L'ultimo film che hai visto

Pesantuccio, Stalker. È anche difficile catalogarlo come fantascienza…

Minions 2 - Come Gru divenne cattivissimo (2022)

Malgrado il 2 del titolo, questo film è un prequel, perché parla di come Gru da bambino aveva già i delinquenti come suoi idoli, e racconta di come incontrò i Minions, i quali entrarono al suo servizio. Come è intuibile, dunque, il titolo è la solita puttanata all’italiana, dato che l’originale era Minions: the rise of Gru. Vabbè. Il film a cartoni animati, malgrado sia allo stato dell’arte, non mi pare consigliabile agli adulti. I bambini si saranno divertiti un sacco, immagino, ma per me fiocca il 5, l’opera è troppo dedicata ai piccini e troppo poco ai grandicelli. Non è che sia particolarmente brutta, è simpatichetta, ma insomma lascia molto il tempo che trova ed è perdibile. Malgrado queste considerazioni, il film è stato un enorme successo. E’ stato al primo posto in Italia; nel mondo gli incassi hanno sfiorato, incredibile a dirsi, il miliardo di dollari. Dato ciò, non è impossibile prevedere che sia in arrivo il n.3, prima o poi. Spero sia meglio.

Sono d’accordo, ma i minions non so discutono, sono fantastici

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Era bello il libro, almeno nell’edizione degli anni '80

Tu sei vecchio dentro.

Poi è vero, è una spanna sotto agli altri, ma sto col @Jabbafar: scendi le mani dai minions

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Ma io dei Minions parlerò sempre solo bene, avercene…è il film che non funzionava.

Ufff, non ti si può proprio dare torto: è tutto vero.

Arrivo un po’ in ritardo ma non posso esimermi…

Dunque, dopo l’originale avevo aspettative bassissime per le sotto trame ma alte per la scenografia; mi ha convinto fino ad un certo punto e mi ha lasciato un po’ la sensazione di “ok, ma… andiamo avanti o no??”; sarebbe stato interessante addentrarsi più nelle mire della Bene Gesserit sul giovane Atreides e su come avrebbero voluto “incastrarlo” nel disegno di un matriarcato storico.
Mi piace la figura di Timothee e delle sue paturnie - poi trasformate in certezze; sono incerta se mi piace oppure no e devo per forza aspettare la seconda parte per chiudere il cerchio.

La spezia me l’aspettavo più predominante… con tutta questa AI, l’avrei resa meno “polverina” e più “effetto sballo”…

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Pompo, la cinefila (2021 o 2022)

Cartone animato giapponese molto particolare, tutto dedicato al cinema e all’affetto che nutrono tutti i protagonisti per quest’arte. La Pompo del titolo, anzi la signorina Pompo, è in realtà una produttrice; il protagonista è il suo assistente, promosso a fare il regista su un film scritto dalla stessa Pompo. Dovrà dirigere un attore famosissimo e un’attrice all’esordio. Altro non dico, il film ha i soliti sentimenti “forti” di molte altre opere giapponesi, che però non stonano granchè, anzi non stonano affatto. E come sempre, sti giapponesi, mannaggia, in alcune scene hanno decisamente una marcia in più. Il film è molto gradevole, per me ci può stare anche un sette, e non credevo. Il film è tratto da un manga.

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Per un giorno di pioggia. SE però poi è brutto, vedi.

Allora un più cauto 6/7.

La Duchessa (2008)

Continuando a recuperare i (bei) film degli anni Zero, sono arrivato a questo melodramma, che poi non è proprio tale, perché in definitiva, per quanto romanzato, è un racconto vero, è storia vera. Fine Settecento, il Duca di Devonshire sposa la bella Georgiana, soprattutto, o solo, perché lui necessita di un erede (maschio), per il resto continuerà la sua vita di nobile super ricchissimo, trombatore dove capita. La giovane Georgiana, anche se innamorata, si abituerà presto alle scappatelle del marito e alla vita nel lusso più sfrenato, diventando un’icona di stile a Londra. Non mancheranno però i contrasti, soprattutto quando ritroverà uno spasimante della sua giovinezza. E’ tutta storia vera, compresi i tradimenti, i menage a trois, la passione per il gioco della Duchessa (che ci perse tanti soldi), etc…Ambientato divinamente, con un grande cast (Keira Knightley, un ottimo Ralph Fiennes), il film si fa seguire molto volentieri, è disponibile su Amazon Prime e merita una visione. Io sono anche per un sette; vinse l’Oscar per i costumi e andò anche bene al botteghino.

