Sono andata a caxxum Nel senso che alcune, come la frutta, sembrano troppo perfette, comprese le ombre. Oppure l’Edera che non ha nessun tipo di imperfezione,
Tra poco la soluzione. Se qualcuno deve votare o commentare, lo faccia subito!
Lo spiegone-soluzione:
https://www.happycactus.org/_posts/2024-09-04-ia-experiment/
In breve:
- Il Gabbiano è stato giudicato vero da tutti, ma è falso. Generato con una rete neurale, abbiamo scelto, grazie alla collaborazione di un biologo, quello più convincente. Ma comunque non esiste.
- Il Gatto è stato giudicato falso dal 16% delle persone (1 su 6), e scommetto che è stato @il_Babbano . Anch’esso è falso.
- Il Rio di Venezia è stato giudicato falso da 2 persone su 6 (33%). E’ il falso più smaccato, si vedono i tipici artefatti delle IA, in particolare la barca a sinistra sotto il ponte va a mescolarsi col ponte stesso. Qualcuno ha indicato i lampioni, ma anche gli scuri sembrano un po’ tutti identici.
- Il Mulino esiste veramente e si trova a Bellori, vicino a Grezzana in provincia di Verona (lessinia). Un noto factchecker l’ha correttamente geolocalizzato attraverso google reverse search, ciò nonostante nella discussione che è seguita le soluzioni, qualcuno continua a non credere al fatto che la foto non sia stata manipolata. Effettivamente la prospettiva è “strana”, perché molto di scorcio e parte del mulino è occluso dalla pianta. Tuttavia è reale, solo i colori, come detto, sono stati aggiustati.
- Il Papavero è finto, ma solo 3 su 6 l’hanno notato. Eppure è abbastanza di basso livello, nonostante pensavamo sarebbe stato più ovvio notare Venezia. Boh, vai a capire.
- Albero e mucche è una foto vera, scattata da me l’anno scorso in Trentino, al tramonto, su un pendio che ha reso le ombre poco coerenti. In realtà il terreno sotto le mucche era pianeggiante mentre quello sotto l’albero pendente, da cui la diversa proiezione delle ombre. La foto a parte il bianconero e a parte una lieve regolazione dei contrasti, è la più naturale di tutte. Eppure è la terza più votata assieme al papavero (50%)
- Cesto di frutta è un’opera d’arte. E’ vera e non ritoccata. Tuttavia la pera sembra molto plasticosa, e questo ha indotto quasi tutti a prenderla per falsa. Ma la pera è effettivamente di cera, così come almeno
una mela e forse il limonedue mele, ma francamente non lo so neanche io di sicuro, e non ne è sicuro neanche Andrea, l’altra mente dell’esperimento. Quindi una vera foto fake. - Anche Edera è una foto vera. L’ho scattata sempre l’anno scorso durante una passeggiata pomeridiana, con la nikon D7200 e un obiettivo MACRO. Però per renderla credibile, ho spinto i cursori della saturazione, della vibrancy e dei dettagli molto in alto, poi ho aggiustato un po’ la tinta e il punto di bianco, e infine sovrapposto una grana grossa per simulare una vecchia pellicola. Manipolata, sì, ma gli indizi di chi l’ha etichettata come falsa sono stati i più assurdi, tipo le foglie troppo perfette o la mancanza di radici.
La sintesi della sintesi è che siamo tutti schiappe nel capire le immagini, che siamo fottuti per gli anni a venire se non ci diamo una svegliata.
E che ognuno vede quel che vuol vedere.
Beh almeno ho azzeccato il Rio di Venezia
Il gatto non pensavo fosse finto, il Gabbiano invece sì… ma l’ho lasciato fuori, non so manco il perché.
Quello che trovo più interessante è la capacità di generare, specialmente nel caso di gatto e papavero, degli sfondi capaci di dare un contesto molto realistico.
Per quel che riguarda Il papavero e l’edera c’è il discorso saturazione.
Il papavero pareva decisamente falso ed anche i fiori gialli, ma il contesto era molto realistico, personalmente pensavo fosse una foto vera in cui si è giocato con la saturazione sui fiori.
L’edera aveva un problema di colori imbarazzante, ipersaturi.
Comunque Saturation it’s a Bitch
La foto di albero e mucche è venuta veramente molto bene, essendo difficile da fare poteva essere generata dall’AI.
Un esperimento interessante sarebbe mettere una foto vera ed una generata dall’AI dello stesso soggetto (cesto di frutta, un monumento reale, una paesaggio noto, etc…) e vedere se si riesce ad individuare quale delle due è vera.
Segno, in effetti… perché no?
Questa è una sorpresa. Ci sono le.ombre delle pieghe ma non del vaso. Mah, sembra davvero appiccicato sopra.
Il gatto come farei a dire che è falso, visto che non ci sono dettagli strani o indizi?
Riuscire a capire cosa non va è onestamente facile se non impossibile. Cosa ci riserva il futuro? Eh…
Beh, su me stesso non avevo dubbi - che non ne ho presa una, ma ci sta. Sono deluso dal Fedemone, però.
Hanno cannato anche i famosi factchecker.
Solo tre persone su, credo una settantina hanno individuato correttamente la maggior parte delle fake (ma includendo anche alcune vere). Una sola ha indovinato tutto. Di professione si occupa (da quel che ho capito) di Reti Generative su Immagini, quindi ne vede a bizzeffe.
Ho dato un’ occhiata da vicino al mio gatto, sa mai
Prego, ci metto sempre molto impegno nel deludere il prossimo! E poi se si parla di intelligenze, insomma, direi che ci litigo subito e basta.
Avevo visto il thread su X e ho proposto l’esame alla famiglia. Mia moglie miei figli hanno beccato solo il papavero. Per quanto mi riguarda ho identificato subito il gabbiano perchè ha l’attaccatura dell’ala destra molto più spessa di quella sinistra e appare quasi solida come se non fosse ricoperta da piume. In più il colore del dorso alare è strano. Lì dovrebbe essere bianco. Il canale di Venezia era evidente: dalla copertura delle barche, dalle finestre ma soprattutto per le antenne televisive aliene. L’edera ho scelto di ritenerla reale per un motivo: le venature delle foglie sono molto simili ma sottilmente differenti come succede in natura. L’IA non ammette ancora ripetizioni in pattern simili e l’avrebbe buttata in caciara generando venature caotiche almeno in una delle due foglie. Il gatto è molto realistico è ho sospeso il giudizio. Però era un sospettato: i baffi erano molto regolari e formavano ondine perfette sul muso. Mai visto un gatto con un muso così. In più c’erano molti peli nelle orecchie. In ogni caso esistono tante varietà di gatti quindi poteva essere plausibile. C’è anche da dire che lavoro parecchio con immagini generate quindi ho sviluppato un certo istinto che poi magari razionalizzo scovando qualche incongruenza. Bel test, ad ogni modo.
Coi gatti sbagliare è normale
Votato in ritardo, ne ho beccata una (il papavero) e data per falsa una vera (mucche, per via dell’ombra dell’albero). I due animali mi hanno dato da pensare, ma alla fine li ho dati per veri. In particolare, il gabbiano non l’avrei mai indicato come falso