Barzellette sul Jabba

A grande richieste, tornano le barzellette sull’unica creatura polimorfa dell’universo a noi nota! Il @Jabbafar !

Il Jabba come animale domestico ha un pastore tedesco mentre il suo vicino, in una gabbietta al riparo dalle intemperie, ha un coniglietto. Una sera, tornando a casa, il Jabba vede che il suo cane ha tra i denti il coniglietto bianco. Si butta al salvataggio del coniglietto e tira qualche scapaccione al cane. Il coniglietto fortunatamente non sanguina, ma e’ solo un po’ sporco di terra quindi lui lo ripulisce, scavalca e lo va a rimettere in gabbia. Il giorno dopo al risveglio vede che davanti alla casa del vicino c’e’ un’ambulanza e va ad informarsi. “Signora cosa e’ successo ?”. “Ehhh… Mio marito ha avuto un attacco cardiaco”. “Come mai ?”. "Ehhh… Due giorni fa aveva sotterrato il coniglio morto e oggi se lo e’ ritrovato dentro la gabbia !! ".

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Il Jabba, stufo dei supermercati, vuol diventare pastore, per cui rub… Compra delle pecore e fa l’ovile. Preso dal suo solito delirio di onnipotenza, vuole avere più pecore di tutti ma non ha soldi quindi si reca dal veterinario per sapere come fare a mettere incinta le sue pecore.
”Semplice” Dice il veterinario “Lei le fa montare tutti i giorni dal montone”.
”Ma io ho un montone vecchio e morente” Ribatte il Jabba.
” Beh, veda lei come fare. Trovi qualcuno che sostituisca il montone”.
”E dopo, come faccio a sapere se sono rimaste incinta?” chiede ancora il Jabba.
Il veterinario si rende conto di avere a che fare con una persona di abissale ignoranza e per divertirsi dice:
”La mattina dopo, tutte le pecore incinta saranno a gambe all’aria!”
Il Jabba, rientrato a casa e non sapendo come fare, decide di sostituirsi personalmente al montone e per non farsi vedere dalla moglie, carica le sue 20 pecore sul furgone, le porta in mezzo ad un boschetto e se le ingroppa una per una.
La mattina dopo entra nell’ ovile ma non vede nessuna pecora a gambe all’aria, sono tutte belle diritte in piedi.
Sconcertato le ricarica sul furgone e ripete l’operazione del giorno prima. E la sera, ovviamente stanchissimo va a casa e si addormenta subito.
La mattina seguente, ancora a pezzi dalle giornate precedenti, si sforza di alzarsi e va nell’ovile a verificare. Ancora tutte le pecore belle in piedi.
Allora si fa coraggio, le ricarica sul camion e si ripete la storia.
A sera, distrutto, si accascia a letto e la mattina seguente, incapace di alzarsi dalla stanchezza, dice alla moglie:
”Maria vai nell’ovile a vedere come sono messe le pecore”.
Dopo 2 minuti la moglie torna e lo informa:
”Nell’ovile non c’è nessuno. Le pecore sono tutte sul furgone ed una di loro sta suonando il clacson!

Il povero Jabba e’ coinvolto in un grave incidente automobilistico nel quale riporta cosi’ tante fratture che all’ospedale sono costretti a fargli una ingessatura totale. Essendo impossibilitato ad aprire la bocca e ad ingerire qualsiasi sostanza, deve essere alimentato esclusivamente per via rettale tramite un tubo. Il giorno del suo compleanno una infermiera, impietosita dal suo stato, decide di dargli un po’ di caffe’ attraverso il tubo. Mentre lo sta versando il Jabba prende ad urlare: “MMMMMMMHHHHHH… UUUUHHHHH!!!”. L’infermiera si avvicina alla apertura della bocca: “Che c’e’? E’ troppo caldo?”. Il carabiniere con un fil di voce, tra i denti serrati: “No… lo prendo senza zucchero!”

A grande richiesta di chi?

:rofl::rofl::rofl::rofl:

Non so, sentivo delle voci insistenti nelle.mia testa e alla fine ho ceduto.
Adesso mi chiedono di andare 8n vacanza ma sto resistendo.

Per fortuna non vai 12n vacanza

Avrei voluto 1028n, ma niente da fare…

Vita grama

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Un pappagallo e’ solito fare scherzi telefonici. Un giorno ordina 1000 Kg di nafta e ovviamente fa addebitare la spese del Jabba.
Scoperto l’autore del costoso scherzo il Jabba afferra il pappagallo, lo rinchiude in uno stanzino buio e lo inchioda per le ali al muro. Quando i suoi occhi si sono abituati al buio intravede dall’altra parte della stanza un crocefisso e gli chiede: "Tu chi sei? ". “Sono Gesu’ Cristo”. “E da quanto tempo sei qui?”. “Da quasi 2000 anni”. E il pappagallo: “Cavoli! Ma quanta nafta hai ordinato?”.

