Ecco - io questa la sapevo per averne sentito parlare da un’atra parte. Poi S. Google non ritrova quella discussione, però trova questo:
1,6×10^33, dice wikipedia
cioè parecchie (ma tante tante, eh?) volte l’età dell’Universo.
Però comunque anche lui, dopo una noia pazzesca, ben dovrebbe sgretolarsi. in cosa? Boh… Magari prima la materia ritorna ad aggregarsi in buchi neri supermassivi? Oppure sbuca la faccia di quello che, gicando a carambola, ha steccato così forte da mandare le palline ovunque…
Però anche qui, come per il discorso della forza oscura (o di quell’altra o dello sforzo di BS), mi pare si contrappongano studiosi con teorie opposte (o almeno alternative). Poi io so di essere uno zero cosmico e i permetto di buffoneggiare a destra e a sinistra di quelli - ma ci sta, dai: giro con la faccia di Duck Rogers e un QI inferiore al suo… e in effetti, alcune ipotesi cosmologiche sembrano davvero favole come quella dell’elefante che regge il mondo sulla schiena e poggia le zampe su una tartaruga - giganti, s’intende - solo molto più evolute o elaborate.
Ma la domanda sul protone, per esempio, era questa: se tutto si allontana, per quanto grossi i buchi neri non ce la faranno a incontrasi, se non localmente. Se è vero che la velocità di fuga aumenta nel tempo, a un certo punto passeranno anche abbastanza ennevolte *10^33 anni da far annichilire tutto. E quindi, poi, che fine fa l’Universo, quando gli decade anche l’ultimo baluardo della materia? Perché mi pare di ricordare che non c’era una relazione tra materia (e quindi gravità) e tempo: non finisce pure quello dell’Universo, che continuerebbe a esistere - epperò se è vero che l’espansione dello stesso è dovuto alla materia/energia che in esso si dipana, e se questa, a una certa, finisce…
Vabbè, lasciamo la risposta ai fisici del Cern, dai. Almeno si guadagnano lo stipendio, quegli inutili perdigiorno.