Politica e dintorni

Come no. Intanto ci abbiamo già speso qualche miliardo, o giù di lì.

Ingegneristicamente parlando è notevole.

Ingegneristicamente parlando, direi che non funziona :rofl:

Beh, ma vuoi mettere la soddisfazione di essere i numeri uno al mondo, anche solo sulla carta?

Con tutti i danni da riparare in Romagna e tutte le opere che ci toccherà fare per adattarci al cambiamento climatico solo un incosciente può ancora pensare al ponte (un ponte posto su una faglia che si allarga, tra l’altro).

Però anche no, questo.

Cioè, non andrebbe fatto perché di tenuta assai dubbia, non perché i soldi si possano usare per altro, altrimenti inizierei a livello mondiale, togliendo i finanziamenti ai viaggi verso marte e la carta di credito a mia moglie. Quelli per Iter e successore, e la carta del Tobanis, nemmeno li nomino.

Per me era fin troppo evidente:

Un’analisi sulle ragioni dell’ascesa delle destre:

E insomma, più che “voto di protesta”, il ribollir di richieste di autoritarismo. Che poi si traducono in "fora i terùn dal Veneto, sio caro!“, solo ammodernato sostituendo “terùn” con gli emigranti/immigranti di oggi.
Forse, può darsi.

Anche vero che una popolazione più anziana si preoccupa maggiormente di avere una strada percepita come sicura, piuttosto che movimentata, varia e (possibilmente) divertente, coi limiti a 30 all’ora (sono anche d’accordo, ma non è che tutte le strade siano uguali) e telecamere per il controllo sociale ovunque. Almeno finché nei guai non ci finiscono loro, asfaltando qualche pedone (che allora: mi hanno ripreso? E la privacy?) , o i loro figli o nipoti, che comtinuano ad avere 20/30/40 anni in meno e qualche energia in più, oltre, in qualche caso, alla sim del babbo.

Io comunque non trascurerei i grandi meriti delle sinistre nell’aver portato al successo le destre.

E’ sempre colpa della politica. Che poi, viene eletta…allora è sempre colpa degli elettori?

:thinking:

Eh, finché voti perché ti hanno promesso il regalo ics, si chiami bonus, reddito o carta, nella rosa dei candidati possibili, non è che ci siano molte speranze. D’altronde, anche alternative valide, pochine.

Solo per dire che ho netta l’impressione che per la Meloni l’Africa sia un territorio paragonabile, grosso modo, per estensione, all’Umbria.
Magari alla Calabria, ecco.

Tra il pattume che è la nostra classe politica (IMO, certamente, e parlando dei massimi, che i minimi, poveracci, invece non sono male), mi ha destato disgusto prossimo al vomito la richiesta leghista di cacciare il direttore del Museo Egizio.

Chi ha avuto la fortuna di vedere le due puntate di Caro Marziano, di Pif, dedicate al Museo (se no, recuperatele, valgono) ha “conosciuto” il direttore e, come me e tanti altri, sarà rimasto sbalordito.
Per dire, quando Oppenheimer impara l’olandese in sei mesi…ecco, il livello è quello. Non solo sapeva (“ovviamente”) parlare a braccia di qualunque opera esposta, e fino a qua, ma poi il significato di tutti i geroglifici, con tutte le particolarità, etc, ma li leggeva pure, come io quando leggo un libretto facile. Una competenza mostruosa, nel suo campo, una simpatia, modestia, affabilità…uno da tenersi stretto insomma. La visita guidata che ha fatto nelle due puntate non aveva prezzo. Oltre ad un enorme compettenza nel suo mondo (soprattutto da quanto viene detto da altri egittologi, curriculum poi sul sito o su Wiki), parla bene italiano, olandese, inglese, se la cava con francese e tedesco, perfetto in latino e greco, fluente egiziano antico, un po’ di arabo, certo, e così via.

Per la Lega va cacciato perchè nel 2018 promosse una iniziativa riservata a una etnia, per un breve periodo. Questa etnia non era l’italica pontidina, ma un’altra.
E dunque?, direbbe un sano di mente. Avrà fatto anche altre iniziative, no?

Poi, è lacerante il contrasto tra lui, un luminare alla mano, e il pattume, l’umido rappresentato da incompetenti che chiedono le sue dimissioni. C’è troppo abisso in mezzo.

Un po’ come i bifolchi in divisa nazista quando giudicavano immorali e depravate e degenerate delle opere di pittori, come se loro sapessero qualcosa di pittura o arte.