Il Jabba torna a casa felice dicendo al padre: “Papa’, ho trovato la donna della mia vita!”. Il padre: “Sono felice per te, ma dimmi, chi e’?”. “E’ la figlia del droghiere”. “Nooo… mi dispiace, devi sapere che lei … e’ tua sorella!”. “Ma com’e’ possibile? Lei…tu…Nooo!”. Sconvolto dalla risposta del padre il Jabba fugge, ma col tempo lo shock e’ superato. Dopo un mese il Jabba si ripresenta dal padre di nuovo felice: “Papa’, ho conosciuto una donna eccezionale! Sta in via Roma, e’ la figlia del farmacista…”. E il padre, preoccupato: “Sicuro?”. “No…mio Dio! Non di nuovo…nooo!”. “E invece e’ proprio cosi’. Sai, ero giovane…”. Nuovamente col tempo il dolore passa. Passati alcuni mesi il Jabba torna dal padre: “Papa’, mi sono innamorato di nuovo”. E il padre: “Sono contento per te. Parlami di lei, chi e’, dove abita?”. “Questa volta l’ho conosciuta a Padova…”. E il padre: “Padova?”. “Si’, sta vicino al Santo. E’ la figlia di un militare, un ufficiale…”. Il padre: “Ma porca miseria! Lo sai che ho fatto il militare a Padova? Ero l’autista del colonnello. A volte andavo a casa sua anche quando lui non c’era…”. E il Jabba: “Ma perche’? Perche’ proprio a me?”. Cosi’ distrutto da questa ennesima pugnalata al cuore il Jabba va a piangere dalla madre: “Mammaaa, voglio farla finita!” e le racconta tutto. La madre lo consola: “Coraggio, figlio mio, ma perche’ non sei venuto prima da me?”. “Ma, capisci, sono tutte mie sorelle!”. E la madre: “Si’, ma lui non e’ mica tuo PADRE!!”.

L’ammazzatopic appena sposata decide di preparare un arrosto per il pranzo della domenica. Il giovane Jabba la osserva e nota che, prima di porlo nella teglia ne taglia via il pezzo finale e le chiede curioso: “Cara, come mai butti via quel pezzo di carne? Mi sembra uno spreco!”

Lei risponde: “Guarda, lo faccio esattamente come lo fa la mia mamma, e ti assicuro che è un arrosto squisito!”
Allora il Jabba dice: “Sono curioso, posso telefonare a tua madre e chiederle come mai tagliava via questo pezzo?”
“Certo, fai pure!”

Prende il telefono e chiede alla suocera: “Scusa, tua figlia mi ha detto che quando fai il tuo meraviglioso arrosto ne tagli via un pezzo, ma perché? C’è qualche ragione?”
E la suocera: “Guarda, io faccio esattamente come lo faceva
mia mamma, ed era l’arrosto più buono del mondo!”
Il Jabba, non convinto ribadisce alla moglie: “Ti dispiace se chiamiamo la nonna?”
“Certo che no!”
Allora compongono il numero della nonna e le chiedono: “Scusa, nonna, la mamma dice che ha imparato da te a fare l’arrosto e ogni volta ne taglia il pezzo finale prima di infornarlo, esattamente come facevi tu … ma perché tu tagliavi via quel pezzo?”

E la nonna, serafica: “Perché avevo la teglia troppo piccola!”

In un circo si scommette su chi nel pubblico riesce a far ridere un asino. Ci prova un sacco di gente ma niente; alla fine si avvicina il Jabba e l’asino si mette a ridere a crepapelle.

Però non si ferma più e il Jabba si riavvicina e l’asino smette immediatamente di ridere e piange.

Il padrone del circo incredulo gli chiede come ha fatto. “Prima gli ho detto che ce l’avevo piu` grosso del suo e giù risate, poi gliel’ho mostrato.”

Mia

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La giovane Ammazzatopic dice al Jabba: “Caro, so che non è colpa tua se non trovi lavoro, però io mi vergogno”.
“E perché ti vergogni amore?”. “Perché viviamo alle spalle della mia famiglia. Mio padre ci paga l’affitto, mamma fa la spesa per noi, mia sorella ci compra i vestiti, e la zia ci ha regalato l’automobile”.
“Hai ragione, amore, e sai cosa significa questo?”.
“Che anche tu hai dei rimorsi?”.
“No! Significa che quello stronzo di tuo fratello, non ha mai fatto niente per noi”.

Nel ristorante di un albergo è seduto il Jabba e gli si avvicina il cameriere:

  • La prima colazione era di suo gradimento?
  • Molto buona, forse un po’ troppo abbondante; ho fatto fatica a mangiare tutto.
  • Signore, era una prima colazione a buffet.

Il Jabba è seduto in un bar. Davanti a lui una birra. Entra @OtreblaBlaBla, vede la birra sul tavolo, la prende e la beve. Il Jabba inizia a piangere. E Otre gli fa:

  • Ma cosa c’è? Piangi per una birra?
  • Guarda, è la peggior giornata della mia vita. Tutte le cose vano in modo sbagliato.
  • Ma cos’è successo?
  • Stamattina, torno a casa dal terzo turno di lavoro e trovo mia moglie a letto con un altro. Verso mezzogiorno mi chiamano quelli della ditta per comunicarmi che sono stato licenziato. Nel frattempo mia moglie è scappata con il suo amante e ha svuotato il conto corrente. Sono rimasto praticamente senza soldi. Ho deciso di suicidarmi perché la vita non ha più senso. Ho preso una corda per impiccarmi, ma la corda si è spezzata. Ho tirato fuori la pistola e ho provato a spararmi in bocca, ma la pistola si è inceppata. Sono uscito fuori e andato a stendermi sui binari, ma sai che da noi i treni sono spesso soppressi. E così, con gli ultimi euro che mi sono rimasti in tasca, ho comprato il veleno che ho versato nella birra, e tu me la bevi.

Il Jabba pensava di avere il corpo dei Dèi greci, fino a quando @P7 non gli ha spiegato che Buddha non è un Dio greco.