Mi sono annoiato a leggere i riassunti
Babbano, ma di cosa stiamo parlando? Vuoi un commento della IA, che è un modello linguistico, e quindi adatto a manipolare testi, o un riassunto?
Perché mi pare che tu confonda le cose o non abbia chiaro che cosa vuoi di preciso.
Quello che la IA può fare è riassumere ciò che ha letto a proposito di un argomento, Foundation e guerra e pace. Non ha sentimenti.
Lei (la ia) o lui (copilot) ha letto un tot di testi e riporta ciò che ha letto. Che può includere anche il parere degli autori di tali testi.
Mi pare che, assunto questo, l’abbia fatto discretamente bene per entrambi i testi.
PS: questo è ciò che fa ed è in grado di fare un LLM come copilot/ChatGPT. gli altri sistemi di suggerimento, più vecchi, non si basavano su modelli linguistici ma su modelli statistici basati su cluster di dati aggregati. Tutt’altra cosa, e in effetti, con risultati completamente diversi.
Direi che è tutto come ci si può attendere.
Appunto. Invece il gatto, il cane, la mucca e pure il poplo sì. Era esattamente questo il punto: le bestie possono sognare (e devi dimostrarlo che sono sogni di rinfusa: fino a prova contraria, sono come i nostri, solo centrati diversamente), possono affezionarsi, possono odiare, possono cooperare, possono avere il concetto di morte, di salute e di malattia. Possono lavorare oggi per mangiare domani, possono avere un’idea di dove andare d’inverno e dove d’estate.
l’AI no.
Te la dico tutta: le bestie sono senzienti, l’AI no.
A parte la moda della AI generativa, l’ai può essere usata per analizzare la struttura dei testi ed i contenuti, anche se non in senso “senziente”.
Esempio banale: tra Redshirts di Scalzi e Green Mars di Robinson c’è un abisso a livello linguistico; in Green Mars ha un capitolo sullo sviluppo della prima flora marziana che è allucinante, quando lo lessi anni fa, non trovavo la metà dei termini sul dizionario
Quindi, per esempio, se conti la frequenza con cui un vocabolo compare nei vari testi, riesci a capire quanto può essere ricco un linguaggio.
Poi ovviamente ho ipersemplificato la cosa, ma passare da suggerimenti basati sui tag ad analisi più complesse legate al testo, non sembra fantascienza, anche alla luce della qualità degli sviluppi degli ultimi anni.
Perché l’ai no? Fino a prova contraria, eh.
Ma infatti, e faccio notare una cosa non banale: nessuna persona che si occupi tecnicamente di IA la chiana IA.
Ci sarà un motivo.
Fino a prova contraria, una macchina è una macchina e il sw che gira con quella non è maggiore della somma dei suoi bit. Siamo noi che soffriamo di pareidolia, semmai.
Dimostralo.
Stai partendo dal presupposto che la mente biologica abbia qualcosa oltre gli stati della materia (neuroni), che sono riproducibili (simulabili). L’anima? no, dai.
Se invece accetti che sia solo una faccenda di complessità, devi dimostrare a quale livello di complessità emerge il pensiero cosciente. Non lo puoi sapere, per diversi motivi.
E anche fosse, è solo questione di numero di parametri.
La meccanica dei fenomeni emergenti dice ben altro.
Da poche regole e pochi stati possono emergere comportamenti inattesi a infinitamente complessi.
Ti rimando a riflettere su “Conway’s game of life”. C’è un sacco su cui riflettere. O un qualunque testo serio sulle reti neurali.
Finché un’ai non riuscirà a comprendere la differnza tra “casa” e “dolore”, tra “triangolo” e “freddo”, o finché non potrà, non importa quanto bene lo sappia descrivere o simulare, sperimentare un lutto o un amore, non avrà mai il mio voto come appartenente ai senzienti.
C’entra un cazzo, Babbano. Stai mescolando argomenti.
Facciamo che qui parliamo di piattaforme social per lettori?
Negli anni '50 Asinov ipotizzo che linee di codice per caso avessero dato pensieri senzienti a RDaneel Olivaw e Jiskard.
Un po’ come casualmente una catena di amminoacidi avesse dato luogo alla vita
Sono tutti fenomeni emergenti.
C’è un romanzo, non ricordo di preciso, primo di una trilogia più grande, forse quella del Ware, in cui il fenomeno del transito dei pacchetti in rete fanno emergere una intelligenza senziente. La protagonista è una ragazzina cieca, che ad un certo punto cita anche l’incipit di neuromante.
Dovrebbe essere la trilogia WWW di Robert J. Sawyer (urania) e l’AI emerge da un problema con il great firewall cinese che spezza la rete in due blocchi, immagino citazione della mente bicamerale.
Se non ricordo male c’è anche una scimmia pittrice che diventa senziente.
Esatto! Ho letto solo il primo romanzo, mi era piaciuto anche se un po’ lento.
Sarà, ma ci crederò quando una macchina mi convicerà davvero di essere senziente. Per ora vedo solo calcolatrici e schedari saccheggiati
Ma quindi su goodreads puoi leggere una sola edizione di un certo libro? Se ho letto Absolution Gap in Inglese e in Italiano non posso registrarli entrambi?
Che cagata.
Hanno lo stesso ean?
No. Sono catalogati secondo edizioni diverse.
Il punto è che puoi cambiare edizione a quello che hai già letto, ma se hai letto due edizioni diverse, non puoi assegnare la lettura a ciascuna edizione.
Goodreads è di amazon, per cui vale il teorema Amazon + libri = programmazione alla c@zzo
Per fare quello che vuoi devi andare sulla pagina dell’edizione che interessa e mettere che la stai leggendo; lui automaticamente ti aggiungerà una nuova voce in elenco con quell’edizione.
Se invece metti in lettura un libro da app, lui ti metterà in lettura una edizione a caso, quindi magari ti mette in lettura il libro che hai, ma di solito di aggiunge una nuova voce relativa ad una edizione che vuole lui