Inverso - The peripheral

L’ho appena finita.

Oddio, sapendo che deriva da Gibson (per l’autore Sf più sopravvalutato dell’universo), temevo peggio nel complesso. Concordo con chi l’ha definita, negli USA, “convoluta”. Del resto abbiamo i soliti personaggi che cambiano bandiera di continuo a seconda di quello che accade (o meglio, per portare avanti la trama).
Certo l’idea inziale e l’ambientazione sono interessanti. Per fortuna ci hanno risparmiato le coscienze che sfrecciano tra i dati e combattano contro i software… più o meno, risparmiato.

Pensare che l’ho amato per tanti anni…

Non so, un tempo forse l’avrei adorato, con le trivelle di software che scavano nei gusci delle IA, ora che nel software ci lavoro da troppo tempo forse lo troverei estremamente ridicolo.

Credo che riprenderò “Giù nel cyberspazio”, prima o poi, tanto per capire come è invecchiato.

Io ho in coda la trilogia. Prima però ho delle cose da leggere, come i due libri della lumien acquistati in bundle, e i riparatori del tempo di Milella da fiire, e le correzioni al Nasf ics da rivedere. Perché “patta sunt servanda”. E io patto. Patto tantissimo.