito, sul numero di episodi della serie c’è stato un certo disaccordo tra l’autore e il network; a un certo punto si è arrivati in qualche modo a un compromesso, ma a risentirne è stato particolarmente il finale, che non è stato ben programmato, e in pochi giorni l’autore ha dovuto mettere insieme alla meno peggio la conclusione.

Ho trovato quello che sembra un piccolo gioiello: Das Boot su NowTV.
Serie TV incentrata sulla storia di 3 personaggi e l’U-Boot U-612.

Credo sia la serie basata sui romanzi di Lothar-Günther Buchheim.
Il romanzo omonimo é molto famoso, basato sulla esperienza dell’autore nella marina tedesca durante la seconda guerra mondiale.

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Ah sì, c’è nei titoli iniziali. Sono tratti da Das Boot e Die Festung di Lothar-Günther Buchheim. (Wikipedia ).

Uno l’ ho letto di sicuro in gioventù.
Preso su bancarella al mare.

Fallout

Io l’avevo trovato in offerta un po’ di tempo fa ed avevo fatto un po’ di ricerche, l’idea di leggere un libro di un nazi non mi esaltava.
Però ne parlavano molto bene, parlavano anche di film e serie tv (non ricordavo quanti) ed alla fine ci avevo speso il mio euro :grin:

Sulla scia di questo, vi suggerisco i romanzi di Sven Hassel, secondo la leggenda ex-soldato in un battaglione di rigore.
Gran bei romanzi, indipendentemente del fatto che lui abbia vissuto davvero tutte tutte tutte quelle situazioni (ci sono discussioni in merito).

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In giro le varie critiche sono tutte deluse (alcune, molto) dalla serie tv Il problema dei tre corpi.

Al momento non sono riuscito andare oltre il secondo episodio, non mi vien voglia di vederlo :expressionless:

Manhunt (Apple) miniserie sull’assassinio di Lincoln e conseguente (appunto) caccia all’uomo.

Non male finora

A Salad Bowl of Eccentrics (2024)

È una serie anime - tratta da un manga - le cui protagoniste sono in fuga da una dimensione parallela in stile fantasy: catapultate separatamente in una città del Giappone dei nostri giorni - Gifu - ne scoprono attrattive e lati oscuri (questi ultimi trattati con toni abbastanza leggeri).
La più giovane delle due protagoniste - la “principessa” - cadendo dal portale interdimensionale atterra letteralmente su un detective privato impegnato a risolvere uno dei suoi casi, e si ritrova presto a collaborare con lui. La seconda - la “donna cavaliere”, una sorta di samurai e bodyguard della prima - finisce invece “sotto un ponte”, condividendo per un po’ la vita di un senzatetto e allo stesso tempo dandosi da fare per ritrovare la sua principessa. Entrambe conservano alcuni poteri particolari di cui erano dotate nell’altra dimensione, riuscendo in più ad esprimersi fin da subito in perfetto giapponese. :grin:

Divertente e (auto)ironico, per ora sono state trasmessi tre episodi. Vediamo come evolve.

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