Vatican Girl - Miniserie

Il 22 giugno 1983 sparisce nel nulla Emanuela Orlandi.

Trascorsi 39 anni da allora, il mistero è ancora fitto. Mafia, Crac Ambrosiano, il KGB, Solidarnosc, un attentatore tuco, un misterioso americano che non era uno, poi un boss e la sua fidanzata, un flauto, infine forse una compagna di classe che l’aveva sentita qualche giorno prima.

Tutti ingredienti di teorie e depistaggi che nell’arco di questi 39 anni hanno inquinato un mistero ancora irrisolto.

Questa miniserie Netflix ripercorre questi anni ricostruendo le vicende e intervistando alcuni dei protagonisti. Quelli principali, purtroppo, o sono chiusi in un silenzio ostinato, o sono sconosciuti.

Una vicenda scioccante che ancora dopo tanto tempo stimola speculazioni e domande.

Purtroppo la vicenda è raccontata in modo irritante, con un ritmo singhiozzante che per allungare il brodo e aggiungere suspence, che non manca comunque, rende il procedere straziante. Roba da bacchettate sulle dita al regista.

Personalmente ne sono uscito scioccato e disgustato.

Dalla vicenda o dalla regia?

Dalla vicenda, ovviamente. Un mix di depistaggi, insabbiamenti, false piste dovute a pazzi psichiatrici, opportunismi. Da allora non si è fatto un solo passo avanti. Le istituzioni non c’erano, chissà cosa guardavano. La chiesa… lasciamo perdere.

La regia ha reso difficile e lento seguirla.

Immaginavo, ma siccome finiva dopo una critica esplicita al modo di vederlo, poteva sorgere il dubbio :wink:
In Italia di roba del genere ne abbiamo a bizzeffe [1]. Mi pare “un poco strano” (cosa che non è in realtà, ma una scelta forse dettata dai tempi che viviamo) volerne fare una sorta di documentario anziché una storia vera e propria.


  1. sai che abbiamo carichi di iprite affondata nei nostri mari e nessuno ne parla che so, nelle grandi opere? ↩︎

Eh, se ce n’è di roba mistriosa. me lo stavo chiedendo giusto stamattina, se in altri paesi ci sono situazioni simili con così tanta frequenza. Al netto del fatto che il vaticano ce l’abbiamo noi.

Devo riprendere il libro di Nuzzi, peraltro. L’ho letto ma non ricordo una singola pagina.

Penso che ovunque succeda qualche cosa d’imbarazzante, incriminante, deviante, etc. e che soprattutto possa mettere in difficoltà gente potente, l’insabbiamento e la nebulosità siano la regola… è un mio antico sogno poter mettere gli occhi su archivi di CIA, Pentagono e NSA: sci-fi e fantasy impallidirebbero…

Concordo con Mikronimo: i potenti (veri), anche locali (nel senso che non serve essere i padroni del mondo, basta esserlo davvero nel tuo territorio) riescono a restare puliti persino se ne fanno di ogni.

Quando vien fuori cosa hanno fatto davvero, è perché hanno perso il potere (magari di fronte a un potere emergente o a un altro pescecane più grosso di loro)

Devi mettere due punti dopo questa quadra

Così[1]

(che è fatto così)

Così [^2]

[^2]: ecco, ho messo due punti prima, poi uno spazio e questa frase


  1. ecco, ho messo due punti prima, poi uno spazio e questa frase ↩︎

1 Mi Piace

Ahhh

:open_mouth:

Bravo che hai corretto.

Grazie a te che l’hai fatto per me

Fatto niente io! Sarà stato un gatto…

:innocent: