Sto facendo il.mio controllo periodico sul egatto.
Il signor Rossi sta cominciando a sclerare.
Incominciano a esserci numerose risposte piccate, ne riporto 2
" il tuo punto è stato detto chiaramente.
L’Ecat per ora non è così intelligente, ma dopo il tuo suggerimento cercheremo di educarlo"
"
Dopo il tuo suggerimento di andare in pensione, ho deciso di seguire la tua saggezza, quindi mi sono sentito insensibile se non dovessi ringraziarti dedicando almeno un’ora… "
Mannò, il punto è, come ha chiaramente detto nel 2012, che “non si deve mollare mai”, e se pure i creduloni cominciano a cedere, bisogna contrattaccare. E no, non è una novità di adesso.
io mi firmo sempre “Tobanis” quando segno sul conto da Luke. E a te ti telefona sempre la signora Enel per proporti nuovi contratti di fornitura elettrica…
Ricordate Dolly, la pecora clonata, no? Se no, siete giovani. Al tempo vennero fuori molte polemiche, soprattutto per un teorico uso della clonazione sull’uomo.
Aggiornamento, i cinesi hanno clonato un macaco, dunque un primate, come riportava Le Scienze di aprile. Il primo che sia rimasto, almeno finora, in ottima salute, e ormai sono passati un paio di anni.
Cloneranno, cloneranno. Per i pezzi di ricambio, per lo spettacolo, forse anche per la guerra. Ma solo se diventerà più pratico o più commerciale di altri sistemi. Sennò vai di colture di organi, talent scout e recruiment retribuito. Per gli schiavi, basta fare una qualche guerra, preferibilmente lampo, con i reclutati a stipendio potenziale (= se sopravvivono).
Cloneranno cosa? al momento il modo piu’ economico è pur sempre quello tradizionale. Al limite potrà esserci qualche riccastro egocentrico che vorrà avere una copia fisica di se stesso, ma quando si renderanno conto che l’identità umana non è solo DNA ma un milione di altre cose, cadrà presto in disuso.
Diversa è la questione degli allevamenti, dove l’unico interesse è la resa al kg per grado di qualità. Lì sì allora l’idea di linee genetiche uniche potrebbe avere un senso, al lordo dei problemi dovuti alla fragilità delle stesse (un po’ come gli animali di razza).
La copia fisica serve per avere pezzi di ricambio (si pensa) perfettamente compatibili. E sì, servirà ai riccastri, per iniziare, ovvero si farà se ci sarà chi sborserà abbastanza, sennò nisba. Poi vedremo (o vedranno i posteri), ma secondo me costerà sempre di più del metodo originale per tutto il resto.
Tipo allevare schiavi in laboratorio: una faticaccia, che devi comunque farli arrivare almeno ai 5 anni, prima di riuscire a usarli nei campi o ai macchinari. Tanto vale andarli a prendere in qualche posto del terzo mondo dove te li vendono già cinquenni per due spicci…
Io ho capito che “ricambi” vi è piaciuto, ma all’epoca non erano note al grande pubblico le possibilità delle cellule staminali.
E’ molto più probabile che si arrivi prima a far crescere in vitro organi perfettamente compatibili da colonie di cellule staminali prelevate direttamente dall’interessato, che ad avere la tecnologia e la normativa necessarie per crescere un gemello, o clone, mantenerlo per tutta la vita, ed utilizzarlo come pezzo di ricambio, considerato soprattutto il fatto che questo garantirebbe al massimo uno, o due, organi funzionanti, e solo in determinate condizioni (se mai qualcosa dovesse andar storto durante la crescita, che si fa, si mette sotto un altro, si aspettano altri nove mesi + anni per la maturazione, eccetera).
Mi sembra un tantino poco pratico prima ancora che antieconomico.
Babbano è una stupidaggine, la clonazione umana non ha alcun senso. E’ come comprare una seconda auto nel caso si debba cambiare la batteria alla prima.
Nessuno lo farà, non sarà accettabile eticamente e soprattutto se ci sarà un’alternativa economica e 100% legale.
Lo si farà perché si potrà fare - per la scienza, perché qualcuno lo troverà divertente, qualcuno sarà pagato per farlo, qualcuno sperpererà soldi (di bsse, non suoi) per quello.
Mica in serie, diciamo qualche esemplare. Un po’ come la pecora dolly, o il Voyager col suo golden record, la ricerca del Santo Graal o la fusione come fonte di energia. Per chi ci crede, ma anche a dispetto di chi trovi la scelta folle, senza prospettive e uno spreco enorme.
Non saremo clonati in massa, esattamente come non abbiamo un acceleratore di particelle in ogni casa (e quello sarebbe già più utile). Ma qualcuno sì, ce l’ha- e ci sarà (c’è già) chi prenderà finanzianenti per studiare, con tanto di pubblicazioni quinquennali (o, insomma, nei pressi del battere cassa) esaltanti i grandi progressi ottenuti e i mirabolanti step successivi raggiungibili.
Che poi, vuoi mettere quante cose interessantissime anche solo per ricaduta casuale? Devo fare qualche esempio sulle grandi inmovazioni ottenute sperperando bilanci statali in ricerche assurde?
E perché sulla clonazione umana no? Scommetto che un paio di umani da dna ottenuto dalla forfora li faranno davvero. Da qui a 50 anni