Under the banner of Heaven

Non è però principamente l’aspetto tecnologico (che ha comunque il suo peso, certo), è più un discorso di riprese, fermi immagine, sguardi, dialoghi.

Almeno per Spazio 1999: il capitano Koenig oggi sembra un bullo abbastanza ottuso da 4 soldi, lo scienziato Bergman uno Zichichi con l’Alzheimer, la dottoressa Russell un’isterica e più o meno tutti ci fanno la figura degli idioti, coi loro tempi di reazione da koala in ibernazione e il discorso “il capitano è così, le risposte le hanno solo lo scienziato o il computer, il medico sa tutto i medicina, anche aliena, e gli altri niente (che se ti sbucci un dito e ti metti un cerotto da solo, poi per salvarti si deve amputare)”.

Inoltre, certo, fissare a lungo e con preoccupazione un monitor che ti mostra interferenze da cui, dopo 5 o 6 minuti, uscirà il disegno di un cerchio che sarà visto come un messaggio importantissimo, non aiuta.

Nello specifico, l’ho detto anche qui. C’è una clip che, pur nella sua brevità, rende l’idea