Religione spicciola

Guarda, impossibile dare un parere per sentito dire. E te lo dico da marito di avvocato divorzista.
Però il rischio c’è, e se non sei motivato, molto motivato, bene così.

Siete andati un filino oltre… il divorzio è emerso come ipotetica minaccia (citata dal babbano, che si arrampica sugli specchi per giustificare tutta una serie di cose: insomma, prima la moglie è il Demonio, ma poi in fondo no, ma più o meno circa), a cui ho replicato che alle minacce bluffate si risponde vedendo, sicuro che non succederà nulla di serio… cosa che dovrebbe portare ad un certo ravvedimento di alcuni comportamenti coniugali… se la moglie, invece, fosse realmente convinta di voler divorziare per punire il marito non compiacente, non ossequioso, non succube, etc., la cosa si risolve altrettanto facilmente: non si firmano le carte, ma, a carte scoperte, il marito si fa i grandissimi cazzi suoi e la moglie o si adegua… o si adegua, se vuole seguitare a usufruire dei benefit coniugali, oppure può andarsene di sua iniziativa, abbandonando il tetto coniugale, mettendosi dalla parte del torto… perché se il marito non cornifica, non malmena, non fa mancare il necessario a lei e alla prole (relativamente alle sue possibilità economiche), non ha colpe che la moglie gli possa legalmente attribuire…

Conoscete la barzelletta di San Pietro che a mezzogiorno va ad aprire i cancelli del cielo? A quell’ora è il turno dei mariti e ci sono due file:i mariti che facevano quel diceva la.moglie e i mariti che facevano quel che volevano. La.prima fila è lunghissima, decine e decine di persone in attesa… E dall’altra, solo un tizio! Allora S.Pietro si avvicina e gli dice “ah un uomo di carattere a quanto pare! Mi complimento” (sì è barzelletta sessista)
E gli risponde “veramente sono qui perché mia moglie di ha detto di fare così per saltare la fila”

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Ragazza intelligente… chi ha ragione, ha ragione, indipendentemente da qualunque altra considerazione si possa fare…

Eh.

Amico sposato da meno di un anno.

Moglie che in realtà ha un altro (si è capito dopo, ovbiamente).

Moglie che chiede il divorzio sostenendo che lui è infedele (portando a sostegno cose assurde, tipo che lei si era accorta che, dalla scatola dei preservativi, necera sparito uno, per dire. O che una sera aveva fatto più tardi del solito, o cose così).

Casualmente, moglie che è anche figlia di un noto giudice o avvocato.

Indovina? Lui per 3 o 4 anni l’ha mantenuta, domestica facente pulizie in casa di lei (e del suo fidanzato nemmeno tanto nuovo: bazzicava per casa già da tre mesi, che studiavano insieme mentre lui era al lavoro… ) compresa, finché lei, che era fuori corso all’università, non si è laureata.

E lui ha tenuto la casa solo perché non avevano figli.

Ti svelo un segreto: la separazione è un diritto, non viene concessa come si vede nei film ammerigani, non c’è un cavolo da “firmare”.

Mi sa che stai parlando di cose che non conosci. L’addebito di colpa non esiste più nel diritto di famiglia.

Ho i miei dubbi. Non esiste il diritto di mantenimento per la ex moglie dopo che è intervenuto il divorzio.

Parlavo di divorzio…

Non intendevo colpa legale…

Non sono prove… e se lui ha supinamente accettato, fesso lui… come detto sopra: se accetti di farti trattare in una certa maniera (in questo caso anche legalmente) la colpa è solo la tua…

Se la causa di divorzio dimostra (con prove provate) che è lui causa della situazione che l’ha causato, si… i miei hanno divorziato, mia madre lavorava e il giudice ha assegnato la casa a lei… ai miei 18 anni ce ne siamo andati… se le due cose siano correlate non lo ricordo, ma è probabile…

Allora

lui non ha accettato niente supinamente: c’è stato un processo, e la sentenza è stata che doveva mantenere la miglie fino al termine dei suoi studi (poi, “mantenere” è un termine grosso, in realtà doveva versarle un assegno mensile di 700 euro, che per me sarebbe stato circa metà sripendio, per lui era meno del 20%)

non avevano figli, altrimenti nella casa di famiglia ci sarebbero stati loro e con loro il genitore affidatario. Parliamo di 20/30 anni fa, non c’erano storie, teneva tutto la moglie.

come mai una sentenza tanto assurda? Perché è assurda, non ci piove. C’è chi ha sostenuto che la legge è uguale per tutti, ma un po’ più uguale per amici e parenti. La signora, ricordo, era la figlia di un pezzo da 90 del foro in cui si è tenuto il processo.

