Green Pass, Immuni, app IO, C19

Aggiungo, visto che per caso ci son cascato.

https://www.cochranelibrary.com/content?templateType=full&urlTitle=%2Fcdsr%2Fdoi%2F10.1002%2F14651858.CD015477&doi=10.1002%2F14651858.CD015477&type=cdsr&contentLanguage=

In sintesi, in questo studio pubblicato nella prestigiosissima rivista Cochrane, ci sono eventi avversi come febbre anche alta, ma i casi gravi sono indistinguibili dal Placebo. Non si possono trarre conclusioni per le morti in quanto nel trial non ci sono stati sufficienti casi di morte.
Con buona pace dei catastrofisti antivaxx, che però diranno che non si sono valutati i follow-up a lungo termine e che i vaccinati giovani stanno cadendo come mosche eccetera eccetera.

L’unica incognita sono le mutazioni del virus. Il virus fa il suo sporco mestiere, cioè muta. Muta poco se viene tenuto a bada, muta tanto se gli fornisci di colpo quei 1,4 MLD di ospiti nuovi. Che la Cina ha ora scoperto che se c’è in giro un virus, ma tutti stanno a casa, gira poco, se invece tutti escono (e il virus girava ancora), beh…la scoperta dell’acqua calda…se lo beccano in molti. Questa è l’incognita, cioè la prossima (ormai certa, direi, dati i numeri cinesi in gioco) mutazione.

Fermo restando che sono anche d’accordo, ricordo due fatti (e mezzo):

  1. l’Africa, primo continente a parlare di omicron, nonché continente paucivaccinato, ha fatto sapere subito che questa variante era (molto) meno mortale, proprio perché non dava seguito a quelle polmoniti fulminanti che hanno fatto strage. Da qui a dire “grazie, vaccini per l’Alfa, è merito vostro” il salto è un po’ lungo.

  2. giustamente ridurre mortalità e ingressi in TI. Chi muore e chi entra in TI? Gli over 60 e i fragili per davvero. Poi si può sempre sostenere che “non si sa mai, vaccìnati pure tu”, ma anche no, se il covid l’hai già fatto due (o più volte) e ti ha fatto un piffero. Son scelte che, se è vero che questi vaccini non impediscono di diventare contagiosi (e tutto si può sostenere, fuorché che fermino il contagio), non riguardano più la società, ma il singolo pluri guarito, il quale può anche dirti “no grazie: nonostante tutte le cose viste e sentite, non ho paura, perché l’ho già incontrato e mi ha fatto il solletico”.

Ehm, questo è un passaggio che ha colpito molto ma non è suffragato da fatti. La VoC, si scoprì, non fu né maggioritaria (non era omicron) né supportata da dati affidabili, si scoprì che si trattava in sintesi di un conteggio parziale e poco confrontabile ceteris paribus.
A parte pochi virologi televisivi, dentisti e altre soubrette, in effetti nessuno ha preso seriamente la voce del “virus più buono”. Ma il confronto è talmente complicato che pure oggi ci sono personaggi che confrontano Svezia ed Europa per sostenere che l’ombrello (i lockdown) provocano la pioggia (le morti). Boh.
Ma io direi soltanto di confrontare Cina ed Europa, oggi.

PS: fresco fresco, e davvero terrificante.

https://twitter.com/morganstephensa/status/1608451408130342912?s=20&t=AxCzuEspYc00TtWHjXgGiw

Infatti in mezzo mondo la mortalità è scesa e le TI si sono svuotate grazie ai vaccini no? Quelli distribuiti agli over 60 tra novembre 2020 e marzo 2021 e per settembre 2021 a tutti. Omicron, che diventa dominante a febbraio 2022, con il calo di morti non c’entra niente, giusto?

beh, certo, si può sostenere. Poi però bisogna spiegare il caso della Bulgaria: cosa l’ha salvata intorno a marzo? E com’è che da maggio a oggi sta meglio di noi? Non credo dipenda dal fatto che imboschi i morti, visto che fino a poco prima non s’è fatta problemi a dirci che stava parecchio peggio, no?

