Anche l’ISU, Indice di Sviluppo Umano, si presta a facili critiche. Dice un po’ come se la passa un popolo, per dirlo utilizza il reddito medio, la speranza di vita e la scolarizzazione.
Non ci dice dunque molto, molto altro…ma quel popolo, ad esempio, è mediamente felice?
Ma come sempre, questo abbiamo e questo ci teniamo.
All’interno della UE 27 abbiamo ancora delle belle differenze, di nuovo.
Ci sono dei Top Ten mondiali: la Danimarca, sesta, la Svezia, settima, l’Irlanda, ottava, la Germania, nona, Paesi Bassi, decimi.
Noi siamo alla posizione n. 30 nel mondo; nella UE27 ci stanno davanti anche Austria, Belgio, Cipro, Finlandia, Francia, Lussemburgo, Malta, Slovenia e Spagna.
All’interno dell’Italia, poi, credo ci siano profonde diferenze.
Fuori dalla UE27, la Svizzera è prima, la Norvegia è n.2, l’Islanda è n.3
Il Brasile è 87, la Cina 79, la Russia 52, gli USA 21.
La spesa pubblica in Italia per l’istruzione è il 4,1% del PIL. E’ tanto, è poco?
E’ poco, la media UE è 5,1%
La Svezia è prima in UE, col 6,7%, la Crozia ultima con un miserabile 0,7%, sperando sia un errore di stampa.
Dati controintuitivi: in Russia è il 3,7% (forse poi non tanto sorprendente, in effetti), in USA è il 6,0% (non me l’aspettavo). Parliamo di spesa PUBBLICA.
La spesa pubblica per la sanità in ITALIA è del 7,2% del PIL. E’ tanto, è poco?
Ancora una volta, siamo un bel po’ sotto media UE27, che è 8,4%.
Con la Germania addirittura al 10,1%, e Polonia, Lussemburgo e Lettonia ultime al 4,7%.
in Brasile è 4,6%, pochissimo, in Cina nulla, il 3,1%, in Russia poco, il 5,4%, in USA un inaspettato, ancora, 10,7%.
I medici per mille abitanti in ITALIA non mancano, sono 4,3 su 1000 abitanti, contro un media UE27 di 3,9 (lo ricordava anche Burioni, qualche giorno fa).
In Grecia sono addirittura 6,3, ultimo invece il Lussemburgo con 3,0.
In Brasile solo 2,2, male anche la Cina con 3,1, in Giappone solo 2,6, in Russia 5,1 e in USA un pessimo 2,7.