La Scienza, l’Universo e Tutto Quanto

Ma quindi, secondo il nuovo studio son spariti come? Sterminati dai nuovi venuti? Espatriati come schavi da qualche parte?

Boh. Erano sempre quattro gatti, secondo la nuova versione. Ma, secondo lo studio “While a comprehensive evaluation of past population sizes goes beyond the scope of this investigation, our results will help to contribute to this area of ongoing research.”

Cioè, a noi basta continuare a ricevere fondi per le ricerche, poi fate voi. :stuck_out_tongue_winking_eye:

https://www.science.org/doi/10.1126/sciadv.ado1459

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Ecco appunto babbano, ho confuso 100 con 1000. Ricordavo un numero enorme rispetto quanto siamo in grado di intuire.
Per dire che se fossimo un sistema ordinario, potremmo immaginare che altri sistemi simili la vita ci abbia messo più o meno lo stesso tempo a svilupparsi. Sarebbe quindi ragionevole pensare che i segnali abbiano iniziato a espandersi più o meno nello stesso tempo, dovremmo più o meno essere in grado di riceverli.
Ma appunto, a spanne. Ma potremmo anche essere molto speciali, e il teorema di Bayes è molto benevolo con noi: la probabilità che si sia su un sistema abitabile è 1. (Si, ho scritto una banalità per rimarcare che la possibilità che siamo gli unici nella galassia o anche nell’universo è non nulla, per quanto insignificantemente bassa).

Anche solo su 4,5 miliardi di anni, possiamo dire che quel “più o meno” potrebbe essere “milione di anni più, milione di anni meno”? E se poi la vita media della vita intelligente, arrivata fino a inviare messaggi nello spazio ,fosse, diciamo, di 50 k (perché mi dispiace morire giovane) anni?

E se, pur partiti in contemporanea , altrove ci fosse stato un numero di estinzioni di massa diverso? Magari proprio perché altrove le condizioni son più favorevoli. Ma poi, tra i 50 e 200 mila anni dalla radio, tutti a lanciarsi sul nucleare e poi a farsi esplodere in guerre globali di conquista. Oppure tutti a esaurire materie prime non rinnovabili, tipo i molluschi e gli alberi per i Pasqualini, e giù di estinzione. Accidenti, e dire che sarebbero bastati solo quegli 800-950 mila anni e ci si sarebbe potuti salutare ogni 4/100/1000 rotazioni della Terra intorno al Sole…

Abbiamo una finestra piccola piccola, oltre ad averla nascosta bene per la maggior parte del tempo.

Esatto è quello che intendo dire. L’equazione di Drake, che non vale tanto alla lettera, ma come principio, impone una catena di condizioni, senza le quali non si arriva alla fine, cioè alla comunicazione.
Per il resto, concordo. Non solo è una finestra stretta, ci un sacco di ulteriori condizioni. Ma è anche vero che la comunicazione non è l’unico mezzo.

Allora diciamo un segno di esistenza.
Tipo che comunque distinguo qualcosa dal rumore di fondo (perché il lancio di una bottiglia nello spazio, eseguito millemila anni fa, che caschi proprio sul mio rilevatore di bottiglie in questo punticino dello spazio oggi o negli anni che restano da vivere alla razza umana, mi lascia meno speranze di imbroccare un 6 al SuperEnalotto).
Anche così, ci credo poco. La dico tutta: ci credo niente.

Miscredente, proprio ora che albeggia una nuova era gloriosa per gli ufologi:

Ma i numeri in gioco sono enormi. Anche una probabilità schifosa come una su un miliardo, dà 200 sistemi solari con la vita.

Anche una probabilità assurda di una galassia (!) con la vita su un miliardo, da 200 galassie.

Ma io, che sono l’anti-geocentrico, perchè si è visto, alla fine siamo geocentrici via via sempre in meno, anzi, non rimane quasi nulla, credo che la vita pulluli, là fuori.
Anche solo perchè troviamo continuamente, in giro, i mattoni della vita. E poi, che avrebbe di particolare il nostro Pale blue dot???

Che poi, a me questa foto ha sempre aperto eoni di vertigine, perchè è tutto là sopra: gli egiziani, i romani, tutte le persone nate e morte, pure tutti gli studi che facciamo sull’Univero attorno, ma pure Star Wars, Star Trek, tutte le nostre pippe sulla fantascienza e i viaggi interstellari, per ora, sono solo idee che gironzolano su quel puntino, non c’è niente di vero, fuori…(almeno, non ci risulta).

