Risolto nel senso che hanno comunicato di aver individuato il problema e fornito un metodo per ritornare alla normalità.
Poi ovvio che per mettere a posto tutto ci vuole un bel po’.
Di certo credo che troveremo un po di teste impalate fuori dalla sede di CrowdStrike … soprattutto di chi era responsabile del testing
Piano pero’. CS ha sicuramente un sacco di colpe, ma se si applicano delle patch senza preoccuparsi di testarle prima, la colpa e’ anche dell’azienda. E se sei impreparato, colpa doppia.
Sono perplesso.
Quesra settimana sono già 4 le persone che mi chiedono quando andrò in pensione.
Non starò sulle palle all’intera umanità?
No, é solo che sembri molto vecchio
Quindi uso scolorina per le rughe o evito di parlare?
Che dici? Zio
Crowdstrike, fosse anche assicurata sulle puttanate, credo non sia così assicurata per sostenere la causa WORLD vs. CS, dunque, temo, tanti saluti all’azienda, che fallirà perchè insolvente, dopo che avrà perso tutte le varie cause e non avrà i fondi per pagare tutti.
Nel 2010, un aggiornamento di Norton AV portò alla cancellazione di un file vitale per Windows, bloccando di fatto milioni di computer.
L’allora CTO di Norton era l’attuale CEO di CS.
Norton non è fallita, il CTO non fu licenziato, CS allo stesso modo non fallirà.
Spiacente per il vostro Wishfull Thinking, ma questo genere di problemi POSSONO capitare, sono sempre capitati e capiteranno sempre.
E comunque basterebbe andare a leggere le clausole delle Licenze di utilizzo software per capire che fare causa a CS è inutile.
PS: una nota associazione di consumatori si è lanciata a minacciare cause a CS e a MS per il caos di ieri. Good Luck.
Evita i vestiti stile impero e le parrucche Luigi XIV, e più rimmel, che diamine!
Insomma, qualche spiccio c’è caso lo debbano tirare fuori, anche solo per sostenere le cause legali ovvero per chiuderle senza perdere i contratti. Poi sì, sopravvivranno, nonostante il tonfo in borsa, perché di alternative valide, pochine mi sa. E qui sta il punto: abbiamo monopoli nascosti nei meandri degli HD, almeno in base ai SO.
Ma dubito possano esistere alternative praticabili a livello corporate.
Aspetta, non conosco come funzioni questo caso, ma se ho un aggiornamento di es. Windows, mica lo teso prima. Installo e basta. Più che altro mi sembra strano che subentri in automatico il famoso punto di ripristino che dovrebbe funzionare proprio in questi casi.
Dipende da quanto il tuo fatturato dipende dal funzionamento dei tuoi pc.
Colore?
E qualcosa rimane …
Tu.
Ma per esempio i Belgi che hanno comprato mezzo mondo, oltre alla mia azienda anni fa, ci rendono la vita difficile anche perché decidono loro cosa puoi installare e cosa no, non solo di SW in generale (provati a far girare qualsiasi cosa che nom sia nella loro white list, e ti chiamano in 2 ore, non importa se era un freeware o un trial), ma pure gli aggiornamenti del sw. Prima li testano, poi fanno installare (a forza) quelli che decidono loro.
E sì, se sei sviluppatore, sei admin di macchina. Ma di serie B: non puoi fare alcune cose, tipo appunto installate gli update che vuoi. E se sei un commerciale, beh, allora manco l’orologio puoi gestire.
Due marroni così, però noi problemi veri causati da terzi pochini. Piuttosto le macchine ce le devastano i Belgi stessi, col loro controllo ossessivo e la loro vpn obbligatoria - due anni per convincerli che c’erano situazioni di incompatibilità con altre vpn del cliente.
Abbiamo dei pc potentissimi che, con tutte le schifezze a bordo (di sicurezza e controllo di quel che facciamo) diventano dei carrozzoni lenti e farraginosi.
E anche sw fondamentali come i virtualizzatori (virtual machine) sono guardati malissimo e ammessi solo per una ristretta cerchia di eletti.
Insomma, finisce che il pc aziendale (come pure il phone, sorvegliatissimo), lo aggiornano loro, quando decidono loro. E tu lo usi SOLO per il lavoro, che tutto quello che fai è monitorato - in barba a qualsiasi legge sulla privacy. E quindi, per tutto il resto, ti compri un pc personale, che usi SOLO con una rete non aziendale.
Lo dico: era meglio rischiare un virus, eh?
L’ideale sarebbe avere una ambiente interno di test, dove installi gli aggiornamenti, verifichi che siano compatibili con l’infrastruttura aziendale, quindi, in assenza di problemi, distribuisci l’aggiornamento all’interno del sistema.
Questo perché non sai mai cosa possa capitare con eventuali software aziendali.
In realtà credo che molti distribuiscano gli aggiornamenti in automatico, vuoi per mancanza di tempo, risorse materiali, scazzo da capi ed utenti
Certo che in questo caso se un update blocca i windows di mezzo mondo … direi che la critica è soprattutto verso chi ha sviluppato il software, perché mi pare impossibile che questo Falcon Sensor abbia bloccato i computer di mezzo mondo e funzionasse perfettamente su quelli di test dell’azienda.
L’unica ipotesi che posso fare è che qualcuno abbia avuto fretta di lanciare qualche nuova versione (vedi l’annuncio del giorno prima) e non abbia dato tempo agli sviluppatori di testare adeguatamente il tutto.
No, direi che adoro questi Belgi, dovrebbero essercene di più
Ecco, è così che fa la nostra casa madre.
Per questo tu, anche come admin locale, certe cose non le fai - e, se trovi il modo di farle lo stesso, in due ore ti chiamano e ti chiedono spiegazioni. Se non le sai dare, finisci negli esuberi.
Non sai di cosa parli - per noi tecnici è un incubo: ci limano pure i sw di sviluppo.
Se hai un regolamento contrattuale devi rispettarlo, non solo a livello di PC; poi se sei un admin, mi aspetto che tu sappia cosa stia facendo, se non lo sai, meglio con non fai l’admin.
Poi è tutta una questione di capire come funziona.
Certo che se il capo locale pretende che l’admin faccia certe cose che possono fare solo in sede centrale e quindi stressa l’admin, si torna al solito problema.
In pratica tu come admin, devi far funzionare tutto quello che il resto del personale blocca.
La struttura gerarchica è fondamentale in una rete, però devi avere anche una flessibilità legata ad esigenze specifiche, se c’è un problema tipo quello della VPN di cui parlavi, non puoi tirarla avanti per due anni.
Però tra il tipico modello italiano, dove ognuno fa quello che vuole, e la struttura gerarchica tipica della multinazionali, io preferisco la seconda, ovvio che poi devi saperla far funzionare in modo efficiente.
Effettivamente è molto macchinoso ma si risparmiano rogne colossali. Probabilmente anche in Nokia gli aggiornamenti permessi sono solo quelli approvato e distribuiti dalla rete interna, lasciando la fase di test e approvazione tutta trasparente.
Almeno spero… Cmq i programmi personali effettivamente sono vietati (in realtà un paio li ho…) ovunque.
Blu metallizzato. Ti dona e fa pendant con il tuo carapace di alluminio anodizzato con tutti quegli adesivi sopra.