Insomma, non so

Our study has several important limitations. First, our cohort largely represents older unvaccinated individuals with pre-existing medical conditions who died from severe COVID-19, limiting our ability to extrapolate findings to younger, healthier or vaccinated individuals. Second, our cases occurred during the first year of the pandemic, before widespread circulation of variants of concern, and thus findings might not be generalizable to current and future SARS-CoV-2 variants. Finally, although it is tempting to attribute clinical findings observed in post-acute sequelae of SARS-CoV-2 to viral persistence, our study was not designed to address this question

Fresco di pubblicazione, su casi di alfa o comunque non Omicron , con 44 pazienti molto anziani affetti da “altri mali” (lasciami indovinare: tumori e simili? E già così, parliamo di quanto in forma fosse il loro sistema immunitario)., nel 2020, presumibilmente primi mesi, motivo per cui non ci sono morti vaccinati, perché nessuno lo era, e nemmeno giovani sani, perché trovare morti tra i giovani e sani era difficile anche nel 2020.

Posso dire che non mi terrifica per niente? Ma li leggete gli studi che vi propongono, o vi accontentate del racconto su twitter? Lo dice anche chiaramente: “si è tentati di spacciarlo per una scoperta clinica sulla persistenza del virus, ma no, guarda, non possiamo proprio. Anzi, non abbiamo fatto questo studio per quello”

Anche perché quello che hanno trovato è che il virus, se nessuno lo combatte e un terreno di coltura c’è, persiste. Guarda, i virus lo fanno anche nei ghiacci polari, di persistere (anche se lì non si replicano), e per millenni.

Secondo me stai cercando di fare le pulci ove non hai gli strumenti per farlo .
Premesso che tra ignoranti come me e te non può che imperare il principio d’autorità, la pubblicazione è pur sempre Cochrane. Ergo o gli editori si sbagliano, oppure il tuo giudizio sopra vale quel che vale .

A proposito del caso cinese, Roberta Villa (giornalista specializzata in questioni sanitarie ben prima del COVID) fa notare questo:

La probabilità che in Cina, dove la stragrande maggioranza della popolazione è suscettibile, emerga una variante capace di aggirare le nostre difese è possibile, ma molto inferiore a quella del resto del mondo, dove tendono ad affermarsi mutazioni che danno un vantaggio al virus.

Ovvero, traduco in termini semplici, il fatto che in Cina non ci siano molti vaccinati in modo efficace fa si che pur nella replicazione non vi sia una pressione a far emergere varianti in grado di evadere la protezione vaccinale, quindi l’ipotesi che dalla Cina possa emergerne una è poco probabile rispetto la libera circolazione in Occidente. Ci stiamo preoccupando della cosa sbagliata.

È un ragionamento che ha pienamente senso.

È come affermare che le farfalle nere selezionate dallo smog di Londra avessero la stessa probabilità di emergere altrove, dove lo smog non era presente.

Fenomeno complesso, la selezione darwiniana.

Se lo dici tu.
Io ho fatto il ricercatore - poco, per carità, e da giovane. Una cosa l’avevo imparata bene: a leggere gli studi, per capire cosa andasse e cosa no, già dal campionamento, per l’ambito di applicabilità. Poi uno può sempre dire che non so niente.

Però qui il compito è agevolato dal disclaimer (che negli studi seri c’è sempre) che enuclea per primo i punti problematici più manifesti.
Te lo dicono chiaro fin da subito, se ti era sfuggito: il campione è 40 e rotti cadaveri di anziani, con patologie pregresse, morti nel 2020. Ergo:

  1. non si può estendere ai vivi.
  2. non si può estendere nemmeno ai morti più giovani (anche se sono confidente che uno studio su questi ultimi confermerebbe).
  3. non si può estendere a varianti successive.

Per questi punti occorrono studi dedicati. Aggiungo inoltre che, come tutte le ricerche, anche questa andrebbe confermata da altro studio consimile presso altro gruppo di ricerca. Ma sono confidente che ce ne sia traccia già.

Soprattutto, se il grande scoop è che il virus del Covid sia multisistemico, cioè tenda ad attaccare un po’ tutto, direi che si sapeva già almeno dalla metà del 2020 - che poi, anche lì: c’è una guerra in corso tra il tuo sistema immunitario e il virus. Se vinci tu, vinci tu. Se vince lui, perché non dovrebbe piantare bandiere un po’ dappertutto, visto che non è organo-specifico?

