La Scienza, l’Universo e Tutto Quanto

Appunto, se non è replicabile è una bufala, e l’acqua scarseggia e la papera non galleggia.

E dunque, il metodo scientifico che cos’è?
Partiamo dal precursore e vediamo:

Toh, c’ha ragione il @fantawriter: se non è replicabile, non è scientifico. Forse, perché si danno anche situazioni in cui replicare per davvero non è possibile - non in tempi umani, per lo meno. Ma è comunque un buon punto di partenza.

Certo, poi non è che proprio chiunque possa replicare (magari cercando di smentire, anziché di comfermare). Però se lo hanno fatto in tre, ben ti potrai fidare, no? Un po’ come quando una notizia te la danno allo stesso modo tre tg diversi.

No, aspetta…

Ci deve essere dell’altro. Anche perché, se c’è un errore in quello che fai e tutti replicano allo stesso modo, può ben essere che tutti pervengano allo stesso risultato. Che però è sbagliato.

Qui mi sembra ci sia un po’ di confusione… Innanzi tutto i test di replica vanno fatti in doppio cieco, ossia uno non deve sapere dell’altro. I tre TG non riportano nulla di proprio ma attingono dalla stessa fonte, quindi fanno 0 verifiche ognuno. Se tu avessi tre fonti differenti, potresti o essere soddisfatto o farti venire il dubbio sulle fonti (ci sta), quindi si rifà lo stesso giochetto.

Torniamo agli esperimenti. Se tutti e tre replicano le stesse condizioni e hanno gli stessi risultati (meno facile di quanto sembri) allora è più una condizione al contorno: tu stai facendo l’esperimento così e cosà (magari anziché cosò e cosè) e sono specifici e noti a priori.
Poi a questo punto bisogna definire cosa significa “errore”, che dovrebbe essere una condizione al contorno diversa da quella richiesta. Io faccio così e tu cosà, e abbiamo risultati identici (quindi è ininfluente)/diversi (quindi lo classifico come errore, o meglio come scenario diverso).
Se un esperimento non mi riesce posso aver trovato i suoi limiti: un tot di parametri diversi precludono il risultato atteso, quindi certi fenomeni avvengono solo in certe condizioni e non in altre.

Quindi vorrei capire cosa si intende per risultato sbagliato. Sbagliato è tutto quello che non ti aspetti? Quello che non segue la teoria? Bisogna quindi andare cauti anche con il giudizio sulle conclusioni.

I test per smentire sono necessari come secondo stadio di verifica, nati per validare la robustezza. Se supera i vari stadi di tentata falsificazione (ossia di dimostrare che è falso) è dichiarabile - più che “vero” - “non-falso”. Ossia ci si dovrebbe sempre lasciare spazio per un possibile dubbio futuro, anche se allo stato dell’arte tutto sembra a posto.
Come per i materiali, prima li fai e poi ne testi la robustezza e quindi i limiti. Si cerca di invalidarli e di spaccarli, e si nota quali sono le condizioni per cui si verifica. Quelli sono i limiti di validità, cosa che in realtà accade per ogni esperimento.

La sai la famosa barzelletta dello scommettitore, no?

Spetta, @Fedemone - mica abbiamo finito.

E ricorda che sto facendo l’imbonitore per convincere un pubblico renitente a guardare (e ascoltare) questa serie di video. Che sono stati pensati per persone molto semplici (o poco acculturate in materia o, come me, analfabete di ritorno).

Non ho visto il video.
Premesso questo state prendendo il problema dal punto di vista epistemologico sbagliato.
Un fenomeno è scientifico se è previsto che possa essere falsificato.
Esempio: la fusione fredda è un fenomeno scientificamente falsificabile, e infatti al momento è solo una ipotesi, mai confermata. I suoi sostenitori negano la sua falsificazione con argomenti legali in mondo da renderla non falsificabile, portandola al di fuori dell’ambito della ricerca scientifica.
I miracoli non sono falsificabili in quanto è sempre possibile richiamarsi all’intercessione divina per giustificare il fallimento di un esperimento. Così come la fusione fredda e ogni altro fenomeno non scientifico.

E questo è anche il motivo per cui per esempio non è mai possibile confermare una legge fisica ma al massimo validarla fino ad un certo grado di approssimazione. È il caso dell’esperimento recente per confermare il principio di equivalenza tra massa inerziale e massa gravitazionale. Confermata a meno di 10^{-30}.

E ricordate che l’unica scienza esatta è la matematica. Come dici? Ah davvero? Maledetto!
Allora aveva ragione mio nonno: l’unica scienza esatta è la letteratura!

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Io voglio sapere invece quale è la letteratura esatta!

inizio e non finisco: la Divina Commedia.

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Allora, io son qui a dirvi di guardare i video, voi siete lì a dirmi che, uno, non li guardate, due, commentate i miei commenti, che son messi lì per incuriosire sul video in esame e sul successivo.

Non si fa così.

Episodio 4
Il metodo scientifico e il caso dello scorbuto.

Per @HC, quello che vai dicendo tu è negli episodi 5 e seguenti, anche se forse pure qui c’è un accenno. Per favore, non spoilerare.

Che poi finisce che ci fai pure brutta figura: la falsificabilità è UNO dei cardini, ma non è l’unico.