Che poi, inciso, ma Gesù Cristo è apparso e morto su ognuno di questi minimi punti, o Iddio si è iincarnato solo qua? E gli altri, tutti dannati e condannati?

Comunque, ci sono state da noi 5 grandi estinzioni di massa della vita, e direi che, uomo permettendo, ora male non ce la passiamo…figurati, la vita IMO è dappertutto. Ma IMO e senza prove, claro.

Non vedo perché la spiritualità debba essere cristocentrica. Non lo è nemmeno sul nostro “pale blue dot”, mi pare…

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stralcio dal link:

Il primo punto è quello, per così dire, di partenza, ma già da solo dalle implicazioni pratiche notevoli: si chiede lo stabilimento di un processo UE per la raccolta dei dati , l’accesso, l’analisi e la pubblicazione dei casi sui presunti UAP , con standard e protocolli comuni per i dati osservativi e le metodologie di analisi, uno scambio trasparenti degli stessi e la costruzione di una banca dati europea, magari con la creazione di un ufficio sovranazionale di standardizzazione .

Il secondo punto (…) Chiede che gli UAP siano inseriti fra le “priorità” delle azioni e della legislazione UE , in particolare in materia di sicurezza, aviazione e spazio, e la declassificazione di tutti i dati detenuti da enti militari di tutti i paesi dell’Unione!

(…)
Il terzo punto suggerisce che si tenga conto della questione UAP nell’ambito dell’ “Horizon Europe”, il principale programma di finanziamento dell’UE per la ricerca e l’innovazione , con un budget di quasi 96 miliardi di euro per il periodo 2021-2027.
(…)
Il quarto punto, infine, si dilunga sui rapporti globali che la nuova mega-struttura UE per lo studio degli UAP dovrebbe intraprendere con gli organismi analoghi delle altre parti del mondo , in specie con quelli statunitensi.

Così, a naso:

Dateci un lavoro prestigioso, tanti soldi (e badate bene che sono per il pregersso, per il presente e per il futuro dobbiamo ancora fattutare) e la possibilità di organizzare feste e trasferte in giro per il mondo.

Ma non mischiamo le cose: un conto è l’alieno che cammina sulla Terra alla ricerca di mucche da portare nello spazio, un altro la possibilità che ci sia vita in giro per l’universo.

Da quel punto di vista, anche se non sono in grado di calcolare un bel niete, essendo un seguace dell’evoluzionismo mi aspetto che la vita possa evolvere ovunque ci siano le condizioni. Possa, non debba, ma mi aspetto che sì, ce ne sia. Tanta? Poca? Non fa differenza se comunque resta sufficientemente lontana nello spazio e nel tempo perché non ci sia modo non solo che si interagisca, ma che si riesca anche solo a coglierne l’esistenza.

Alla fine, è evidente che diventa un atto di fede: puoi credere nel Dio creatore tutto tuo (quello che avrebbe fatto anche gli animali, ma senz’anima - e per le donne, solo “di recente”), nel Dio creatore di vita in generale, anche al di fuori della Terra (certo, non è quello della Bibbia, ma non si può avere tutto) o nel Dio della Statistica e dell’Evoluzione (forse sono due dei, eh? Che però qui fanno comunella), che dice che, con molta probabilità, troverai, in ics anni luce di spazio, enne pianeti abitabili su ipsilon dei quali avrai la vita che si arrabatta con un intervallo di confidenza cappa.

Non dico numeri, anche perché:

Anche una probabilità schifosa come una su un miliardo, dà 200 sistemi solari con la vita.

Anche una probabilità assurda di una galassia (!) con la vita su un miliardo, dà 200 galassie.

saranno giuste le basi numeriche di partenza del calcolo? Cioè, qui si dà per scontato che quello che abbiamo capito della dimensione dell’Universo (diciamo il tutto) sia abbastanza uguale a tutto quello che effettivamente c’è. Peccato che, con i nostri potentissimi strumenti, siamo come il cavernicolo appena sceso dal ramo che pensi che il mondo sia l’isola in cui risiede (epperò magari lo è davvero? Chissà).

