Dunque, abbiamo il green pass europeo. Esso consente di viaggiare o, quantomeno, era indispensabile per viaggiare (e non solo, almeno da noi e, pare, in Francia) fino a poco tempo fa.
Si poteva stampare, si poteva tenere in forma elettronica anche come immagine in galleria, si poteva recuperare, per chi si voleva far del male, con l’app IO (che ogni tre per due ti chiedeva di collegarti con lo spid, poi doveva accedere al ministero della salute e poi, forse, ti permetteva di vedere il green pass che avevi sul telefono, sempre che tu non ti confondessi con qualche esito da tampone scaduto mesi prima), oppure si poteva usare Immuni, che alla voce “certificati” faceva e fa un ottimo lavoro, riuscendo a mostrare in primo piano quello che volevi anche lavorando offline e col bluetooth spento.
Dunque, la soluzione più semplice, a meno di non voler giare con una stampa dello stesso, era usare Immuni. Tuttavia c’è un dettaglio di cui mi ero accorto da tempo: guardando l’elenco dei certificati disponibili, le scadenze di quelli da vaccinazione e da guarigione non coincidevano coi dettagli delle stesse. Curiosamente, a guardarli dall’elenco, sembrano tutti scadere parecchio dopo. cosa che può (o poteva) trarre in inganno e riservare spiacevoli sorprese all’atto della verifica con l’app C19 (altra ottima app, a cui muovo un solo appunto: impedire gli screenshot rompe solo i marroni ai non malintenzionati. Gli altri, usano un secondo telefono).
C’è da dire che gli sviluppatori di immuni son gente in gamba, mica impiegati carciofi con conoscenze d’informatica scadenti: hanno fatto un ottimo lavoro, in generale .
Quindi , com’è possibile che ci sia una siile discrepanza e che non sia stata segnalata e corretta da tempo? E’ possibile che le regole di scadenza esterne ed interne indichino cose diverse?
@HC , tu sai qualcosa che non sappiamo?