Che tempo che fa

Mi devo aggiornare? Cosa è cambiato?

Che sarete ancora meno tutelati.

Qua prima rilevazione sotto zero, di fatto il 21/11 è il 21/12, inizio d’inverno. Per ora il quinto novembre più freddo di sempre…

Domattina dovrebbe essere almeno -4 stando alle previsioni, ma già il fine settimana scorso erano scese così le temperature.

I ciclisti?

Ho letto di distanza minima per il sorpasso, di inasprimento multe per guida di veicoli a motore a in stati alterati e/o eccesso di velocità (ma occhio che vale anche per chi andasse a 41 km/h dove il limite fosse 30). Per un ciclista non è minor tutela.

L’unica cosa che non ho capito è il divieto di usare le piste ciclabili per i monopattini (si spera solo quelli a motore). Poi ho pensato che dev’essere perché sono usate dai runner

E resto contrario all’assicurazione obbligatoria per quei veicoli.

Dove sarebbe scesa la tutela rispetto a quanto presente nel codice prima?

Il corriere afferma anche qualcosa di falso: introdotto l’obbligo delle luci notturne per le bici.

C’era già.

Anzi, le luci potevano essere spente di giorno, ma dovevano comunque esserci, sul mezzo. Che poi tanti se ne fossero sempre infischiati, è un’altra storia.

Ci sono stati articoli sul Post che ne parlavano.

Oltre alle opposizioni, anche associazioni ed esperti di sicurezza stradale hanno contestato la riforma, che prevede in effetti misure molto favorevoli agli automobilisti, a discapito dei pedoni e dei ciclisti. Ci sono state diverse manifestazioni negli scorsi mesi, durante le quali il codice rinnovato da Salvini è stato definito spesso «codice della strage».

A questo proposito la riforma elimina le cosiddette “case avanzate”, una definizione introdotta nel 2020 per riferirsi agli spazi riservati ai ciclisti negli incroci regolati dai semafori: sono spazi davanti alla linea d’arresto delle auto in cui le bici possono aspettare che il semaforo diventi verde e in sostanza partire prima delle auto. La riforma inoltre elimina l’obbligo per gli automobilisti di dare la precedenza ai ciclisti: dovranno solo «prestare particolare attenzione», una formulazione vaga e che in caso di contenziosi permetterà un’interpretazione più larga della norma. Viene anche introdotto l’obbligo per le auto che sorpassano una bici di mantenere una distanza di sicurezza di almeno 1,5 metri, ma solo «ove le condizioni della strada lo consentano».

Se ne parla anche qui, con altri dettagli, anche se l’articolo risale a qualche mese fa:

Poi se per te non è un problema, tanto meglio.

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Tutto inutile, i pedoni e i ciclisti sarebbero al sicuro SOLAMENTE su percorsi dedicati divisi da guardrail, fare i disegnini per terra, e tenere distanza sorpasso di 1,5mt sono solo belle parole, va sempre all’intelligenza dell’automobilista.

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Oggi vento e pioggia, ma al momento siamo ancora sui 19 gradi (la minima della notte è stata 17°).

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Brusco calo di temperatura (al momento siamo intorno ai 12 gradi), ma già la prossima settimana risalirà. E tornerà la pioggia.

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La “casa avanzata” noi ce la si prende lo stesso, anche se non ce la disegnano: è sempre stato così, non cambia nulla.
Una distanza minima di sorpasso non c’era - potevi passarmi a 2 cm, volendo. Almeno lo hanno scritto quale sarebbe la misura giusta: non mezzo, non uno ma un metro e mezzo.

Poi: la riforma è scritta apposta perché, lato ciclisti, sia tutto vano? Beh, ma che pretendi? Pensi che gli onorevoli girino in bici sulle nostre stesse strade come facciamo noi?
È un po’ come la faccenda di tanti pezzi di ciclabile a Milano che, con la scusa di farti attraversare in sicurezza, in realtà ti spostano dalla strada per 10/15/30 metri per poi farti reimmettere con un bel cartello -per te- di “dare la precedenza”. Cioè servono a toglierti da davanti e a farti fermare poco dopo…

Eppure, meglio persino quelli, qua e là, che niente proprio.

Anche oggi 20 gradi di massima.
Nel weekend la temperatura dovrebbe diminuire.

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Goditela finché dura

Oggi piove, 15 gradi.

Intanto, in Spagna:

Le nuove regole prevedono che nel caso di un’allerta meteo i lavoratori debbano astenersi dall’andare al lavoro, senza che ciò comporti una riduzione del loro stipendio. Nel caso di emergenze e disagi prolungati, quindi oltre i quattro giorni, è prevista la possibilità di lavorare con un orario ridotto.
Lo Statuto dei Lavoratori in Spagna prevedeva già la possibilità di astenersi dal lavoro anche per particolari emergenze, ma il governo ha ritenuto fosse necessario specificare meglio questa possibilità per la crisi climatica.

Funzionerà? Vale solo per i dipendenti, però.

Ma vale anche per i fattorini? No perché la pizza la voglio anche che se allaga, eh.

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