Yes man (2008)

Sempre nel recupero di film della stagione 2008-09, arrivo a questa simpatica commediola, ritrovabile su Netflix, con un ispirato Jim Carrey (bravissimo). Commediola a sfondo romantico, piacerà anche a molte signore (ma queste cose si possono ancora dire?); lui è distrutto dopo il divorzio, mollato dalla moglie, va al lavoro ma lo odia, vive senza entusiasmo, fino a che in un convegno si convince a dire, per un anno, “sì”, ogni volta che potrà. La sua vita migliora, e decisamente, se non altro perché comincia a fare un sacco di cose, non potendo dire no. Prende il brevetto di volo, impara il coreano, fa bungee jumping (realmente, quest’ultimo) e insomma pian piano ritorna a vivere, e non mancherà ovviamente una nuova lei. Tutto scontato tutto caruccio ma il film fila che è una meraviglia e si segue volentieri, in alcuni momenti è perfino divertente. Un buon passatempo e sarei per un 6/7, alla fine della fiera. Il film andò bene al botteghino, per la gioia di Carrey, che scelse di essere pagato a % sugli incassi.

Visto un po’ di anni fa. Ricordo che era carino, e sarei per un 7 abbomdante.

Babylon (2022)

Questo film è quasi un capriccio del regista Chazelle, che se l’è scritto e diretto. In precedenza, per lui, la regia di Whiplash (che mi era piaciuto), La la land (un po’ deludente) e First man (bello, su Armstrong e la Luna). So bene che molta critica ha storto il naso su Babylon, e i vari punti deboli sono evidenti: è eccessivo (e non vuole essere un complimento), è troppo lungo, con quel finale sul cinema che giudico inutile e fine a sé stesso. E’ eccessivo perché inizia con un elefante che caga su un tizio e una ragazza che fa pipì su un altro, come volesse dirci, e questo è solo l’inizio! Poi una grande festa, tette, donne nude,….in quello che è però il film meno erotico di sempre; ma il tutto acquista vigore e interesse proprio quando non è eccessivo, nelle belle storie raccontate (per quanto ovvie), col passaggio dal muto al sonoro e il tramonto dei vari divi inadatti a continuare. Insomma, ci sono molti momenti che valgono, purtroppo sono un tantino affogati nel mare magno di sto casino. Per capirsi, le storie, pure affascinanti, sono banali, scontate, facilmente prevedibili, non è che in sceneggiatura il nostro abbia fatto sto granchè. MA, il tutto è costruito molto bene, cattura, prende parecchio, fino ad arrivare al debole finale. E dunque? Mah, io nel complesso sono per un 7, i vari difetti non lo penalizzano poi troppo, il cast è molto azzeccato, Brad Pitt al top, pure la Margot è brava, pure Tobey Maguire è azzeccato. Tre candidature ad Oscar “minori”, senza successo; come detto, è piaciuto molto più al pubblico che alla critica, ma questo non gli ha impedito di essere poi un fiasco al botteghino (in Italia arrivò al terzo posto delle classifiche settimanali).

Lo guarderei solo per la Margot.
Verso ottobre, magari, quando riaccendo la tele :smiley:

Causa temperatura autunnale ho guardato The Fabelmans (2022)

L’ho trovato decisamente noioso, e non ho capito cosa volesse dirmi il regista.

Air - La storia del grande salto (2023)

