Religione spicciola

Il matrimonio è la prima causa di divorzio. G. Marx

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Il divorzio e’ quando tua moglie decide di vivere con i tuoi soldi, ma senza di te. E’ quando ti separi da tua moglie e ti sposi con un avvocato. Il divorzio e’ il maggior problema dei nostri tempi, dopo il matrimonio. E’ quando discutere con tua moglie e’ diventata una cosa noiosa e chiamate due avvocati perche’ animino un po’ la discussione. Vita dopo la morte. E’ quando la felicita’ ti va a costare il doppio. E’ il correttore ortografico della vita.

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Nel caso specifico la moglie risultava studentessa universitaria a cui mancavano tre anni per finire gli studi. Da cui l’assegno mensile per poter terminare gli studi e poi trovarsi un lavoro.

Bellissima.

A me pare che il matrimonio nasca dall’illusione che qualcosa su questa terra possa durare in eterno. Oltre che da una pretesa di “possesso” infantile.
Poi comunque ci sarei forse cascato pure io, se avessi incontrato la persona “giusta” (i.e. percepita come tale in quel determinato momento).

Il matrimonio è un preciso contratto per crescere una discendenza, ogni interpretazione romantica è fuori luogo.

Ci si può sposare anche senza voler mettere al mondo figli.

Io leggo e segno eh.

Io ho sempre visto l’istituzione dl matrimonio come un tentativo di stabilizzare relazioni altrimenti volatili, tipicamente per mancanza di presa di responsabilità del maschio (che a differenza dell’uomo, non pensa ad altro anche al chiodino fisso)… si cerca di frenare qualcosa che freni non ha, andando (recentemente) anche a colpire il capitale maschile… in un mondo di persone mature e consapevoli delle proprie azioni, il matrimonio come cerimonia religiosa obbligante e atto amministrativo vincolante non serve a nulla… ma quel mondo non esiste, lo abbiamo capito benissimo e quindi abbiamo anche creato quella cosa aberrante che è il divorzio (ma che in questo mondo ha perfettamente senso)… siamo bestioline piuttosto contraddittorie, noi esseri umani.

Talmente inutile che esiste come istituzione (e quindi probabilmente esiste da prima, come convenzione) solo da quando esiste il codice delle leggi. Tanto inutile non deve essere, visto che tutela una asimmetria di forze (il padre biologico può imporre conseguenze di lungo termine alla madre biologica semplicemente per un atto che lo impegna per 5 minuti). Tanto inutile non deve essere.
Ancor più se come alternativa si portano le unioni civili, che altro non sono che un matrimonio ma con nome diverso.
Eddai.

Il matrimonio è un contratto a vita, dove si mettono insieme patrimoni e assistenza reciproca.

Almeno in partenza. Però poi, mentre stai scendendo le scale della chiesa, a lei fanno “complinenti! (che hai incastrato un merlo)” e a lui “auguri (caro, che ne hai tanto bisogno…)”.

Una volta, quando la nostra società era moolto maschista (diciamo nell’800, così non si offende nessuno) , gli uomini che si sposavano garantivano un certo tenore di vita alla moglie e questa (che non andava a lavorare altrove) assumeva il ruolo di badante (della casa, dei figli e anche del marito).
Già durante la seconda guerra mondiale le cose cambiarono: le donne entrarono in fabbrica (e sempre di più nelle scuole) e quindi giustamente lottarono per i loro diritti, con ciò cambiando anche l’implicito di quel patto: se tu non mi mantieni, perché anch’io lavoro, perché dovrei accudirti?

Oggi è normale che si lavori in due, ma a prescindere, oggi se la moglie sospende o perde il lavoro (per maternità o per fallimento aziendale), non è che sia disposta a fare la badante della famiglia (giustanente, anche, lo dico), ma può ben combattere per trovarsi un altro impiego.