Se non sai gli altri, guarda i video. A partire dal primo, in ordine, tutti, fino all’ultimo (che non è questo).

non ho capito, veramente, me la spieghi? Hai un link?

Uno ma a mio parere quello che ci si dimentica sempre, equivocando. Perché senza di esso ci si ostina a discutere se Rossi sia un cialtrone o meno.

E allora intanto passiamo al nunero cinque: la ripetibilità, altro cardine che porta con sé il concetto di descrizione dell’esperimento. Descrizione che non può essere abborracciata. Qualcuno si dinentica anche di questo.

Episodio sei (e sì, anche star wars c’entra): la scienza è democratica o no? E come si devono usare i gatti negli esperimenti?
Ce lo fa vedere Policoso, mentre spiega tante altre cose:

Nel prossimo episodio potrebbero morirne due, anziché uno solo…

Ripassiamo i fondamentali:

Basta giocare, parliamo di quel che sta tanto a cuore a @HC: la falsificazione (anzi, la falsificabilità, ma poi mi si sciupa la battuta seguente). Quella scientifica, non quella dei pataccari.

E dunque, se uno afferma che tra 30 anni otterrà un certo risultato, come puoi falsificare la sua affermazione? Se ne riparla tra trent’anni, giusto? E se, dopo quei 30 anni, afferma che, per il prossimo step, ce ne vogliono altri 30?

L’affermazione ascientifica chi la sta facendo, quello che afferma : "30 anni (e poi altri 30 e poi vediamo) e avrai la tua centrale a fusione, dove ricaverò più energia di quella usata per farla andare " o quello che dice: “veramente, così son buoni tutti, anche i fuffari: non mi hai nemmeno dimostrato che pareggi lo speso e l’ottenuto (anzi, stai spendendo 100 per tiare fuori 1), per tacer di tutti i guai sulla gestione di certe temperature in una camera che non le può sopportare più di qualche minuto - ma fosse pure un’ora intera, per dire, non cambierebbe la situazione tra sperato e ottenuto”?

Ed ora, per la gioia di alcuni, il rasoio di Occam: vince la spiegazione più semplice

Ad esempio tra “inventerò un laser col 98% di efficienza (oggi siamo al 10%, nel senso che il 90% va perduto già solo a far andare il laser) e lo userò per fondere a caldo (o userò l’energia della fusione per alimentare per ore - anzi per giorni, anche se a oggi siamo intorno al minuto - la fusione, mantenendo campi magnetici che lèvati e temperature che manco il sole, in una sfera di plasma a qualche decina di metri da pareti che super congelerò - sempre per ore, anzi, magari per giorni - ). Entro 30 anni ce la farò e darò energia a basso costo a tutti” e “sei solo un farabutto: te stai studiando come scatenare la fusione a comando per realizzare - al limite -una bomba a fusione migliore. E comunque punti a una pensione dorata e sicura, che finora - e sono oltre 50 anni - ben ce l’hai fatta, no?”
La prima, ovviamente: è la più semplice da realizzare, dico bene?

Puntata nove: bufalari e teiere spaziali
Ovvero: chi deve portare prove?

  • Creerò centrali a fusione
  • Non ci credo.
  • Beh, dimostrami che non posso farcela.
  • Veramente, sei tu che devi provare che ce la fai.
  • Tra trent’anni.
  • Lo dicevi anche 50 anni fa.
  • 50 anni fa dicevo “tra 50 anni”.
  • Dunque oggi.
  • No, oggi ho fuso. 30 anni e ti faccio la centrale.
  • Ma avevi fuso anche 30 anni fa!
  • E infatti 30 anni fa avevo detto tra 30 anni.
  • Dunque oggi!
  • No, tra 30 anni.

Chi è il fuffaro? Ma già solo che uno dichiari “tra 20/30/50 anni farò ics”: come fai a sapere che quello è il tempo che serve? È in relazione alla tua età pensionabile?

Beh, ma fondere si fonde. poi questi mica sono bufalari: stiamo parlando di gente che ha titoli veri, che son finanziati da governi, persino dai militari. Dietro c’è sicuramente il dod, il doe, l’US Army, Bruxelles, la NASA, la NATO e pure Ansaldo Energia e la Toyota. Deve essere vero per forza che lavorano per farci spendere di meno

Sì, fondere si fonde, ma costa di più di quello che si ottiene. Parecchio di più spendi 100 e ottieni uno. Iter promette di spendere 1 per ottenere 5. O meglio, di “immettere 1” (ricorda qualcosa?) per generare calore che sarà disperso, ma che frutterà per 5. Per quanto tempo? Un’ora? E per l’energia? Per quello Demo, tra altri 30 anni. Con l’immissione di 1 per ottenere 10 o 15 o di più.
Trent’anni, è tutto vero perché lo dicono fior fior di scienziati e tutte quelle istituzioni là, militari compresi. Anzi, in prima linea, direi.

Sì, dài, abbiamo capito. :sweat_smile:
Passa ad altri esempi.

Eh no, ci va la conclusione:

È bello credere, ma è anche corretto chiudere occhi e orecchie?
Eppoi, non c’è un libro che ci racconti tutti i video?

E il libro?
Nella descrizione al video, il link.

Sennò ve lo dico io: qui

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