Ho trovato questo film molto bello, molto emozionante. Forse aiuta a vederlo se già si segue il basket NBA e si sa tutta la storia. Se no, la faccio breve. A suo tempo, la Nike era un’azienda importante ma di seconda fascia; avevano però un genio a seguire i giovani talenti del basket, che cercava di farli firmare non appena usciti dall’Università (ancora adesso è ‘na guera), malgrado Nike non avesse un gran budget. L’azienda sapeva di essere poco appetibile e di avere speranze solo con le scelte minori (tra cui quell’anno c’era il grande Stockton!!). Questo genio però intuisce che sto ragazzino, Michael Jordan, sarà il classico talento che uno così nasce ogni 20 anni, e convince, a gran fatica, a fare un all-in: tutto il budget su un unico giocatore, fare firmare solo lui (e incrociare le dita che poi diventi veramente forte). L’impresa sarà titanica, lo stesso Jordan aveva fatto capire che preferiva le Adidas o al massimo le All Star (Converse). Il resto è storia, ma storia vera. E altro non dico, perché il film è super consigliatissimo. Cast in grande forma, a cominciare da Matt Damon, perfetto, ma tutti bravissimi, come bravissima al solito la Viola Davis (la madre di Michael, pare che lo stesso ex giocatore abbia consigliato l’attrice alla produzione). Ben Affleck da regista è sempre meglio. Il film è disponibile su Amazon (Prime Video), all’uscita al cinema arrivò al secondo posto delle classifiche settimanali; ha convinto la critica ed entusiasmato il grande pubblico. Il mio voto sarà un bel 9. Infine, peccato per il solito titolo idiota italico, “grande salto” una sega, l’originale era semplicemente Air, e basta chiedere a qualunque ragazzino del pianeta cosa siano le Air Jordan, per capire di che tratta il film. Grande salto una gran sega.

John Wick 4 (2023)

Questo quarto episodio rientra nella mitologia del personaggio, e la arricchisce, e anche basta, perché come film è quasi ingiudicabile. C’entra poco dunque una sceneggiatura scritta coi piedi, dove i cattivi non trovano John Wick, il quale frequenta solo posti ovvi e incontra solo personaggi facilmente prevedibili. E non lo trovano…ma dai. Ma non è questo il film, il film gira attorno a questi personaggi fantastici, quasi dei semidei greci, dalle capacità al limite del sovrannaturale. Ok, deve piacere il genere, deve piacere John Wick, è ovvio che il tutto è fatto per i fan della saga, già in partenza disposti a credere all’impossibile. Film molto lungo, sinceramente troppo, e certamente alcuni combattimenti andavano tagliati. La storia non va anticipata; il film è fatto bene e il cattivo funziona. Il film andò benissimo anche in Italia, andando al primo posto degli incassi settimanali; è stato il capitolo più fortunato, a livello commerciale, in tutto il mondo. La critica l’ha promosso, anche un po’ troppo; così come il grande pubblico e così come me, che gli do un 7,5. E’ già su Amazon Prime Video.

Giorni fa ho rivisto un film di Bruno Bozzetto, “Sotto il ristorante cinese” (1987), che, nonostante la buona volontà, ha limiti fin troppo evidenti.
Forse lo ricorderete, è la storia di un giovane (interpretato da Claudio Botosso) in procinto di sposarsi col suo capo (Nancy Brilli, che qui è talmente rompiscatole da sembrare un ibrido di moglie e suocera del Babbano), che vive con una madre bislacca e conduce una vita fin troppo monotona. Un giorno, però, gli capita di trovarsi coinvolto in una rapina, salendo accidentalmente sul furgone dei malviventi mentre questi sono in fuga. I tre si accorgono della sua presenza solo dopo essersi sfilati i passamontagna e, per non lasciare un testimone pericoloso in circolazione, cercano di eliminarlo. Lui però riesce a dileguarsi, inflilandosi nel sotterraneo di un ristorante cinese dove una porta, attivata da un dispositivo, lo proietta su una spiaggia assolata: luogo che, nonostante le somiglianze con le coste della Sardegna (il film è stato girato lì, oltre che a Milano) evidentemente non appartiene al nostro pianeta, visto che in giro s’intravedono bizzarre creature e, soprattutto, in cielo brillano due soli. Qui fa la conoscenza di Eva (Amanda Sandrelli), una ragazza che vive sin da piccola in questo mondo in compagnia di suo padre, un professore che è riuscito ad aprire un varco dimensionale (o come lo si voglia definire).

Il film prosegue con avventure tra i due pianeti (con qualche sbirciata in altri, o altre dimensioni), sino all’inevitabile lieto fine. Che dire? Anche volendo sorvolare sull’ingenuità degli “effetti speciali”, l’opera lascia insoddisfatti, e infatti non ebbe successo. Su Imdb raccoglie un 6,7, il Morandini gli assegna due stelle e mezzo su cinque e lo definisce “nel suo piccolo, il primo film spielberghiano italiano” (!) dal “garbo esile”. Ecco, sì, troppo esile, nonostante le grazie di una disinibita Amanda Sandrelli. :sweat_smile: