La Scienza, l’Universo e Tutto Quanto

L’articolo ovviamente soffre da sindrome di mancata attenzione, per cui usa una sorta di clickbait (che in effetti l’ho guardato proprio per quello), ossia dire “hanno un fondo di verità” per dire che ci possono essere problemi simili anche se non esattamante quelli.
Le scie chimiche come descritte dai peracottari come Red Ronnie sono baggianate (tipoi l’aereo sospetto era quello che seguiva il giro d’Italia) ma che qualcuno si metta in mente di seminare qualche sosanza nelle nuvole è potenzialmente un problema reale.

E questo mi sembrava interessante, fermo poi la prima dell’articolo dove la mancata comprensione ed assunzione delle responsabilità (che si ricollega in maniera molto molto simile al lungo articolo in inglese postato da P7 sopra) fa sì che non si riescano a trovare e metetre in atto le soluzioni “un passo alla volta” che si asupicavano prima…

Quindi aspettiamoci che, siccome il problema maggiore è la sovrapopolazione e nessuno propone la soluzione A (l’auto estinzione), è più facile proporre la soluzione B (vedi Malthus) ma temo che in generale sarà l’ozpione C a prevalere: dovremo affrontare riduzioni drastiche (di rsorse, persone, stile di vita) anche se non vogliamo, colpiti da qualche catastrofe.

Personalmente tifo per il mio infarto!

io invece temo si userà una soluzione collaudata: guerre su scala globale che sterminano il 30 o 40% della popolazione.

In posti come gli USA potrebbe trattarsi anche di guerre civili: la rabbia che potrà scaturire da un collasso dell’economia e la quantità di armi in circolazione non preannunciano granché di buono.
Un’azienda “cristiana” ha pensato bene di portarsi avanti e proporre bossoli di fucile come decorazioni per l’albero di Natale:

E pace in terra…

Boh, chissà.

Alla fine del XX secolo, però, nuove osservazioni cosmologiche hanno rivelato che l’Universo non solo si sta espandendo, ma questa espansione sta addirittura accelerando

Ecco, secondo em questo è comunque formulato male, ad ogn modo. La dicitura corretta, visto che spesso (non voi ma altri) mi si riprende per non aver usato il irgore necessario, sarebbe: sono stati colleioznati indizi che sono comunemente interpretati come una espansione dell’universo, anzi addirittura una accelerazione.

Comunque di modelli plausibili ce ne sono a bizzeffe, il problema è sempre conciliare tutti i dati oservati, e a mia memoria, nessuno per adesso c’è riuscito.

Ad ogni modo, grazie, nella mia “lotta contro la materia oscura” questo è un tassello interessante.

@Hexagon , hai letto? guarda che ti interrogo ???

Sì, questo l’avevo immaginato. :grin:

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l’Universo non solo si sta espandendo, ma questa espansione sta addirittura accelerando

Ma perché dovrebbe accelerare?
Cioè, date zone di maggior massa che attirano qualcosa, epperò a loro volta starebbero allontanandosi da altre parti? O sono le altre parti che sono attirate, nel loro settore, da oggetti supermassivi che stanno più lontani tra loro? Ma qualcuno, localmente si avvicinerebbe, se si sta tutti precipitando verso qualche buco nero, no?

Mi sa che sto con le bolle di Hubble: stai a vedere che abbiamo guardato il redshift solo dal nostro punto di vista, e che se riuscissimo a piazzare un occhio da un’altra parte del cosmo, forse vedremmo qualcosa di diverso.

Vai avanti tu a vedere, @Fedemone, che io c’ho il pentolino sul fuoco.

Perchè, non si sa…e guardando da altrove, no, mi sa che non funziona, noi siamo già altrove, non è che siamo al centro, fermi, e per motivi inspiegabili l’Universo fugge da noi, e pure accelera…La teoria più quotata al momento è quella dell’energia oscura, ma non c’è ancora neanche uno straccio di prova

Se ipotizziamo che accelera perchè scappa dall’Uomo Nero, al momento abbiamo le stesse identiche prove, cioè zero.
Per quello, per tanti (e giustamente, per ora), la teoria dell’energia oscura equivale alla Forza, di SW, o allo Sforzo di BS, ma pure alla Supercazzola.

Sì, ma noi abbiamo un solo punto di osservazione. Quello che ci pare di vedere è che, fin dove vediamo, tutto si allontana sempre più rapidamente in ogni direzione. Epperò, più lontano guardiamo, più indietro nel tempo si va.

