Le Avventure del nucleo NASF: (l'assalto del Ten) Il registro delle pubbliche opposizioni

Le avventure del nucleo NASF.

NASF IX

Il registro delle pubbliche opposizioni

del gruppo dontpanicten.it

Prologo

Foxtrott osservò Daniele vagare con aria assorta tra i cumuli di macerie e immondizia, alla ricerca di qualcosa di utile o fondamentale per sopravvivere – chessò, un avanzo di cotoletta, una cassetta di legno da bruciare, una rivista vietata ai minori…

“Come ci siamo ridotti” pensò. “Noi, il meglio del Nucleo Autonomo Sostenitori della Fantascienza. Io il capo di Jormungaard, Dixit, Sphinx, Ida (sospiro!). Sillogia, Cymon, Nugae, Daniele (altro sospiro -più di disperazione, però). Ora ci ritroviamo qui, dopo due anni di pandemia, una guerra in corso e il caro bollette, senza più uno scopo. Solo Max, Daniele (sospiro) ed io. Gli altri, tutti dispersi”. Chiaro che non fossero state pubblicate altre avventure del Nucleo dopo l’ottava: non ne erano avvenute proprio, che volevi raccontare? E questo con buona pace di quegli illusi di Kevin e John.

— Daniele! - Max, chiamalo anche tu, dai — disse il capo, mosso a pietà a quella vista misera.

— Daniele — gridò Max con voce autorevole, — Vieni: non c’è niente lì.

Daniele ignorò l’ordine e raccattò qualcosa da terra, quindi corse indietro verso gli altri due con un’espressione stranamente felice: sembrava un bambino che avesse appena catturato una lucertola.

— Guardate che ho trovato!

Foxtrott e Max lo guardavano incerti, con quel misto di fascino e disgusto.

— Quante zampe ha? — chiese il primo.

— La coda è ancora attaccata? — domandò il secondo.

— Di che parlate? Ho qui la soluzione ai nostri problemi — disse Daniele piccato.

Foxtrott e Max si scambiarono uno sguardo misto di incredulità e speranza. Più la prima che la seconda, comunque, dato che Daniele era noto per la sua particolare mancanza di qualunque cosa potesse dare speranza. Eppure una volta aveva salvato tutti, ed era pure l’unico che fosse mai riuscito a baciare Ida. Quindi un miracolo alla fin fine era anche possibile, sebbene questo sarebbe stato il terzo.

Daniele mostrò quello che aveva raccattato: un vecchio ritaglio di giornale.

— Leggete: “Addì 7 settembre 2010, per decreto del Presidente della Repubblica viene istituito-”

— Duemila e dieci? — Max lo guardò sempre più perplesso. — È roba di 12 anni fa…

Daniele si guardò intorno alla ricerca di un libro. Dopo dieci minuti, realizzato che non ce n’era alcuno, tornò al suo discorso: — “…Viene istituito il Registro delle Pubbliche Opposizion-” Ragazzi! Dove siete?

Nel tempo in cui Daniele cercava un libro e realizzava non essercene, Foxtrott e Max si erano messi a tagliare legna per assicurarsi il riscaldamento nelle ore di buio, per cui persero l’incipit del suo discorso. Tuttavia l’eroe di NASF VIII non si perse d’animo, li raggiunse e spiegò loro cosa aveva scoperto davvero.

Si trattava nientemeno che del Registro segreto delle Pubbliche Opposizioni alle Pubblicazioni di Fantascienza. Andava assolutamente trovato per cancellare da esso ogni voce, così che tutte le pubblicazioni negate sarebbero state di nuovo possibili, e la fantascienza avrebbe avuto un nuovo anno di splendore.

A quel racconto Max avrebbe voluto sollevare parecchie obiezioni, a partire dallo strano concetto di un registro segreto ma pubblico. Eppure notò che il volto di Foxtrott si andava illuminando, lo sguardo luccicante, il sorriso che spuntava dopo due anni abbondanti di cupezza. Non rimase sorpreso nel sentire la replica del Capo:

— Daniele, sei un genio! Dobbiamo trovare quel registro ad ogni costo, dobbiamo riuscire a prenderlo e poi…

— …Poi? — domandò un Max preoccupato.

— Poi vedremo. Ho in mente qualcosa ma è presto per parlarne, definirò i dettagli più avanti. Per adesso dobbiamo preparare la missione recupero.

— Ma siamo rimasti solo in tre — protestò Max — Anzi — aggiunse, guardando Daniele — due e mezzo, forse anche meno.

— Quisquilie — lo rassicurò Foxtrott. — Ho già in mente come fare: annunciamo uno stage!

— Uno stage? — chiese un Max sempre più preoccupato.

— Esatto! — proseguì il capo in piena estasi — Annunciamo che prenderemo stagisti che vogliono imparare l’arte del Sostegno Autonomo, che apre le porte ad avventure emozionanti, viaggi intrepidi, prove di coraggio…

— …gare di sopravvivenza, diete ferree, fughe repentine… — fece eco un Max sempre più pallido.

— … storie d’amore e di atti eroici— chiosò Daniele.

— Ecco — disse Foxtrott, — è proprio così, questo è lo spirito dell’annuncio: avventura, eroismo, amore! E non gli chiederemo nemmeno di pagarci, per questo, ci limiteremo a far fare loro le pulizie e procurare il vettovagliamento per tutti.

A quel punto il pallore scomparì dal volto di Max e anche i suoi occhi iniziarono a brillare: — Vado a cercare della benzina per il Nasfwagen. Magari Daniele, che è padrone di tutte le lingue (e dell’amore, e dell’eroismo), può preparare l’annuncio?

Foxtrott era d’accordo: Daniele non avrebbe scritto nemmeno la prima parola prima che Max fosse tornato col pieno, quindi non avrebbe potuto fare danni. Agli annunci avrebbe pensato lui, con calma. E poi li avrebbe scritti Max.