Premi Hugo e Nebula

La Trilogia di Marte, per la parte tecnica, è basata sugli studi della NASA relativi alle missione umane su Marte, ai tempi, anni '90, c’era un bel sito (cmex.arc.nasa.gov - Center for Mars Exploration) in cui erano presenti le ricerche fatte con tanto di immagini, etc…
Molto carino, devo avere ancora un mirror salvato da qualche parte :nerd_face:
Molto degli “strumenti” di cui leggevi nel romanzo potevi trovarli sul sito.

Di fatto è una storia di frontiera, molto americana, se vogliamo pure un western. Territori inesplorati che vengono colonizzati, colonie che si ribellano alla madre patria, sfruttando molto i vantaggi logistici, etc… c’è tutto.

Robinson lo adatta a Marte, se vogliamo generalizza la modalità di progresso dell’umanità, con il ciclo colonizzazione, espansione, sviluppo tecnologico conseguente, creazione di nuovi modelli sociali e nascita di una nuova entità.

Personalmente La trilogia è una delle mie opere preferite, soprattutto per il realismo e la sua profondità. Ovviamente ci sono parti che possono essere pallose, semplicemente perché l’esplorazione e colonizzazione dello spazio è, in generale, fondamentalmente una noia mortale :innocent:
Muoversi su Marte vuol dire viaggiare per ore in territori desolati, viverci almeno all’inizio sarebbe altrettanto palloso, oltre che uno stress terribile.
Se vuoi scrivere un opera realistica sulla colonizzazione di Marte, deve avere delle parti estremamente lente.
Molti probabilmente preferiscono che queste vengano saltate, però, personalmente, quanto faccio un paragone tra questa trilogia e opere simili o cose tipo The Martian, rimango sempre molto scettico sulla validità delle seconde.
Lo stesso Moving Mars di Bear, finalista all’Hugo insieme a Green Mars, al confronto mi era sembrato un romanzetto d’avventura.
A volte ho l’impressione che in FS si tenda troppo spesso a usare la scusa del romanzo, per annacquare la parte scientifica ed usarla come sfondo per una storia che altrimenti sarebbe una classica avventura.

Un altro elemento che evidenzia la qualità dell’opera è la sua longevità.
Anche leggendola oggi, non risente dell’invecchiamento, anzi sembra più attuale di allora. Per un romanzo che si sviluppa entro la 50ina di anni nel futuro è qualcosa di notevole.

Andando più nello specifico dei due romanzi Red Mars è più classico come struttura, con una parte legata alla soluzione di un omicidio ed una che si focalizzava sulla colonizzazione.
Mentre Green Mars risente di quella che io chiamo “sindrome del romanzo di mezzo”.
Spesso e volentieri il secondo volume di una trilogia lascia un po’ incerti, perché ti trovi a leggere una storia già iniziata, ma che soprattutto non finisce.
Nel caso di Green Mars c’è anche il fatto che si concentra molto dettagliatamente sulla terraformazione, pure con un linguaggio tecnico e spesso molto ricco.
Questo appesantisce decisamente la storia.
Ricordo ancora il secondo capito, letto in inglese quando ancora non avevo una conoscenza della lingua adeguata, un vero e proprio massacro, ci avrò messo un anno a leggere 40 pagine :expressionless:
Almeno la metà delle parole non la trovavo neanche sul dizionario, alla fine avevo chiesto ad una amica laureata in lingue come facevano i traduttori, mi aveva spiegato che devi prendere i dizionari tecnici.
Quindi chiaramente non un romanzo per tutti, soprattutto in originale.
L’Hugo a Green Mars mi è parso più un Hugo alla trilogia, che al romanzo singolo.
Personalmente avrei probabilmente votato per Beggars in Spain della Kress, primo romanzo di un’altra delle mie trilogie preferite.

Per quel che riguarda il discorso italia, i diritti della trilogia finiro nelle mani di Mondadori, se non ricorso male, a seguito dell’acquisizione di Interno Giallo.
Questa stava pubblicando Robinson con la trilogia Three Californias e appunto la Trilogia di Marte.
I risultati furono devastanti.
Il Rosso di Marte venne pubblicato in edizione rilegata con un ottima traduzione di G.L. Staffilano, ma non venne pubblicizzata minimamente, per di più non era un periodo molto felice per l’editoria FS in italia.
Quindi vendite minime e addio alla pubblicazione dei restanti volumi delle trilogie.
Solo una volta scaduti i diritti da parte di Mondadori, una ventina di anni dopo, abbiamo potuto vedere finalmente l’opera completa pubblicata da Fanucci.
Personalmente mi ci imbattei un agosto degli anni '90 in una libreria vecchio stile, dove mi era toccato andare a prendere dei libri di scuola per un cugino … quando si dice il destino.
Green Mars e Blue Mars li comprai invece alla FNAC di Bruxelles durante una vacanza.

Nel complesso la Trilogia di Marte è una delle opere fondamentali della storia della fantascienza, l’opera da leggere se si vuole una visione completa e realistica sulla colonizzazione di Marte.