Sia come sia, la sentenza è stata quella, e l’avvocato di lui gli ha caldamente consigliato di non ricorrere. O di farlo con altro avvocato (ecco, io avrei scelto la seconda, lui invece ha fatto i suoi conti e ha accettato di non ricorrere)

Sapete la barzelletta del padre che cerca un regalo per la figlia? Il giocattolaio gli propone Barbie casalinga, con pentole e cucina: 30 Euro. No tropo sessista. Allora abbiamo Barbie manager, con ufficio e mobili: 60 euro. No qualcosa di meglio. Eh avremmo Barbie divorziata, ma costa 500euro… Oddio e come mai? Perché si c’è la Barbie e poi c’è la casa di Ken, l’auto di Ken, i mobili di Ken, il cane di Ken…

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Idem

Quella frega niente a nessuno, soprattutto perché non viene valutata se non dal singolo.

Se come dici tu è una sentenza assurda e lui non ha fatto ricorso per non complicarsi la vita, mi scuserai l’insistenza, ma è pure peggio che supinamente… e rimane un caso limite… mi è tornato in mente un caso simile (per le cifre in ballo, del resto non so nulla), del mio dottore che si lamentava dei 4.000 (!!!) euro che girava alla moglie, suppongo disoccupata e “casalinga” e degna, quindi, dell’essere mantenuta alle stesse condizioni precedenti al divorzio…

Quindi mi vuoi dire che senza colpe da nessun lato (su cui interviene il giudice di forza, se non erro), ma solo per sopraggiunta fine amore, interesse, volontà d’impegnarsi, una persona chiede il divorzio e lo ottiene senza che l’altra firmi nulla? Sicuro?

Ti sei perso il contesto di partenza… Frega tantissimo a lui, che scoperto il bluff e visto che lei resta per questioni di comodo e/o facciata, se ne sbatte di ogni e qualunque cosa lei possa dire e/o fare… direi che è una bella svolta…

Forse non sapete quella dei due amici delle superiori che si rivedono dopo anni. Ma come stai, come va come e questo e quello. Il primo fa, sai, mia moglie è un angelo. E gli risponde, beato te, la.mia è ancora viva.

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@Fedemone non ce la fai a schiodarli da sto pippone sul divorzio!

Chiudiamola qui: caso reale, lui disgustato da lei e dalle sue accuse infondate (che anzi, era lei che aveva un amante, ma voleva soldi pe andarsene, che lì era comoda e non le dava mica fastidio la presenza del marito, che tanto stava fuori 10 ore al giorno dal lunedì al sabato), non vuole più viverci insieme. Lei accetta di andarsene dietro pagamento, per tre anni circa, del 10/20% del suo guadagno. Si va a sentenza (primo grado) favorevole a lei.

Lui potrebbe ricorrere, spendendo di più in avvocati e processi, e alla fine vincerebbe anche, ma intanto dovrebbe continuare a vivere con lei nella stessa casa (sua di lui).
Fa i suoi conti: gli conviene pagare la donna. Fine della storia.

La storia però ha un risvolto che ricorda quella che si tramanda nella mia famiglia da almeno 4 generazioni (da mio nonno in giù):

C’era il bisnonno che aveva una disputa con un vicino per una questione di proprietà (ora non ha importanza cosa - diciamo un pezzo di terra di confine, tipo se il confine fosse un metro avanti o un metro indietro, o una certa pianta se fosse sua o del vicino).

Pensò di rivolgersi ad un avvocato.
Andò di persona (che allora, telefoni niente), nel paese vicino dove sapeva essercene uno considerato bravo.
L’avvocato gli disse che aveva ragione e che avrebbe avuto un bel risarcimento. Dato che era di strada, l’avvocato gli chiese di consegnare una sua lettera all’altro avvocato del paese, che sicuramente avrebbe preso le parti della controparte.

Il bisnonno prese la busta sigillata e si avviò.
Arrivato a metà strada, di fermò in un campo, aprì la bista e lesse (sintesi, okay? Che io mica l’ho letta, però il senso era questo)

Tornò a casa senza mai consegnare la busta a nessuno. Pare trovò un accordo col suo vicino, o forse gli lasciò direttamente quel metro di terreno o la pianta, non si sa.

In realtà sarebbe anche bello che qualche volta partecipaste alle conversazioni… siete degli amorfi, ecco… uffa… :wink:

Erri

Abbastanza. Ne parlo spesso con mia moglie, avvocato divorzista. Se vuoi te la passo.

Frega niente a nessuno nel senso che al giudice, dalla recente riforma (non mi chiedere l’anno preciso, dovrei passare la domanda alla moglie) il cosiddetto addebito di colpa è stato abolito. Il giudice pertanto non ne tiene conto. Gli avvocati in cerca di un accordo potrebbero eventualmente usarlo come manganello per tirare acqua alle proprie richieste, ma tutto.si ferna li.
In assenza di figli minori o a carico, non c’è neanche diritto al mantenimento. Peraltro la moglie che potrebbe lavorare e non lo fa è un punto su cui spesso si batte e in cui spesso il giudice tiene conto nel momento in cui deve stabilire il mantenimento dei figli. Ma più come manganello, appunto.