Lo stesso Sgarbi, seppure viceministro o quel che l’è, ha dovuto difenderlo. Si è sentito di difenderlo. Il CdA del Museo si è fatto una risata e ALL’UNAMINITA’ ha confermato la totale fiducia nel Direttore. Il quale ha invitato la Meloni a visitare il Museo. Fossi in lei, ci andrei di corsa. Il Museo è una figata, figurati col Direttore a fianco che ti spiega le curiosità…

https://www.open.online/2023/09/21/andrea-crippa-vs-greco-museo-egizio-razzista/

Te li passo, TUTTI questi strafalcioni, solo perché è evidente la concitazione che, lo dico, ci sta - intera.

la d eufonica qua poteva starci come non starci…ok, di solito non la metto.

Compettenza non si può vedere, evidentemente di competenza ne ha talmente tanta che si sono raddoppiate le t

MI hai lasciato parlare a braccia, che si vede che un braccio solo non bastava…Sì, ero concitato e rimango incazzato.

Ti perdono anche l’apostrofo che ti sei chiaramente mangiato per la rabbia.

Un po’ di fanta politica:
il genocidio, che di guerra oramai non si può più parlare, a cui stiamo assistendo da giorni, credo che sia la diretta conseguenza di una strategia russa volta a destabilizzare il fronte europeo. L’italia è stata già testimone di questa strategia con il lodo moro, i missili terra aria di provenienza russa, gheddafi, l’flp, ustica, bologna e la lista sarebbe lunghissima. Benchè l’occidente abbia sostituito i fronti marxisti con quelli religiosi durante la guerra fredda, in quel malpensanto attacco di Hamas. ritengo ci sia dietro una regia russa, che ha già pensato almeno tre mosse avanti, e che ha armato e armerà i futuri attentati in europa.

Mah.

Nella striscia si menano da che ero piccolo, non credo gli serva una regia russa. Semmai, la reazione decisa di Israele è figlia anche della guerra in corso: la Russia è impegnata sul fronte ucraino? E noi ci si piglia Gaza

La dico tutta: speriamo di riuscire a star fuori da tutti gli eventi bellici.

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Grande Mattarella!!

“Gli atti contro la libera informazione sono EVERSIVI!”

Cioè chi limita l’informazione non è solo un coglionazzo, ma un terrorista.
Che poi ancora oggi spesso classifichiamo gli Stati con quella se puoi dire e scrivere quello che vuoi o che credi, o meno.
Certo, se insulti, ti querelano, ma è giusto pure quello.

Sto leggendo un libro che all’uscita ebbe grande successo, ma non solo finì all’Indice, no, fu proprio raccolto e bruciato, in Francia e Svizzera, nelle piazze.
Francia che poi dedicò all’autore un funerale faraonico, perchè la faccia è come il culo, spesso, anche per Stati interi.
Ecco, al tempo non si potevano dire certe cose, tanto meno scriverle, e l’autore, che pure era stato esiliato e cacciato più volte, o si era allontanato lui, scelse di scriverlo come Anonimo.

E ancora oggi il criterio è valido, per capire se sei in un regime, o se ti stai avvicinando, o se sei in un posto in definitiva libero.

Nel portafoglio ho la foto di Pertini, da sempre, magari ci aggiungo il Matty.

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E contro la libera informazione artatamente falsificata?
No perché noi abbiamo giornalisti molto liberi di scrivere quello che piace al direttore che li stipendia, il quale a sua volta si mormora sia collegato a qualche gruppo di potere liberamente eletto da noialtri attraverso la scelta dei partiti che riescono a presentarsi e a presentare canditati, per poi decidere, magari, che tu hai eletto qualcun altro, perché il volto che hai scelto in realtà si reca a presiedere in altra città o regione, dove resta in carica anche a dispetto di processi in corso, processi che, in qualche caso, finiscono poi a tarallucci e vino, al nord come al sud. Oppure finiscono anche con condanne e detenzione reale, come nel caso di un presidente di regione del colore del mare, che poi nell’ora d’aria organizzava anche comizi elettorali, che mica aveva preso l’ergastolo e contava di tornare in sella alla sua sedia…
E non solo artatamente falsificata per la politica, che ci stanno pure i business e tutto quello che ne consegue, fosse anche solo una cena al ristorante.

Cioè, liberissimi noi, in generale. Tra l’Argentina e il Nicaragua, mi pare, nella classifica mondiale.

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