Diciamo che, solo qualche anno fa, quando ancora non avevao gli strumenti che abbiamo ma si andava di telescopi, spevamo che c’erano tante stelle e qualche galassia.
Poi i telescopi sono migliorati e ci siamo accorti che qualcuna di quelle stelle erano in realtà galassie di stelle. Poi sono migliiorati ancora e abbiamo scoperto che alcune erano ammassi di galassie[1].

E stiamo guardando fin dove riusciamo, cioè fin verso gli albori del (nostro) universo, senza sapere nemmeno se sia davvero tutto o “una cosa locale”, se in 13 miliardi di anni, stante che le stelle stesse nascono e muoiono, abbiamo un tasso di natalità che sia sceso sotto lo zero, ovvero se, oltre l’oltre che vediamo, ce ne siano altri, di ammassi di galassie sparse in universi, dove magari quel tasso è oggi diverso. Oppure invece niente, c’abbiamo solo questo, e i numeri del Tobanis sono giusti, chissà.

Resta che ho fede in quelle due strane divinità che mi fanno pensare che, anche se non ne avrò mai traccia, non sono l’unica forma di vita che va in giro a mangiarne altre sul suo granello di sabbia, mentre di quelle altre divinità credendo alle quali dovrei pensare che tutte le stelle e tutte le galassie sono state fatte solo perché potessi bearmi a guardarle, che giusto io son l’eletto, ho fede che sia stata una delle prime e più grandi truffe (inganni, raggiri, imposture, millanterie, imbrogli, frodi) perpetrate da uomini (più spesso a loro volta ingannati) ai danni di altri uomini.


  1. insomma, in questo fantastico film c’era il giovane studioso locale che sapeva che i pianeti in tutto l’universo erano ben 53…Era già parecchio avanti rispetto a Galileo, no? Ecco, quando ho visto la scena in cui faceva lezione sciorinando quei dati, ho pensato che sì, noi siamo molto più avanti, e lo resteremo almeno finché non vedremo un po’ più in là. Ma tanto, che siano virus, piante, bipedi o altro ancora, non li incontreremo: l’umanità, salvo colpi di fortuna davvero insperata (incalcolabile), non vivrà abbastanza comunque. ↩︎

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Per quello potrebbero chiedere passaggi agli UFO. :grin:

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Certo, ma lasciamo perdere la spiritualità, prendiamo le religioni rivelate…Cristo, o Maometto, o Yaveh…passati solo di qua?

Eppure in quella foto di Vega, le stelle attorno non mancano, con chissà quanti pianeti…laggiù, le divinità avranno pensato chissene? Loro salvano il Pale Blue dot, e il resto, ciaone? O invero hanno visitato miliardi di pianeti (nella nostra galassia) o miliardi di galassie (nell’Universo)?

Per puro amore della speculazione, l’Universo pullula di santi, madonne, Medine e roveti ardenti? Adami ed Eve come piovesse?

O magari di panteisti e panenteisti… E niente messia o avatara.

Perché dovrebbe? Il Papa ha dichiarato che eventualmente anche eventuali alieni sarebbero figli di Dio, il che non escluderebbe che esso possa essersi rivelato anche a loro.
Ma tutto questo, mi dite che c’entra?

(scusate mi sono svegliato molto male oggi).

Era giusto per cazzeggiare.
Comunque mi è tornato in mente un articolo del CICAP su scienza e metafisica di qualche anno fa (non me lo fate andare a ripescare).

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Oggi sono incazzoso come una faina. Raccontatemi qualche barzelletta invece! Qualcosa sul jabba.

A proposito di Jabba, vorrei sapere proprio dov’è finito. Starà ancora bighellonando in giro per il mondo?

Tenerife.

Non volevo dirvelo

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Sì, ma quello è Tenerife su Antares

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Abbiamo trovato la vita nei campioni dell’asteroide. Peccato che ce l’abbiamo messa noi:

When the team found life on their sample, the first thing they did was to look for evidence of contamination, and there was plenty of evidence to be found. To begin with, the size distribution of the organic rods and filaments found in the sample is consistent with those commonly deposited by terrestrial life.

Their data also found evidence of a growth and decline period of about five days, which is also consistent with Earth life. If the Ryugu samples had truly evolved beyond Earth, they would be genetically separated from us by millions or billions of years. Their size and growth rate wouldn’t match those of our common microbes. So the best explanation is that the sample became contaminated despite our best efforts.

We may have already spread life to the Moon and Mars inadvertently.

Sì, questa l’ho sentita (di nuovo) di recente…