Dunque, non sarà che, andando lontano, tutto sembra accelerare perché… andava più veloce prima? In alternativa, a distanze più brevi dovresti “vedere” velocità maggiori - magari è così, saranno mica dei pagliacci questi cosmologi, no? Certo, se prima eravamo tutti molto più vicini e adesso siamo molto più lontani, è poco agevole calcolare le velocità relative, però magari sono esenti da dsa, quei tipi. Ma come fanno a dare per certo che, di quella stella lontana lontana, di cui s’intuisce l’esistenza per i suoi effetti gravitazionali (o perché quei geniacci sono degli Sherlock galattici) il movimento sia di allontanamento rispetto ad altra stella più lontana ancora che si trovi nella stessa direttrice rispetto a noi, ma cosi lontana che proprio nemmeno la intuisci? E se, tra le due, ci fosse qualcosa che invece le attira, per cui l’intuita si allontana e invece l’altra (ancora più lontana e non intuibile) si avvicina? Mah.

Resto dell’idea che tutti prendano le distanze perché abbiamo risparmiato sui deodoranti.

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Ricordatevi che negli ultimi 15 miliardi di anni non si è mai verificato un decadimento protonico al contrario di tutte le altre particelle.
E se da domani iniziassero a smettere di esistere?

Le prove, perdinci, vogliamo le prove!

Posta un video dove NON si verifica un decadimento protonico in 15 milardi di anni in tutto l’Universo. Avanti.

Chiedo a quello dell’ ecat se mi aiuta.

Ti piace vincere facile, eh? Buoni tutti, con quello alla regia.

Tu sai che non si chiedono mai le prove di una assenza perché è impossibile vero? Sì può solo verificare la presenza ma non il viceversa.

E poi è lui a cui piace vincere facile!!!

Lo dici tu. Guarda:

Vedi che si può? Malfidato!

Tempo di emivita.
Ha detto che non c’è stato, ma avrebbe dovuto dire che non si è osservato, complice il fatto che il tempo di emivita teorico è piuttosto alto (non ricordo l’ordine di grandezza).

Ecco - io questa la sapevo per averne sentito parlare da un’atra parte. Poi S. Google non ritrova quella discussione, però trova questo:

1,6×10^33, dice wikipedia

cioè parecchie (ma tante tante, eh?) volte l’età dell’Universo.
Però comunque anche lui, dopo una noia pazzesca, ben dovrebbe sgretolarsi. in cosa? Boh… Magari prima la materia ritorna ad aggregarsi in buchi neri supermassivi? Oppure sbuca la faccia di quello che, gicando a carambola, ha steccato così forte da mandare le palline ovunque…

Però anche qui, come per il discorso della forza oscura (o di quell’altra o dello sforzo di BS), mi pare si contrappongano studiosi con teorie opposte (o almeno alternative). Poi io so di essere uno zero cosmico e i permetto di buffoneggiare a destra e a sinistra di quelli - ma ci sta, dai: giro con la faccia di Duck Rogers e un QI inferiore al suo… e in effetti, alcune ipotesi cosmologiche sembrano davvero favole come quella dell’elefante che regge il mondo sulla schiena e poggia le zampe su una tartaruga - giganti, s’intende - solo molto più evolute o elaborate.

Ma la domanda sul protone, per esempio, era questa: se tutto si allontana, per quanto grossi i buchi neri non ce la faranno a incontrasi, se non localmente. Se è vero che la velocità di fuga aumenta nel tempo, a un certo punto passeranno anche abbastanza ennevolte *10^33 anni da far annichilire tutto. E quindi, poi, che fine fa l’Universo, quando gli decade anche l’ultimo baluardo della materia? Perché mi pare di ricordare che non c’era una relazione tra materia (e quindi gravità) e tempo: non finisce pure quello dell’Universo, che continuerebbe a esistere - epperò se è vero che l’espansione dello stesso è dovuto alla materia/energia che in esso si dipana, e se questa, a una certa, finisce…

Vabbè, lasciamo la risposta ai fisici del Cern, dai. Almeno si guadagnano lo stipendio, quegli inutili perdigiorno.

Potrebbe non essere la gravità la risposta.
A livello particellare è ininfluente.

Comunque a me sto big bang puzza, prima o poi cambieremo idea verso un universo più circolare.

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C’è un bellissimo filmato sulla storia dell’Universo, da qualche parte. Noi abbiamo la fortuna (o forse, sarebbe stato impossibile il contrario) di farne parte ora che ci sono i fuochi d’artificio, ma nella sua intera esistenza questo è un attimo: la sua “vita” sarà caratterizzata da…dal nulla, oggetti sparsi su distanze assurde che pian piano si spegneranno, pure i buchi neri evaporeranno, i protoni decadranno…

Ecco, quando si dice per n che tende all’infinito, io quello mi immagino, non numeri tipo “mille” che già fanno girare la testa, ma quelli in cui l’Universo sarà buio e vuoto, e finalmente tirando i dati avrai la certezza, facendo le somme, che il due appare una volta ogni sei tiri, preciso preciso preciso, e che ora il limite di quella funzione è zero, ma veramente. N finalmente se ne è andata all’infinito (o gli manca poco poco, che ora sì, possiamo dire che ci siamo).