Anche io so leggere gli studi, in generale. E anche io vado subito a leggere i limiti degli stessi - così come le esclusioni sui contratti di assicurazione. Ma i limiti vanno letti anche nei termini specifici. Quindi, “non si può estendere ai vivi” forse, “più giovani” beh, “varianti successive” mah. Si, servono più studi, non ci piove, MA io non ho le competenze per dire che quei fenomeni non sono estensibili. Cioè, non è che siamo in grado di capire tutte le conseguenze solo perché “sappiamo leggere gli studi”.

Comunque, lo studio è questo

https://www.nature.com/articles/s41586-022-05542-y

Quello che dichiara è che, in chi sia morto, il virus ha colonizzato più organi e tessuti, e ciò supporta il fatto (incontestabile) che non si accontenti di colpire i polmoni, ma che se la prenda un po’ con tutto, con ciò facendo capire che si tratti, per noi, di una guerra a tutto campo, cosa parecchio fastidiosa perché in alcuni organi la lotta è meno facile.
Questo può spiegare alcune evidenze note, tra le quali il fenomeno del long covid, che però riguarda una minoranza di soggetti (o avremmo svariati milioni di invalidi solo in Italia). Non dice nulla circa le differenze tra vaccinati e non vaccinati, né su quanto sia probabile che un guarito abbia comunque il virus in circolo dopo mesi (ricordo che lo studio è stato fatto su morti freschi di giornata. Servirebbe sezionare un po’ di morti di altro, mesi dopo la guarigione, escludendo che si siano reinfettati nel frattempo).
Se quello che spaventa è che il virus attacchi un po’ di tutto, faccio presente che non è una novità e che, al solito, dipende anche da come stavi prima (che se sei immunodepresso o mezzo morto di tuo, non è che puoi dare tutta la colpa al virus) e da quanto in gamba sia il tuo sistema immunitario: pare che, se giovane o non proprio decrepito, tu te la possa cavare come contro altri virus simili.

In termini assoluti o in relazione allo studio?

Perché uno studio ha i limiti che ha e, se lo sai leggere, sai fin dove possa arrivare e dove, invece, no, a prescindere dal fatto che, al di là di quello studio, sia o meno probabile che tutti quelli che hanno preso il covid abbiano (per dire) perso 10 punti resistenza e 10 di QI.

In altri termini, l’ambito di applicabilità ha la sua importanza. Se facciamo scienza, possiamo dire che, nelle condizioni x, la spinta y porta al risultato z. Possiamo anche ipotizzare che la stessa spinta y porti a z nelle condizioni k, ma la cosa va provata, perché il nostro studio in x non l’ha fatto.

L’ambito di applicabilità ti dice fin dove puoi spingerti con le deduzioni e ti mette in guardia sulle altre. In un senso e nell’altro.

Esatto.
Dunque, qui ci si deve preoccupare ma non terrorizzare. Tra l’altro, da quelle autopsie sono passati più di due anni e parecchie varianti. Abbiamo pagato un prezzo elevato, ma il prossimo giro che dovesse rivelarsi davvero falcidiante sarà “solo” molto lontanamente imparentato con questo.

Poi tutto è possibile. Vorrei aggiungere “vedremo”, ma suona un po’ di gufata.

Ieri ho aperto Immuni…boh, va ancora…e vabbè.

Va in che senso? Non hai modo di sapere se va o no, dando notifica solo se riceve dati positivi, ma se non riceve (come non lo fa da settembre, da quando hanno dismesso gli end point) non dice nulla.
È come l’airbag: non sai se funziona finché non funziona.

No, ok, va per quello che la ho sempre usata, cioè ospitare e poter far vedere i green pass.

Anche per quello è fatta bene. Il team che c’è dietro è composto da gente in gamba, non dai soliti carciofi raccattati in giro o dipendenti in pianta stabile dello Stato.

Lo ammetto, sono colpito dalla loro abilità, nonché dal fatto che, a loro, nessun burocrate pare abbia preteso di scrivere le specifiche o posto richieste inutili.
Chapeau, veramente.

Si fossero occupati dei vari siti della PA, saremmo i campioni del mondo nelle relazioni tra quella e i citradini. Per non parlare dell’Unico online.

Un po’ come con la lotta ai runner e ai cacciatori di funghi durante il lockdown: avessero fatto così coi “latitanti a casa loro” da decadi, li avrebbero presi tutti in 3 giorni. Ma è ben vero che, per quello, serviva un cambio al governo, no?