Peccato però che non tutti accettino questa emancipazione: come ci sono donne che di mestiere fanno le mogli del marito ics, e come ci stanno uomini che vogliono che la moglie lavi, stiri e faccia da mangiare, così ci sono tribunali dove, trattando di divorzi, si assegnano figli già svezzati alla mamma a prescindere, e con essi la casa, la macchina e 2/3 dello stipendio del padre.

Certo, nel tempo qualcosa è cambiato: almeno dagli anni 80 si ascoltano anche i figli, che magari nel 90% dei casi preferiscono stare con la mamma (eqquindi…) ma in qualche caso preferiscono papà.

Resta che, se non si trova un accordo e si passa dagli avvocati, a prescindere sono questi che guadagnano di più.

Scusa scusa scusa?? Da quando in qua adesso siamo a cronometrare?? Un tempo si era per la qualità!

Comunque:

Gino viene mandato dalla moglie al mercato a comprare delle lumache. Per questo viene svegliato una mattina molto presto e va al mercato, rimbambito dal sonno e anche molto incavolato, e compra le maledette lumache. Mentre sta per tornare a casa trova una sua vecchia compagna di scuola. Dopo un’ora di rimembranze la conversazione si sposta su temi piu’ intimi, si parla di vecchi amori propri e degli ex compagni di scuola. Alla fine i due scoprono che si erano sempre piaciuti e la donna invita Gino a casa sua per vedere le vecchie foto dei tempi della scuola. Gino va e… finiscono a letto. Finita la scopata Gino guarda l’ora e si accorge di aver fatto molto tardi (e’ ormai sera). Immaginando le ire della moglie si riveste, corre a casa, suona al campanello. La moglie apre con un’espressione di ira e ringhia: “Ma dove cazzo sei stato fino ad ora brutto …”. Gino guarda per terra e facendo con le mani un gesto di esortazione dice “Su, su, lumachine, ancora due metri e siamo a casa!”.

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Mia opinione… se tu non vedi il marcio nel comportamento umano e non capisci che sarebbero sufficienti amore e rispetto e pensi che invece siano necessari le leggi che vincolano le persone, opinione tua…

L’unico motivo per cui è nato è questo.

Poi ci sono motivi di convenienza o politici.

O l’illusione di avere “l’esclusiva” di una persona.

Continui a ragionare in termini moderni

Sarà il mio modo di essere pragmatico.

Evergreen

:joy:

No. Così te lo ha venduto la Chiesa.

In realtà è un contratto nato in origine per garantire a te una serva e a lei un mantenimento e un ruolo.

Presso l’antica Grecia ai tempi di Leonida una donna di Sparta contava in base a quanto contasse il marito. La moglie di Leonida, quando suo marito, il Re du Sparta, fu ucciso, perse tutto, come una qualunque donna di Sparta.

Beh, poi era la moglie del re, quindi ci hanno pensato i parenti maschi, però da quelle parti scherzavano niente su quanto valesse essere uomo o donna.

Una giovane coppia sta per sposarsi.
Il futuro marito si reca dall’architetto per decidere il progetto della nuova casa.
“Archittetto, mi ascolti, io voglio una casa tutta tonda!” Dice l’uomo con aria decisa.
“Mi scusi, ma come sarebbe a dire tonda?” Domanda il tecnico.
“Tonda, come glielo devo dire, tonda!” Ribadisce il giovane.
“E poi come farà per i pavimenti, i mobili, e il resto dell’arredo? Almeno mi spieghi il motivo!” Insiste l’architetto.
“La prego, mia suocera mi ha detto: nella nuova casa ci sarà un angolino anche per me, non è vero?”

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Una coppia di innamorati festeggia San Valentino in un ristorante di gran classe. Appena seduta, la donna si guarda intorno e assume un’espressione schifata quando riconosce un uomo al bancone del bar. Si gira verso il suo compagno e gli dice:
“Vedi quell’uomo seduto al bancone? E’ il mio ex marito, beve da quando abbiamo divorziato, tre anni fa!”
Il fidanzato rimane a bocca aperta e incredulo risponde: “Ma davvero? E’ la prima volta che sento di qualcuno che festeggia così a lungo!”

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