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What is Bluesky? Everything to know about the app trying to replace Twitter
Blue sky with clouds illustration, representing Bluesky social
Image Credits: Bryce Durbin / TechCrunch
Is the grass greener on the other side? We’re not sure, but the sky is most certainly bluer. It’s been over a year since Elon Musk announced his bid to buy Twitter, and those who opposed the sale have tried setting up shop on platforms like Mastodon, Substack Notes, T2… but none of these Twitter alternatives have really captured lightning in a bottle like Bluesky.
Bluesky remains invite-only in its beta, but as more people get on the site, the hype around it is growing — though as we know from apps like Clubhouse, the hype might not last forever. In the meantime, Bluesky now has over a million installs, according to estimates from data.ai. The new app sees about 8,300 first-tiime installs per day, on average. So many people are trying to get an invite that they’ve started popping up for sale on eBay (we would advise against making that purchase).
Here we answer the most common questions about Bluesky social:
What is Bluesky?
Bluesky is a decentralized social app conceptualized by former Twitter CEO Jack Dorsey and developed in parallel with Twitter. The social network has a Twitter-like user interface with algorithmic choice, a federated design and community-specific moderation.
Bluesky is using an open source framework built in-house, the AT Protocol, meaning people outside of the company have transparency into how it is built and what is being developed.
Dorsey introduced the Bluesky project back in 2019 while he was still Twitter CEO. At the time, he said Twitter would be funding a “small independent team of up to five open source architects, engineers, and designers,” charged with building a decentralized standard for social media, with the original goal that Twitter would adopt this standard itself. But that was before Elon Musk bought the platform, so as of late 2022, Bluesky is completely divorced from Twitter.
Io per fortuna le sento di rado. Niente a che vedere con quelle degli anni ‘80, che ci facevano ballare sul serio (ed eravamo già abbastanza traumatizzati dal terremoto dell’ Irpinia, che fece danni anche a Napoli).
Quella dei Campi Flegrei è una situazione veramente strana e incredibile, una delle più grandi caldere al mondo. Per fortuna è continuamente monitorata.
in genere non pubblicano post sui cuccioli, ma in questo caso sperano che l’attenzione aiuti gli sforzi di conservazione delle giraffe in natura. Lo zoo completa l’inaspettata operazione di marketing chiedendo al pubblico di aiutarlo a scegliere un nome per l’animale e anche di prendere in considerazione una donazione per sostenere la causa della conservazione
Proprio, lo hanno fatto per le giraffe libere…
@Jabbafar, eri mica stato tu a vendre due barattoli di vernice marrome scontatissimi?
Il mantello della giraffa è molto variabile, sia tra i diversi individui, sia tra le varie specie e sottospecie; può assumere una colorazione marrone scuro, nocciola fino a quasi nera nei maschi più anziani. L’età di una giraffa si capisce da quanto sono scure le sue macchie.
Sarà di una specie dal manto marrone e avrà le macchie dello stesso colore. Magari si vedranno meglio quando, da adulta, si scuriranno di più. O no?
In alternativa, si può chiedere a quel lama che si aggira con fare indifferente tra le giraffe.
See, dicono tutti “solo per sapere”. Poi ti ritrovi con 200 euro di spesa che non hai ordinato da pagare…
(stasera? Frittata, che oggi a pranzo carne e patate fritte, ieri a cena pasta, ieri a pranzo insalata rinforzata…
Domani costata e patate lesse, poi la sera magari insalata ricca - è come la rinforzata: ci cacci dentro quello che ti pare, ma in questo caso che costi di più - o prosciutto e melone…)
