[…] “Much of the responsibility for this drift away from the EU lies with oligarch and former prime minister Bidzina Ivanishvili, whose Georgian Dream Party dominates the governing coalition,” the report said.
Ivanishvili made a fortune while living in Russia during its turbulent transition to a market economy, and was part of an influential group of Russian bankers who supported the re-election of former Russian President Boris Yeltsin in 1996, according to the ECFR.
Analysts have noted similarities between the situation in Georgia and Ukraine – both former Soviet republics which have found themselves caught between the East and the West.
The think tank ECFR drew comparisons between the situation in Georgia and Russia’s invasions of Ukraine in 2014 and 2022.
Former Russian President Dmitry Medvedev said in 2011 that had Russia not invaded Georgia in 2008, NATO would have expanded into Georgia.
The 2008 conflict centered on South Ossetia and Abkhazia, two breakaway provinces in Georgia. They are officially part of Georgia but have separate governments unrecognized by most countries.
Both Abkhazia and South Ossetia are propped up by Russia.
The 2008 invasion of Georgia only lasted days, but it appeared to have the same revanchist ambitions that drove Putin’s invasions of Ukraine in 2014 and last year, writes the ECFR.
“In this light, Russia’s wars in Georgia and Ukraine seem part of a single imperial project,” the report said.[…]
Sempre più intricata la storia del sabotaggio al Nord Stream:
Tra l’altro, il sabotaggio non è stato realizzato a regola d’arte, visto che una condotta del Nord Stream 2 è stata risparmiata. Forse non erano poi così professionali i sabotatori? O sono errori che possono capitare anche ai più esperti? Sempre che si tratti di errore…
Più che di errori, parlerei di mancanza di spazio, dunque anche di attrezzature e uomini, per fare di più. Ma a me pare una bufala. Poi non ci credo che nessuno, tra satelliti e radaristi, sappia quali e quante barche e navi ci fossero in superficie. Che ti vedono pure i sommergibili, se necessario.
Che poi: perché non usare, appunto, un sommergibile che lanciasse un paio di torpedini? Meglio dei sub a 2/4 km di profondità?
Beh la profondità era di 80 metri, in realtà l’articolo dice che le zone da minare erano distanti tra loro qualche km, non in profondità (che un sommergibile poi già a 1000 metri rischia di diventare una frittella).
Comunque, bel giallo, i pezzi stanno venendo via via a galla.
Ah, 80 mt - colpa mia, letto troppo in fretta. Questo cambia le cose, a parte il dettaglio per cui non ci credo che in quella zona non contassero persino i calamari di passaggio.
Pare che invece varie navi non fossero state identificate. Prima si era parlato solo di un paio col transponder spento o non funzionante, poi ho letto che potrebbero essere ben di più. Comunque per il sabotaggio ne bastavano un paio.
In una zona soprastante un gasdotto come quello? E non c’erano motovedette, autosiluranti, elicotteri e caccia?
Dai, questa estate proviamo noi con un gommone a girare sopra a qualche gasdotto che rifornisce mezza Europa, anche solo per un paio d’ore, e vediamo quanto ci mettono a venirci a trovare di persona.
Anche prima. Solo che qui è un po’ come nel caso di “Ustica” - pure lì c’erano cose che non si dovevano vedere (e non si sono mai viste). Solo che, in questo caso, gli interessi sono maggiori.
Intervista alla Kosteniuk (non mi sembrava il caso di metterla nel thread scacchistico):
"We’re living in this nightmare. … We are witnessing quite a tragic situation. … The [Russian] government decided to accept some laws that wouldn’t allow people to go and protest and to say they are against this war and, well, they just putting those who continue doing such stuff in jail, and that’s very sad because people outside of Russia they often complain about Russian citizens not being active, not going on protests, not saying that they are against this war, you know.
“I compare it to myself with a situation, when you are a hostage, nobody is complaining that you as a hostage are doing nothing. It’s just almost impossible to go against armed forces.”
Ma basta che ti ritrovi, tu comune mortale, davanti a due palestrati da 120/130 kg l’uno: vedi come hanno subito ragione loro a prescindere, pure se non tirano fuori nessun’arma. Cioè, puoi anche provare a fare come il tasso, ma tra umani conviene un po’ meno.
Hai talmente ragione che quando mi dicono “No, mica c’entra il peso nelle arti marziali…” ma dai…basterebbe vedere il pugilato, prova a mettere il campione dei Mosca contro uno qualunque (buono) dei Massimi…
Ma poi io faccio sempre il paragone: una mantide religiosa è un killer, tra i suoi, ma contro un gatto?
E un gatto, contro una tigre? Cosa rappresenta, un boccone?
E una tigre, contro un tirannosauro, cos’è…uno spuntino? Mica un avversario…
Ah, comunque continuano a fioccare condanne a vari anni di prigione per chi ha protestato contro la guerra sui social. Confesso che io non avrei corso il rischio.
Medvedev, Kiev è parte della Russia, confini sono inventati
“L’Ucraina fa parte della Russia in generale, siamo onesti”. È quanto ha affermato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, in una lunga intervista ai media russi. “Ma per ragioni geopolitiche e per la storia di ciò che è accaduto, per molto tempo abbiamo sopportato il fatto di vivere in appartamenti diversi”, ha aggiunto Medvedev, “dobbiamo fare i conti con questi confini inventati, con territori che hanno sempre fatto parte dell’Impero russo”. “Quindi questi territori erano abitati dalla popolazione russa originaria e hanno sempre fatto parte della Russia nel senso stretto del termine”, ha ribadito Medvedev, come riporta Ria Novosti.
(dal Sole24Ore)
Che poi è quanto sosteneva già Putin vent’anni fa. Provate a fare negoziati con chi la pensa così…
Ma quanto ripete è esattamente il pensiero di Putin, come si è visto già nel 2021: Medvedev fu tra quelli che pubblicarono articoli sulla stessa linea del “saggio storico” putiniano su Russia e Ucraina (aggiungendovi di suo una serie d’insulti all’ “ebreo-nazista” Zelensky).
I gattini possono fare molto per la pace nel mondo: invece che spedire armi in paesi belligeranti, basta che si offrano loro, un po’ ovunque nel mondo, come bersagli. Sapete quante vite umane risparmiate?
