In estrema sintesi.
No, le batterie non c’entrano nulla. Non è semplicemente possibile far esplodere le batterie surriscaldandole, men che meno scaricandole via software. Ho lanciato una sfida su questo, chi lo sostiente viene da me in lab, lo dimostra, e io gli pago pizza, birra, mi metto un cappello da clown e gli chiedo scusa in ginocchio.
Detto ciò, è chiaro che i dispositivi, pager e walkie talkie, sono stati “upgradati” e arricchiti con un certo quantitativo di esplosivo, piccolo nei pager e decisamente più grande per i Walkie Talkie. Appurato questo, è necessario apportare delle modifiche più o meno grandi ai dispositivi, a seconda delle possibilità, della fretta e di tante altre cose.
In sostanza, serve inserire l’esplosivo, e se si tratta di PETN, ne bastano pochi grammi, si parla di 20g per un volume di 2cm quadrati per un millimetro. Poi serve un innesco: il PETN è stabile a temperatura ambiente e ha temperatura di innesco di 190°C, quindi occorre un elemento che porti localmente la temperatura a tale livello per il tempo sufficiente (pochi millisecondi probabilmente).
No, anche qui le batterie sono inutili: hanno una inerzia termica elevata e portarle a 190°C è assurdo; anche ipotizzando di poterle far incendiare come accaduto in passato accidentalmente, occorre farlo in modo controllato, efficace, affidabile, in pochi secondi. Per confronto un estrusore di una stampante 3D raggiunge quella temperatura in un tempo che si misura in minuti, e ha una inerzia termica inferiore, una tensione di 12 o 24V e una resistenza di qualche OHM, 2 o 5W.
Quel che si può fare invece è portare un elemento di piccolissime dimensioni a tale temperatura facendola scintillare. Serve una modesta corrente, si può fare a tensioni nominali di batteria e in modo sicuro e senza che nessuno se ne accorga. Bastano pochi secondi o meno.
Terzo, serve un trigger. Qui la faccenda è più complicata, perché hai diverse strategie ma vuoi sicuramente la libertà di attivarlo quando è il momento. Quindi oltre che un timer, puoi metterci un comando azionato dal pager o dal WT.
Entrambi sono dispositivi di comunicazione digitale, e quindi se hai il controllo dei segnali – controllando o la rete di trasmissione o semplicemente inviando il segnale con una tua antenna o un aereo / drone / whatever – hai tutto quello che ti serve.
Ma il trigger, deve per forza di cose essere inserito nel firmware, salvo non aver bisogno di tanta tanta elettronica aggiuntiva. Se controlli il firmware, puoi magari usare un segnale del display, o della board, per chiudere l’interruttore.
E qui si arriva alla domanda: come è stato possibile?
Le ipotesi sono due: intercettando il carico, quindi modificando al volo i dispositivi, oppure producendo i dispositivi modificati alla fonte.
La prima ipotesi era quella iniziale, e per quanto complicata è nelle capacità di un servizio segreto operativo come quello israeliano. Ci sono un po’ di cose da gestire, come gli eventuali ritardi della consegna, ma si gestiste.
La seconda ipotesi è quella che si è rivelata quella più probabile. Dal modello di Pager utilizzato (Gold+ Apollo modello AR-924) si è risaliti alla società, la quale, attraverso il suo CEO, ha ammesso di aver concesso il trademark a un’azienda Ungherese, tale BAC Consulting. La quale però non ha apparentemente alcuna competenza in produzioni elettroniche, occupandosi di tante altre cose. La titolare, una ungherese di origini italiane, ha detto che lei ha fatto da intermediaria.
Che sia vero o no, ammesso e non concesso che la stessa CEO esista veramente, resta che probabilmente la società è solo un’azienda schermo dietro cui si celano gli operativi dietro la produzione avvelenata.
Interessante alcuni particolari che starebbero uscendo sulla vicenda. Il titolare della società Taiwanese Apollo ha ammesso di essere stato indotto a concedere la licenza sotto pressione. Afferma che un tale Tom (cognome non specificato) avrebbe implorato di firmare il contratto di licenza anche se i dispositivi non erano di qualità sufficiente, confidando che se non avesse firmato il contratto avrebbe dovuto licenziare tutti i progettisti.
Se è vero, Social Engineering at their finest.
Questo è quello che si sa al momento. Seguo la vicenda.